28-11-2021, 02:06 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-04-2022, 12:25 AM da Luciano Pagliarini.)
Chi era il corridore più pagato a cavallo tra gli anni '20 e gli anni '30?
Learco Guerra? No. Alfredo Binda? No. André Leducq? Nemmeno.
Eppure questi erano tutti personaggi estremamente famosi all'epoca.
Ma ce n'era uno che batteva tutti: Franco Giorgetti.
Talento favolosamente precoce che irradiava il ciclismo in ogni suo versante al tempo conosciuto. Era minorenne quando vinse l'oro nell'inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Anversa.
A diciotto anni batté un fenomeno del rango di Heiri Suter in quella che, all'epoca, era una delle classiche più ambite del calendario: il Tour du Lac Léman. A diciannove, invece, arriva nei dieci alla Sanremo.
Nel 1924, però, lascia l'Italia e va negli Stati Uniti a correre le Sei Giorni.
Diventerà un'autentica star capace di riempire i velodromi di Atlanta, Chicago, Buffalo e, soprattutto, il Madison Square Garden.
Che storia pazzesca: http://www.museociclismo.it/content/arti...index.html
Learco Guerra? No. Alfredo Binda? No. André Leducq? Nemmeno.
Eppure questi erano tutti personaggi estremamente famosi all'epoca.
Ma ce n'era uno che batteva tutti: Franco Giorgetti.
Talento favolosamente precoce che irradiava il ciclismo in ogni suo versante al tempo conosciuto. Era minorenne quando vinse l'oro nell'inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Anversa.
A diciotto anni batté un fenomeno del rango di Heiri Suter in quella che, all'epoca, era una delle classiche più ambite del calendario: il Tour du Lac Léman. A diciannove, invece, arriva nei dieci alla Sanremo.
Nel 1924, però, lascia l'Italia e va negli Stati Uniti a correre le Sei Giorni.
Diventerà un'autentica star capace di riempire i velodromi di Atlanta, Chicago, Buffalo e, soprattutto, il Madison Square Garden.
Che storia pazzesca: http://www.museociclismo.it/content/arti...index.html