25-05-2020, 05:36 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-11-2021, 02:46 PM da Luciano Pagliarini.)
Passiamo al periodo che va dal 1980 al 1989. Con una premessa: gli anni '80, a livello di percorsi, sono forse l'apice del Tour de France nel dopo guerra. Mentre il Giro, da quel punto di vista, vive il suo momento peggiore.
1) Laurent Fignon Tour de France 1984
Questa versione di Fignon è il più forte corridore da grandi giri del post Merckx. A cronometro non è dominante come un Anquetil o un Indurain, ma vince entrambe le prove contro il tempo tradizionali e anche la cronoscalata. In volata batte Kelly. E in salita palesa un livello altissimo. Le scalate de La Plagne e dell'Alpe d'Huez sono qualcosa di incredibile. Già il fatto che vinca con 10' di vantaggio su Hinault dice un po' tutto.
2) Greg Lemont Tour de France 1986
Il Tour del 1986 non fu di livello particolarmente esaltante e, inoltre, fu quasi un campionato sociale della Vie Claire. Però per Lemond, dopo Pau, pareva finita. E, invece, ti tira fuori la scalata migliore della carriera a Superbagnères e ribalta la Boucle. Tolto Hinault tutti gli altri subiscono distacchi siderali e Urs Zimmermann, che chiude terzo, non era certo un J.C. Peraud.
3) Pedro Delgado Tour de France 1988
Ho già scritto tutto nell'altro topic. Fortissimo in salita, ben oltre i suoi standard, e da top-10 a cronometro.
4) Bernard Hinault Tour de France 1981
Sicuramente la miglior versione di Hinault vista negli '80s al Tour de France, capace anche di vincere in salita. A cronometro era sempre il più forte, anche se non fu mai dominante come Anquetil o Indurain.
5) Roberto Visentini Giro d'Italia 1986
Era fortissimo, ma non gli fu dato modo di dimostrarlo fino in fondo. A Potenza staccò tutti di forza su uno strappetto. A Foppolo non poté giocarsi il successo parziale a causa dei problemi meccanici nell'ultimo chilometro. Nella cronometro di Siena solo Piasecki riuscì a precederlo e di appena una manciata di secondi. Era superiore a Lemond nelle prove contro il tempo e probabilmente anche in salita.
6) Bernard Hinault Giro d'Italia 1980
In salita è il miglior Hinault della carriera al Giro. Tuttavia, è comunque discontinuo e a crono, oltretutto, non incide come in altre occasioni. Se l'è dovuta sudare contro il modesto e vecchio Panizza.
7) Laurent Fignon Giro d''Italia 1989
Non era chiaramente quello del Tour de France del 1984, ma fu solidissimo. Vinse in maniera autorevole un Giro duro e dalla startlist eccelsa.
8) Bernard Hinault Giro d'Italia 1982
Mi sa che è l'unico GT in cui Hinault ha vinto su due arrivi in salita. Certo uno era Campitello Matese e l'altro Montecampione piazzato in una tappa di 85 km. A crono fu il più forte, ma perse le ruote dei rivali salendo verso San Martino di Castrozza e si prese una bella scoppola nel tappone di Darfo Boario Terme.
9) Stephen Roche Tour de France 1987
La cronosquadre fu la discriminante, ma non bisogna dimenticare che vinse un Tour durissimo di 25 tappe con il Giro nelle gambe contro una concorrenza che, nonostante Fignon non fosse più lo stesso dopo l'infortunio al tendine d'achille e Lemond fosse assente, era assolutamente qualificata. E ha conquistato la crono più lunga dell'epoca moderna.
10) Lucho Herrera Vuelta 1987
In salita fortissimo e a crono si difese particolarmente bene per i suoi standard. Sicuramente il corridore che ha vinto la Vuelta in maniera più netta negli 80s.
11) Bernard Hinault Giro d'Italia 1985
Il ritiro di Visentini gli spianò la strada. Lui fece una gran crono a Maddaloni, poi di difese dignitosamente, ma senza guizzi, anzi, deludendo anche un po' sia in salita che a crono.
12) Alvaro Pino Vuelta 1986
La sua vittoria alla Vuelta fu decisamente più convincente rispetto a quelle del più famoso connazionale Delgado. In salita fu il più forte insieme a Robert Millar, non soffrì mai, e a cronometro riuscì anche a battere tutti. Sottovalutato.
13) Bernard Hinault Tour de France 1982
Il più forte a cronometro, seppur non particolarmente dominante. I tantissimi km contro il tempo e la lunghissima cronosquadre gli permisero di primeggiare nonostante in salita si staccasse da rivali non particolarmente qualificati come Robert Alban e Raymond Martin.
