07-06-2020, 03:16 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-06-2020, 03:37 PM da Luciano Pagliarini.)
Il Mondiale l'hanno vinto Dhaenens, Armstrong, LeBlanc, Olano, Brochard, Camenzind, Vainsteins, Astarloa, Hushovd, Rui Costa, Mads Pedersen.
Questi solo negli ultimi 30 anni.
La Sanremo negli ultimi 10 anni: Goss, Gerrans, Ciolek, Demare.
L'Amstel che ha vinto Kwiatkowski è quella dove Colbrelli fa podio. Quella che vince due volte Gasparotto. Peraltro vinta dopo che sul Cauberg non prendeva la targa di Gilbert ed MM.
La Strade Bianche lasciamo perdere. Una gara di 170 km. L'han vinta pure Benoot e Moreno Moser.
Kwiatkowski ha vinto proprio quelle classiche che tutti possono vincere. In quelle in cui serve qualcosa in più non si è nemmeno mai avvicinato alla vittoria.
Lombardia mai visto, Fiandre sempre affondato. Alla Liegi due podi in edizioni banalissime ove, comunque, non si è mai avvicinato alla vittoria. Roubaix lasciamo perdere.
Van Garderen, finché ha retto, ha fatto due top-5 al Tour, conteso un Delfinato a Froome e nel 2015 prima del ritiro stava facendo un'ottima Boucle. Al di là di un discorso di autonomia, il problema dei Van Garderen di questo mondo, ripeto, è che vincere una corsa a tappe è un po' più complesso che vincere una gara di un giorno.
Il paragone era sul fatto che ambedue siano stati sopravvalutati da giovani quando non c'erano le evidenze per dire che potessero essere dei campioni nei loro campi. E mi pare che sia lapalissiano.
A margine: con l'acume tattico, nelle classiche più complesse, ci fai la zuppa se manca il motore. E, infatti, al Fiandre dell'acume tattico di Kwiatkowski ne hanno approfittato altri.
Questi solo negli ultimi 30 anni.
La Sanremo negli ultimi 10 anni: Goss, Gerrans, Ciolek, Demare.
L'Amstel che ha vinto Kwiatkowski è quella dove Colbrelli fa podio. Quella che vince due volte Gasparotto. Peraltro vinta dopo che sul Cauberg non prendeva la targa di Gilbert ed MM.
La Strade Bianche lasciamo perdere. Una gara di 170 km. L'han vinta pure Benoot e Moreno Moser.
Kwiatkowski ha vinto proprio quelle classiche che tutti possono vincere. In quelle in cui serve qualcosa in più non si è nemmeno mai avvicinato alla vittoria.
Lombardia mai visto, Fiandre sempre affondato. Alla Liegi due podi in edizioni banalissime ove, comunque, non si è mai avvicinato alla vittoria. Roubaix lasciamo perdere.
Van Garderen, finché ha retto, ha fatto due top-5 al Tour, conteso un Delfinato a Froome e nel 2015 prima del ritiro stava facendo un'ottima Boucle. Al di là di un discorso di autonomia, il problema dei Van Garderen di questo mondo, ripeto, è che vincere una corsa a tappe è un po' più complesso che vincere una gara di un giorno.
Il paragone era sul fatto che ambedue siano stati sopravvalutati da giovani quando non c'erano le evidenze per dire che potessero essere dei campioni nei loro campi. E mi pare che sia lapalissiano.
A margine: con l'acume tattico, nelle classiche più complesse, ci fai la zuppa se manca il motore. E, infatti, al Fiandre dell'acume tattico di Kwiatkowski ne hanno approfittato altri.