[OldGibi]

Nel mio piccolo, pienamente d’accordo con l’ISS, incluso il concetto di una piena informazione in democrazia. Non è falsando i dati con un rilevamento meno preciso che rassicuri la gente e cambi le cose. L’idea che l’Italia appaia più contagiata perché abbiamo fatto più test degli altri è in assoluto contrasto con i dati. Ovvio che questo ha gravi conseguenze economiche ma è qualcosa che non possiamo evitare. Tra i tanti possibili rivoli di “portatori sani” moderatamente in grado di contagiare (uno studio analizza che i due terzi delle persone uscite dalla Cina non sono state “intercettate”, non in Italia ma ovunque) uno ha avviato il focolaio in Lombardia. Casualità, diversità delle misure di prevenzione, sfortuna, non lo sappiamo, così è stato. E’ stato forse il primo ma non è l’unico, persone infette che non hanno avuto contatti riscontrabili emergono in vari paesi del mondo.

Si va verso la pandemia ma non bisogna rassegnarsi rispetto a questo. Un conto è cercare di contrastare una epidemia ormai grandemente diffusa, cercando di intercettare più persone possibile e di intervenire quanto meno con l’isolamento domiciliare, un conto è intervenire solo su chi è sintomatico, rassegnandosi sin d’ora alla situazione di pandemia. Se poi, ad esempio tra un mese, la situazione sarà quella di una palese pandemia diffusa ovunque, allora ovviamente molte misure attuali non avranno più senso, né ci sarà la capacità di controllare tutti i possibili portatori sani. Ci saranno altre misure, altre risposte (in una situazione evidentemente ancora più grave).

Più controlli mirati sui vari contatti delle persone accertate significa individuare molti più portatori sani ai quali prescrivere l’isolamento domiciliare. Potrebbe ancora fare una notevole differenza.

L’alternativa è quella di modificare le risposte perché ammetti, ma dimostrandolo dati alla mano, che siamo già in una pandemia, una situazione così diffusa in cui il numero di persone contagiate / in grado di contagiare è già completamente fuori controllo. Ma questo lo dici e ne trai le conseguenze in termini di interventi, a partire dai posti ospedalieri che riesci a prevedere, dal possibile aumento di posti per terapia intensiva, dalle modalità di supporto agli isolamenti domiciliari, dagli approvvigionamenti, ecc. . Grande allarme, ovvio, ma motivato, non inutile allarmismo.

Sull'impatto per l'economia segnalo questo articolo di Repubblica.  Tra le righe i numeri tremendi che questa possibile pandemia potrebbe implicare.

I motivi per ostacolare al massimo grado la diffusione del virus, anche a fronte di una situazione quasi pandemica, sono tanti, dalla possibilità / speranza che il virus sia meno efficace con l’arrivo di primavera ed estate al miglioramento delle terapie, fino ad un eventuale vaccino pronto con tempi da record.

Da qui a lì farebbe una notevole differenza se il numero delle persone infettate fosse di un milione invece che di 60 milioni…