14) Giovanni Battaglin Vuelta 1981
Battaglin portò in Spagna la sua versione migliore e per i padroni di casa ci fu poco da fare. Vinse nettamente la cronoscalata di Sierra Nevada mentre nelle altre salite presenti nella gara, poche per la verità, si dimostrò inscalfibile.
15) Stephen Roche Giro d'Italia 1987
Se la perfidia è una dote necessaria per vincere un GT, allora lui, sotto questo punto di vista, è il numero uno di tutti i tempi. Visentini a San Marino lo aveva demolito nell'uno contro uno. Riuscì a sfruttare tutti i fattori esterni necessari per far fuori il suo capitano e poi vinse abbastanza in scioltezza.
16) Bernard Hinault Vuelta 1983
Se la sudò contro i padroni di casa e un grande Marino Lejarreta. Riuscì a sfruttare l'inimicizia che si era venuta a creare tra gli spagnoli e Lejarreta quando questi firmò con l'italiana Alfa Lum. Fece una grande azione ad Avila per eliminare Gorospe, ma pound per pound non fu superiore a Lejarreta in quell'edizione della Vuelta.
17) Giovanni Battaglin Giro d'Italia 1981
In un Giro strano, lungo, ma facile, Battaglin sbucò fuori dal nulla nel finale e di solidità, pur senza quei grandi guizzi che aveva nelle gambe, portò a casa il successo. Non esaltante, ma meglio di altri in questo decennio.
18) Andrew Hampsten Giro d'Italia 1988
Senza il Gavia probabilmente non avrebbe vinto. Comunque fu devastante nella cronoscalata del Valico del Vetriolo e vinse anche sul Selvino. Fu un bel vincitore di un Giro su cui, però, vi è un asterisco. Non solo Chioccioli fu danneggiato dalla frazione del Gavia, ma anche Zimmermann, che perse oltre 5' e in classifica finirà a 2'45" da Andy.
19) Bernard Hinault Tour de France 1985
Come al solito bene a cronometro, ma nelle ultime tappe di montagna stava andando proprio a fondo. Lo salvò una squadra formidabile e il fatto che il più forte in gara fosse uno suo compagno.
20) Laurent Fignon Tour de France 1983
Un Bernal 2019 ante litteram. Vinse perché Simon in maglia gialla si ritirò. In montagna non era ancora quello del 1984. In compenso conquistò una crono di 50 km.
21) Eric Caritoux Vuelta 1984
Vinse per soli 6" su Alberto Fernandez Blanco, comunque un ottimo corridore. In salita, ad ogni modo, volava. Sul Rassos de Peguera fece una prestazione assurda staccando nettamente Perico, Fernandez, Corredor, Patricinio Jimenez, Chozas e tutti gli altri. Pollentier arrivò decimo a 2'52". E nelle poche altre ascese presenti nel tracciato si confermò il più forte.
22) Faustino Ruperez Vuelta 1980
Guadagnò tre minuti su tutti con un'azione solitaria in una frazione di trasferimento. Poi si difese senza problemi in una Vuelta che aveva poco da offrire.
23) Pedro Delgado Vuelta 1985
Vinse con un'imboscata. Fece un po' la sua Fuente Dé. Ma fu tutto fuorché esaltante per gran parte di quella Vuelta.
24) Pedro Delgado Vuelta 1989
Bene per due settimane, ma nella terza Parra gli fece patire le pene dell'inferno. Si salvò per il rotto della cuffia.
25) Sean Kelly Vuelta 1988
La dimostrazione che se i corridori forti fanno con costanza le gare non adatte a loro, prima o poi trovano il modo di vincerle. Certo non vinse alla grande, non vinse in modo entusiasmante, non vinse su un percorso particolarmente degno e non vinse contro una gran concorrenza. Però vinse.
26) Marino Lejarreta Vuelta 1982
Preferisco la versione '83 di Marino. Qua vinse con appena 18" su Pollentier sfruttando la squalifica di Angel Arroyo. Comunque non fece prestazioni dominanti in salita.
27) Joop Zoetemelk Tour de France 1980
Vinse di inerzia un Tour di corridori a fine carriera dopo il ritiro di Hinault in maglia gialla. I primi cinque tutti over 30, un'edizione di piena transizione della Boucle.
28) Greg Lemond Tour de France 1989
Non era il più forte, vinse con una vera e propria scorrettezza.
29) Francesco Moser Giro d'Italia 1984
Lui non fece nulla di male, l'organizzazione sì. Tagliarono tutto il tagliabile, altrimenti non ce l'avrebbe fatta. Quattro anni più tardi faranno salire il gruppo sul Gavia sotto una tormenta di neve.
