11-12-2019, 07:40 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-12-2019, 07:54 PM da Albi.)
(11-12-2019, 06:42 PM)cyclingchronicles Ha scritto: Zonhoven è un circuito diviso proprio in due parti. Il sand pit è qualcosa di talmente particolare anche nel mondo del CX che alla fine fa la differenza perché chi ha la tecnica per buttarsi (no pun intended Laurens) guadagna in discesa e nello slancio per prendere la salita dopo. Mettici che viene affrontato due volte nel giro di pochi secondi e hai che alla fine chi non ha gli strumenti per stare insieme ai primi in quel tratto deve rincorrere (il caso più eclatante quello di Alice Maria Arzuffi e Yara nella gara femminile*). Subito dopo un lungo tratto a piedi (lungo temporalmente) e il risultato è quello di una gara che non può venir fuori come Kortrijk. Ok nella parte finale ci stanno i ricompattamenti, ma giro dopo giro si fa selezione
*2 cose:
1- io, non voglio risultare offensivo, ognitanto mi domando come fa AMA a essere così forte con dei fondamentali che le mancano completamente (partenza e discesa, guardatevi anche la gara di Boom dove poi ha vinto, nel discesne infangato perdeva sempre)
2- avrei voluto vedere Lucinda
Oltre a quello che dici, cioè che i distacchi su un percorso del genere vengono da soli, Toon e Sweeck sono andati proprio forte, soprattutto nei tre giri in cui erano rispettivamente preda e cacciatore.
La Arzuffi fa risultato sui circuiti dove le sue magagne si vedono meno, come quelli con tanta salita, o dove nessuna delle rivali è indenne ai pastrocchi, come quelli con tanto fango (nient'altro che una species del primo genere)
Non a caso parliamo di una da 1/2 vittorie l'anno. Un numero superiore non deporrebbe a favore della qualità delle avversarie
Spesso prendiamo per il c*lo Toon ma in confronto ad AMA è Mike Kluge
Ho visto Lucinda molto migliorata a Koksijde (percorso che c'entra pochino con Zonhoven a dir la verità): podio worst case scenario domenica.