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Doping, Santambrogio ancora nella bufera: positivo al testosterone e sospeso dall'UCI
#13
Caso Santambrogio, Fanini e l'Amore&Vita a fianco del corridore
In merito al caso di Mauro Santambrogio, il team Amore & Vita – Selle SMP, intende esprimere il proprio pieno appoggio all’atleta, essendoci basi importantissime su cui lo stesso possa ritenersi assolutamente innocente seppur risultato positivo al controllo del 22 Ottobre 2014.

“La notizia è stata senza dubbio scioccante – spiega patron Ivano Fanini – è stato proprio Mauro a comunicarcelo al telefono. Ma, subito dopo aver esaminato accuratamente tutta la sua documentazione e soprattutto dopo aver ascoltato attentamente le sue spiegazioni, abbiamo capito che Santambrogio non ha commesso alcun tipo di frode sportiva, benché meno vi era l’intenzione di alterare le prestazioni in un periodo in cui lo stesso non sapeva se avrebbe mai più corso in bicicletta.

Di fatto crediamo alla buona fede del ragazzo, appoggiamo la sua decisione di volersi curare per risolvere un grave problema che creava (e crea tutt’ora) un importante disagio personale, decisamente invalidante per la sua vita. Curarsi, in un momento in cui il ciclismo non faceva più parte del suo mondo, era un suo sacrosanto diritto, come lo è per ogni essere umano. Curarsi per mettere al mondo un figlio poi è ancora più importante. Noi siamo Amore & Vita, pertanto seguendo i nostri ideali che si fondano proprio su queste basi, faremo il massimo in nostro potere per essergli di sostegno”.

“Voglio precisare inoltre – aggiunge il team manager Cristian Fanini – che al momento del controllo Mauro Santambrogio non era ancora stato contattato dalla nostra società. Il primo colloquio lo abbiamo avuto in data 28 Ottobre e due giorni dopo ci siamo incontrati e definito il tutto. Il suo contratto è stato depositato all’UCI il 3 Dicembre, pertanto al momento del test Santambrogio non era tesserato con nessun team o federazione. Inoltre, Sanatmbrogio era stato tolto in data Aprile 2014 dall’elenco RTP del NADO-CONI. Questa cancellazione avviene quando non si viene più considerati atleti. Inoltre, un atleta squalificato non è tenuto a richiedere il certificato di esenzione terapeutica TUE per fare cure che comportano l’uso di sostanze vietate contenute nella lista WADA, pertanto anche sotto questo aspetto Santambrogio, secondo il nostro parere, non ha commesso alcun tipo di superficialità.

Lo ribadisco, Santambrogio nel 2014 non era un tesserato FCI, né di qualsiasi altra Federazione, stava scontando una squalifica e quindi era da considerarsi a tutti gli effetti un libero cittadino, libero appunto da ogni vincolo da parte enti e federazioni sportive e quindi con la piena facoltà fare ciò che più ritenesse opportuno per la sua vita. Per tale motivo riteniamo che il test fuori gara cui è stato sottoposto (prima dell’inizio del quale comunque ha fatto mettere a verbale le terapie che aveva assunto allegando la documentazione medica) poteva solo dare esisto di positività, stante le cure effettivamente fatte: una più attenta riservatezza doveva essere usata nel caso prima di rendere pubblico il risultato.

Ci riserveremo quindi di far approfondire la questione al nostro legale per capire se ci può essere stato, come crediamo, una violazione dei diritti umani e più di ogni altra cosa comprendere se chi ha gestito i risultati abbia rispettato la normativa ed i diritti dell’uomo, prima ancora dell’atleta, Mauro Santambrogio”.

comunicato stampa Amore&Vita
 
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RE: Doping, Santambrogio ancora nella bufera: positivo al testosterone e sospeso dall'UCI - da SarriTheBest - 20-12-2014, 04:58 PM

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