22-11-2020, 07:58 PM
Credere a tutte queste versioni è difficile o tragicomico. Venti anni fa, ripeto, 20 anni fa, il povero ciclismo femminile di quei tempi, perlomeno per le squadre migliori, prevedeva consulti e test biomeccanici assolutamente in grado di verificare tantissimo sia a livello posturale che di trasmissione della a potenza negli singoli arti inferiori. Una gamba più lunga dell'altra, la si riscontrava immediatamente e c'erano diversi metodi per correggere quel problema che, prima o poi, si sarebbe scaricato sulla schiena. Il più comune ed antico, precedente quei tempi di almeno tre lustri (quindi 35 anni fa!), era quello di inserire una tacchetta sotto lo scarpino. Da quanto mi risulta, nella "povera" società di Gianni Savio, il guaio di Bernal era stato risolto con la citata tacchetta. Ora io mi rifiuto di pensare che nel nobile team padrino-padrone del ciclismo, col budget doppio rispetto al secondo al mondo, abbiano lasciato esplodere un problema simile in un talento come Bernal. Vien facile pensare che si sia seguita la linea "scientificamente zambottiniana" da "simil mabuse del pastrocchio" anche lì, come fanno del resto rendendo "anoressici" quasi tutti i propri corridori. Resta il fatto che la ripresa totale di Bernal, senza "over", è difficile, molto molto difficile.
Per me, anche il caso di Egan, sta a dimostrare, quanto sia giusto ciò che penso di questo sodalizio dal 2011.
Per me, anche il caso di Egan, sta a dimostrare, quanto sia giusto ciò che penso di questo sodalizio dal 2011.