16-12-2017, 01:44 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-12-2017, 01:45 AM da Italbici.)
(15-12-2017, 10:01 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Considera che siamo in un'era dove solitamente le grandi corse si decidono sul filo dei secondi, dunque anche il minimo aiuto fa la differenza.il punto è proprio questo...si va a sfavorire troppo chi non soffre di allergie,di malattie varie dovute allo sport estremo come una corsa di 3 settimane,oltre a smussare all'estremo il fatto di non avere una giornata no che capita a tutti.
Dopodiché, come dicevo, il 99% dei corridori asmatici soffrono di asma da sforzo ( http://www.pneumologo-ballor.it/articoli...ologo.html ) e dunque il loro asma non è altro che una debolezza come la tendenza ad ammalarsi facilmente di Aru e Quintana o quella di Dum di avere problemi di stomaco in altura. E siccome chi ha altri problemi dovuti sostanzialmente a ciò che il ciclismo è, ovvero uno sport di fondo, non può fare nulla per prevenirli è giusto che coloro che soffrono di asma da sforzo possano metterci una pezza?
Quintana ha perso il Giro per la febbre e Dum ha rischiato di perderlo per via del noto problema. Invece Froome non ha messo a rischio la sua vittoria alla Vuelta perché ha potuto usufruire del Ventolin. Indipendentemente dal fatto che Froome abbia poi superato il limite è corretta questa cosa? Imho no.