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Nel 2016 torna il Vigorelli: la casa di tutti gli sport
#6
Vigorelli 1. Il CR lombardo incontra "Rivogliamo il Vigorelli"
Si lavora alla ricerca di una soluzione


PISTA | Davvero utile ed importante si è rivelato l’incontro svoltosi ieri pomeriggio, presso gli uffici del Comitato Regionale Lombardo, tra il Presidente Bernardelli ed i tre principali animatori del Comitato “Rivogliamo il Vigorelli”, Daniele D’Aquila, Stefano Peruch, vicepresidente del mitico Genova 1913, e Filippo Grifoni. All’ordine del giorno, la valutazione delle iniziative sino ad ora assunte a salvaguardia dello storico impianto di Via Arona ed i nuovi progetti messi in cantiere per il suo rilancio, sulla scorta soprattutto degli ottimi contatti che il benemerito comitato è riuscito ad attivare in giro per l’Europa e soprattutto nel Regno Unito. “Abbiamo infatti scoperto – ha dichiarato Peruch - che la sorte e la condizione del Vigorelli sono del tutto simili a quelle vissute circa dieci anni fa dal mitico velodromo londinese di Herne Hill, che ha seriamente rischiato la dismissione. A scongiurarla, proprio come nel caso del Vigorelli, vogliamo augurarci, la determinazione degli abitanti di Burbage Road e di moltissimi amatori, che sono riusciti a convincere le istituzioni locali ad intervenire. Grazie poi al Velo Club Londre, che è subentrato nella sua gestione, l’impianto è stato completamente risistemato, partendo naturalmente dalla splendida pista di 427 metri, per poi giungere addirittura all’illuminazione, e posto in qualche modo sotto la tutela della Federciclismo britannica”. Il modello da seguire dunque, nella difficile battaglia per la sopravvivenza dell’identità e della vocazione ciclistica del Vigorelli, sarebbe proprio quello rappresentato da Herne Hill e dai suoi devoti frequentatori, che sono riusciti a farne di nuovo il fondamentale punto di riferimento per il territorio oltre che il simbolo immortale di una straordinaria cultura sportiva. Per meglio studiarlo, da settimane ormai D’Aquila, Peruch e Grifoni sono in contatto con il responsabile della gestione dello storico velodromo londinese, Richard Williams, che si è detto peraltro disponibile a spendersi in prima persona, insieme alla federazione inglese, per la causa del Vigorelli e la salvaguardia in particolare della mitica pista da 400 metri e per agevolare poi la realizzazione di un bellissimo progetto elaborato dal Comitato milanese, ovvero il Circuito Europeo dei velodromi storici, riservato ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che verrebbero coinvolti in un vera e propria esperienza di vita all’estero, incentrata sullo studio della lingua del Paese ospitante e sulla pratica dello sport più amato. La migliore risposta possibile a quanti accusano il Comitato “Rivogliamo il Vigorelli” di vivere solo di ricordi e di fare opposizione a priori, senza idee né progetti.
Da parte sua, infine, nell’apprezzare le benemerite iniziative assunte da D’Aquila, Peruch e Ruffoni in particolare, il Presidente Bernardelli ha tenuto a ribadire in questi termini la posizione del CRL sulla spinosa questione Vigorelli: “Non abbiamo certo cambiato idea, nel corso del tempo. Il Vigorelli non può essere oggetto di baratti. Il suo valore storico-promozione è inestimabile e nulla potrebbe riuscire a compensare la sua complessiva manomissione e l’amputazione della mitica pista. Come Comitato Regionale della FCI, puntiamo alla realizzazione di un palazzo dello sport polifunzionale ad Assago, secondo il progetto elaborato da Sante Gaiardoni, ed alla sopravvivenza dello storico velodromo milanese, dove poter attivare iniziative promozionali e di avviamento al ciclismo”.

11 Luglio 2013 | 09:27

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Vigorelli 2. La Gran Bretagna guarda alla storia
Un esempio importante da seguire


PISTA | In questi giorni sono arrivate in Italia, sui tavoli di FederCiclismo, Comune di Milano e MIBAC (Ministero, Direzione Regionale e Soprintendenza) due lettere da Londra: la prima arriva dal Comitato del Velodromo di Herne Hill, la seconda direttamente da Mr. Brian Cookson, presidente di British Cycling e candidato a diventare il prossimo presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale alle elezioni del 27 settembre a Firenze.
La Gran Bretagna è un paese che da qualche anno rappresenta un punto di riferimento nel movimento ciclistico mondiale, grazie ai trionfi dei suoi pistard e dei suoi stradisti ma soprattutto all'esplosione del numero dei praticanti, un vero e proprio tsunami a pedali nelle strade e nei velodromi di tutto il paese. Tra gli artefici di questi risultati c’è sicuramente British Cycling, la federazione ciclistica britannica che ha approfittato della scadenza olimpica per operare una sostanziale rivoluzione ciclistica in tutto il paese. Tra i primi meriti di BC sta sicuramente la capacità di intercettare e rafforzare esperienze già esistenti sul suo territorio, come il comitato che ha portato alla rinascita dello storico velodromo londinese di Herne Hill (che potremmo definire un po' il Vigorelli d'Inghilterra), salvato dall’abbandono grazie all’impegno delle piccole società ciclistiche cittadine ed ora tornato a nuova vita.
A Londra, in un paese ciclisticamente giovane ma in grande crescita, che con fatti e risultati sta dimostrando di credere ai forti valori del movimento ciclistico internazionale di base, il valore storico del Vigorelli è ampiamente riconosciuto ed evidenti risultano le sue prospettive future. E' possibile che in Italia invece chi amministra la "res publica" non riesca ad avere analoga visione?!...

*Comitato Velodromo Vigorelli - Milano*

11 Luglio 2013 | 09:30

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Messaggi in questa discussione
RE: Nel 2016 torna il Vigorelli: la casa di tutti gli sport - da Luciano Pagliarini - 11-07-2013, 01:58 PM

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