30) Giuseppe Saronni Giro d'Italia 1983
Senza abbuoni non avrebbe nemmeno vinto, serve aggiungere altro?
1) Laurent Fignon Tour de France 1984
Questa versione di Fignon è il più forte corridore da grandi giri del post Merckx. A cronometro non è dominante come un Anquetil o un Indurain, ma vince entrambe le prove contro il tempo tradizionali e anche la cronoscalata. In volata batte Kelly. E in salita palesa un livello altissimo. Le scalate de La Plagne e dell'Alpe d'Huez sono qualcosa di incredibile. Già il fatto che vinca con 10' di vantaggio su Hinault dice un po' tutto.
2) Greg Lemont Tour de France 1986
Il Tour del 1986 non fu di livello particolarmente esaltante e, inoltre, fu quasi un campionato sociale della Vie Claire. Però per Lemond, dopo Pau, pareva finita. E, invece, ti tira fuori la scalata migliore della carriera a Superbagnères e ribalta la Boucle. Tolto Hinault tutti gli altri subiscono distacchi siderali e Urs Zimmermann, che chiude terzo, non era certo un J.C. Peraud.
3) Pedro Delgado Tour de France 1988
Ho già scritto tutto nell'altro topic. Fortissimo in salita, ben oltre i suoi standard, e da top-10 a cronometro.
4) Bernard Hinault Tour de France 1981
Sicuramente la miglior versione di Hinault vista negli '80s al Tour de France, capace anche di vincere in salita. A cronometro era sempre il più forte, anche se non fu mai dominante come Anquetil o Indurain.
5) Roberto Visentini Giro d'Italia 1986
Era fortissimo, ma non gli fu dato modo di dimostrarlo fino in fondo. A Potenza staccò tutti di forza su uno strappetto. A Foppolo non poté giocarsi il successo parziale a causa dei problemi meccanici nell'ultimo chilometro. Nella cronometro di Siena solo Piasecki riuscì a precederlo e di appena una manciata di secondi. Era superiore a Lemond nelle prove contro il tempo e probabilmente anche in salita.
6) Bernard Hinault Giro d'Italia 1980
In salita è il miglior Hinault della carriera al Giro. Tuttavia, è comunque discontinuo e a crono, oltretutto, non incide come in altre occasioni. Se l'è dovuta sudare contro il modesto e vecchio Panizza.
7) Laurent Fignon Giro d''Italia 1989
Non era chiaramente quello del Tour de France del 1984, ma fu solidissimo. Vinse in maniera autorevole un Giro duro e dalla startlist eccelsa.
8) Bernard Hinault Giro d'Italia 1982
Mi sa che è l'unico GT in cui Hinault ha vinto su due arrivi in salita. Certo uno era Campitello Matese e l'altro Montecampione piazzato in una tappa di 85 km. A crono fu il più forte, ma perse le ruote dei rivali salendo verso San Martino di Castrozza e si prese una bella scoppola nel tappone di Darfo Boario Terme.
9) Stephen Roche Tour de France 1987
La cronosquadre fu la discriminante, ma non bisogna dimenticare che vinse un Tour durissimo di 25 tappe con il Giro nelle gambe contro una concorrenza che, nonostante Fignon non fosse più lo stesso dopo l'infortunio al tendine d'achille e Lemond fosse assente, era assolutamente qualificata. E ha conquistato la crono più lunga dell'epoca moderna.
10) Lucho Herrera Vuelta 1987
In salita fortissimo e a crono si difese particolarmente bene per i suoi standard. Sicuramente il corridore che ha vinto la Vuelta in maniera più netta negli 80s.
11) Bernard Hinault Giro d'Italia 1985
Il ritiro di Visentini gli spianò la strada. Lui fece una gran crono a Maddaloni, poi di difese dignitosamente, ma senza guizzi, anzi, deludendo anche un po' sia in salita che a crono.
12) Alvaro Pino Vuelta 1986
La sua vittoria alla Vuelta fu decisamente più convincente rispetto a quelle del più famoso connazionale Delgado. In salita fu il più forte insieme a Robert Millar, non soffrì mai, e a cronometro riuscì anche a battere tutti. Sottovalutato.
13) Bernard Hinault Tour de France 1982
Il più forte a cronometro, seppur non particolarmente dominante. I tantissimi km contro il tempo e la lunghissima cronosquadre gli permisero di primeggiare nonostante in salita si staccasse da rivali non particolarmente qualificati come Robert Alban e Raymond Martin.
