07-04-2020, 09:34 PM
Coronabond no ma di idee interessanti sul tappeto ne hanno messe tante. Vediamo, ho l'impressione che stavolta l'Unione riuscirà a mettere in campo qualcosa di concreto e che, nonostante tutto, possa uscirne rafforzata.
L'idea di riaprire alcune aziende dopo Pasqua fa tremare molti. Io non lo considero così impossibile, tutto sta alle precauzioni e alla serietà con cui lo si farebbe. Sento però che la discriminante sta nelle dichiarazioni dell'azienda sull'appartenenza ad una determinata filiera. Per me la discriminante sta in una definizione serissima degli standard di sicurezza rispetto al rischio di contagio. Condizione che viene data per scontata ma che non lo è, soprattutto non possono essere le stesse condizioni per ogni azienda, dipende da spazi di lavoro e tipologia (e possibilità di aerazione dei locali, e solo una persona per stanza in ufficio, e tutti solo con il mezzo proprio, e distanze da due metri in su, ecc.). Se si riparte con la storia della distanza di sicurezza di un metro, specialmente in ambienti chiusi, ricominciamo daccapo.
A parte il lavoro, per il resto, purtroppo, tutti a casa ancora a lungo. Riaprire le scuole è da escludere.
Il tutti con la mascherina chirurgica mi preoccupa, anche se fosse quella vera. La mascherina rompe, moltissimi non la tengono su per molte ore consecutive, la sganciano in parte e la rimettono, non il massimo. La mascherina ti dà sicurezza, le persone si avvicinano, tanto hanno la mascherina... E abbiamo due mascherine chirurgiche al giorno per tutti? Non mi pare.
Insomma, mascherine ovviamente sì ma con tutte le altre regole. L'essenziale è riaprire in condizioni di sicurezza tutto quello che può essere riaperto.
L'idea di riaprire alcune aziende dopo Pasqua fa tremare molti. Io non lo considero così impossibile, tutto sta alle precauzioni e alla serietà con cui lo si farebbe. Sento però che la discriminante sta nelle dichiarazioni dell'azienda sull'appartenenza ad una determinata filiera. Per me la discriminante sta in una definizione serissima degli standard di sicurezza rispetto al rischio di contagio. Condizione che viene data per scontata ma che non lo è, soprattutto non possono essere le stesse condizioni per ogni azienda, dipende da spazi di lavoro e tipologia (e possibilità di aerazione dei locali, e solo una persona per stanza in ufficio, e tutti solo con il mezzo proprio, e distanze da due metri in su, ecc.). Se si riparte con la storia della distanza di sicurezza di un metro, specialmente in ambienti chiusi, ricominciamo daccapo.
A parte il lavoro, per il resto, purtroppo, tutti a casa ancora a lungo. Riaprire le scuole è da escludere.
Il tutti con la mascherina chirurgica mi preoccupa, anche se fosse quella vera. La mascherina rompe, moltissimi non la tengono su per molte ore consecutive, la sganciano in parte e la rimettono, non il massimo. La mascherina ti dà sicurezza, le persone si avvicinano, tanto hanno la mascherina... E abbiamo due mascherine chirurgiche al giorno per tutti? Non mi pare.
Insomma, mascherine ovviamente sì ma con tutte le altre regole. L'essenziale è riaprire in condizioni di sicurezza tutto quello che può essere riaperto.