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Orica-GreenEDGE, White: vogliamo portare la maglia in Italia
Matthew White è al settimo cielo: «Vincere quando si è consideratio tra i favoriti - spiega a caldo il direttore sportivo del team australiano - non è facile per nessuno, ma oggi i ragazzi sono stati veramente forti. Non era facile correre senza avere riferimenti, visto che siamo partiti per secondi, poi nella seconda parte abbiamo trovato anche la pioggia a complicare le cose. Siamo felici di aver fatto questo grande regalo al nostro Tuft, che oggi compie 37 anni, ma non vogliamo fermarci qui: il prossimo obiettivo è quello di portare la maglia rosa in Italia e fino a Bari». (tuttobiciweb)

Androni, Savio soddisfatto della crono dei suoi ragazzi
Per una formazione composta in prevalenza da scalatori, è difficile attendere un buon risultato in una cronosquadre dal percorso quasi completamente pianeggiante. Per questo motivo è da ritenersi decisamente positivo il 15° posto ottenuto dalla Androni Venezuela sul circuito di Belfast. “Complimenti ai ragazzi – ha dichiarato il Team Manager Gianni Savio – che hanno interpretato bene la gara dimostrando una buona condizione, segno evidente di una accurata preparazione. Abbiamo superato sette squadre anche di categorie superiori e riteniamo di aver iniziato bene il Giro. Ora attendiamo Manuel Belletti per le prime volate in terra irlandese e poi i nostri scalatori nelle tappe italiane di media e alta montagna”. (comunicato stampa)

Bardiani-CSF, Reverberi: cronometro al di sopra delle attese
"Sono soddisfatto dei miei ragazzi. Alla vigilia pensavamo di stare intorno al 1.40 minuti di distacco dalla prima squadra, ma siamo andati nettamente più forti. Bravi perché hanno dato tutto al cospetto di squadre che sono venute qui preparando nei minimi dettagli questa giornata e alcune alla fine sono arrivate dietro di noi”. (comunicato stampa)

Lampre, Copeland: cronosquadre sfortunata
“Peccato aver trovato condizioni non certo favorevoli: il tempo è stato così mutevole che la pioggia e il vento hanno condizionato la prova di alcune squadre – ha spiegato il team manager Brent Copeland – Nel momento in cui siamo partiti, la strada era molto bagnata. Abbiamo sbagliato qualche traiettoria in curva, perdendo secondi: dato che non sarà la cronosquadre a decidere le sorti del nostro Giro d’Italia, i ragazzi hanno preferito non rischiare ulteriormente, affrontando con maggiore cautela i restanti chilometri del percorso. Dispiace non aver potuto beneficiare in pieno del buon lavoro di preparazione della prova che i ragazzi e i direttori sportivi hanno svolto in questi giorni. Sottolineo inoltre che non abbiamo avuto problemi meccanici, anzi i nostri meccanici hanno preparato al meglio le bici degli atleti”. (comunicato stampa)

Team Colombia, Corti: non una buona prova, ma abbiamo mantenuto i distacchi
“Non è stata una prova da ricordare, ma complessivamente abbiamo contenuto il ritardo su un percorso adatto a passisti e specialisti, – spiega il General Manager Claudio Corti. “L’avvio era stato veramente molto buono, forse siamo partiti persino troppo forte, mentre più avanti abbiamo pagato un po’, anche per l’assenza di specialisti e per le condizioni atmosferiche, che più volte sono variate in corso di gara. Ad ogni modo, abbiamo superato questa prova per noi tradizionalmente ostica, e possiamo guardare al proseguo del nostro Giro con immutata fiducia.” (comunicato stampa)