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Storia e gloria del grande ciclismo prima della seconda guerra mondiale
#21
La corsa (Firenze-Pistoia) ebbe luogo una settimana dopo, il 2 febbraio, e fu un enorme successo. Ecco un altro commento de “La Nazione”, proprio di quel giorno: “Quest'oggi stesso avrà luogo la gara dei velocipedi nella corsa già annunciata fra Firenze e Pistoia. Gli iscritti raggiungono quasi il numero di 40, e perché l'insolita prova non sia turbata per via, alcuni dragoni a cavallo perlustreranno il terreno della corsa. La partenza è fissata per le 8 anti-meridiane dal Ponte alle Mosse”.
La gara fu vinta dal giovane americano di origine olandese Rynner Van Hest, un giramondo che amava tanto la Toscana,  che fece una corsa solitaria fin dalle prime battute. Coprì i trentatré chilometri del percorso in due ore e dodici minuti, facendo registrare una media di 15kmh. Alle sue spalle giunsero i  francesi Auguste Charles e il barone Alessandro De Sariette, distanziati rispettivamente di tre e quattro minuti, indi il pisano contemporaneamente ottimo ginnasta, Edoardo Ancillotti, a dieci minuti. In quinta posizione finì proprio il presidente del “Veloce Club Fiorentino”, Gustavo Langlade.
[Immagine: rynner-van-heste.jpg?w=326&h=384]
Rynner Van Hest

I primi quattro classificati, furono premiati con una medaglia d’oro ed un revolver al primo; una medaglia d’argento dorato e un oggetto artistico in bronzo al secondo; una medaglia di argento ed un oggetto d’arte al terzo; un medaglione di bronzo al quarto. Per tutti gli altri sedici che riuscirono a giungere a Pistoia nel tempo massimo di cinque ore, fu consegnata una medaglia di bronzo commemorativa. L’eco della manifestazione fu notevole e quello italiano, fu uno dei pochissimi casi internazionali, dove una prova su strada, anticipò la pratica della pista. Già, perché le prove di Padova del 25 e 26 luglio 1869, si svolsero sulla Piazza Vittorio Emanuele, gare dunque di poche centinaia di metri, in una morfologia ibrida, non da strada e nemmeno da pista. Ed all’uopo, sia gli echi padovani che quelli della Firenze-Pistoia, furono decisivi per trasformare, due anni dopo la corsa vinta da Van Hest, la piazza di Santa Maria Novella di Firenze, in un anello per le prime prove fiorentine su pista. Approfittando della morfologia della stessa piazza che consentiva pure un’ideale osservazione per lo stesso pubblico, il 4 febbraio 1872, si tennero le prime gare di velocità ed inseguimento a carattere nazionale. In queste prove si distinsero Giuliani e Isolani di Firenze, nonché il pisano Ancillotti, già protagonista sulla strada della Firenze Pistoia.

Maurizio Ricci detto Morris

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RE: Storia e gloria del grande ciclismo prima della seconda guerra mondiale - da Morris - 18-10-2018, 08:55 PM

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