14) Giovanni Battaglin Vuelta 1981
Battaglin portò in Spagna la sua versione migliore e per i padroni di casa ci fu poco da fare. Vinse nettamente la cronoscalata di Sierra Nevada mentre nelle altre salite presenti nella gara, poche per la verità, si dimostrò inscalfibile.
15) Stephen Roche Giro d'Italia 1987
Se la perfidia è una dote necessaria per vincere un GT, allora lui, sotto questo punto di vista, è il numero uno di tutti i tempi. Visentini a San Marino lo aveva demolito nell'uno contro uno. Riuscì a sfruttare tutti i fattori esterni necessari per far fuori il suo capitano e poi vinse abbastanza in scioltezza.
16) Bernard Hinault Vuelta 1983
Se la sudò contro i padroni di casa e un grande Marino Lejarreta. Riuscì a sfruttare l'inimicizia che si era venuta a creare tra gli spagnoli e Lejarreta quando questi firmò con l'italiana Alfa Lum. Fece una grande azione ad Avila per eliminare Gorospe, ma pound per pound non fu superiore a Lejarreta in quell'edizione della Vuelta.
17) Giovanni Battaglin Giro d'Italia 1981
In un Giro strano, lungo, ma facile, Battaglin sbucò fuori dal nulla nel finale e di solidità, pur senza quei grandi guizzi che aveva nelle gambe, portò a casa il successo. Non esaltante, ma meglio di altri in questo decennio.
18) Andrew Hampsten Giro d'Italia 1988
Senza il Gavia probabilmente non avrebbe vinto. Comunque fu devastante nella cronoscalata del Valico del Vetriolo e vinse anche sul Selvino. Fu un bel vincitore di un Giro su cui, però, vi è un asterisco. Non solo Chioccioli fu danneggiato dalla frazione del Gavia, ma anche Zimmermann, che perse oltre 5' e in classifica finirà a 2'45" da Andy.
19) Bernard Hinault Tour de France 1985
Come al solito bene a cronometro, ma nelle ultime tappe di montagna stava andando proprio a fondo. Lo salvò una squadra formidabile e il fatto che il più forte in gara fosse uno suo compagno.
20) Laurent Fignon Tour de France 1983
Un Bernal 2019 ante litteram. Vinse perché Simon in maglia gialla si ritirò. In montagna non era ancora quello del 1984. In compenso conquistò una crono di 50 km.
21) Eric Caritoux Vuelta 1984
Vinse per soli 6" su Alberto Fernandez Blanco, comunque un ottimo corridore. In salita, ad ogni modo, volava. Sul Rassos de Peguera fece una prestazione assurda staccando nettamente Perico, Fernandez, Corredor, Patricinio Jimenez, Chozas e tutti gli altri. Pollentier arrivò decimo a 2'52". E nelle poche altre ascese presenti nel tracciato si confermò il più forte.
22) Faustino Ruperez Vuelta 1980
Guadagnò tre minuti su tutti con un'azione solitaria in una frazione di trasferimento. Poi si difese senza problemi in una Vuelta che aveva poco da offrire.
23) Pedro Delgado Vuelta 1985
Vinse con un'imboscata. Fece un po' la sua Fuente Dé. Ma fu tutto fuorché esaltante per gran parte di quella Vuelta.
24) Pedro Delgado Vuelta 1989
Bene per due settimane, ma nella terza Parra gli fece patire le pene dell'inferno. Si salvò per il rotto della cuffia.
25) Sean Kelly Vuelta 1988
La dimostrazione che se i corridori forti fanno con costanza le gare non adatte a loro, prima o poi trovano il modo di vincerle. Certo non vinse alla grande, non vinse in modo entusiasmante, non vinse su un percorso particolarmente degno e non vinse contro una gran concorrenza. Però vinse.
26) Marino Lejarreta Vuelta 1982
Preferisco la versione '83 di Marino. Qua vinse con appena 18" su Pollentier sfruttando la squalifica di Angel Arroyo. Comunque non fece prestazioni dominanti in salita.
27) Joop Zoetemelk Tour de France 1980
Vinse di inerzia un Tour di corridori a fine carriera dopo il ritiro di Hinault in maglia gialla. I primi cinque tutti over 30, un'edizione di piena transizione della Boucle.
28) Greg Lemond Tour de France 1989
Non era il più forte, vinse con una vera e propria scorrettezza.
29) Francesco Moser Giro d'Italia 1984
Lui non fece nulla di male, l'organizzazione sì. Tagliarono tutto il tagliabile, altrimenti non ce l'avrebbe fatta. Quattro anni più tardi faranno salire il gruppo sul Gavia sotto una tormenta di neve.
30) Giuseppe Saronni Giro d'Italia 1983
Senza abbuoni non avrebbe nemmeno vinto, serve aggiungere altro?