[Giugurta]

Difficile che qualcuno ricordi ora Giovanni Ambrogio Figino, pittore della Milano di Carlo Borromeo, della Milano di fine Cinquecento tra guerre e pestilenze ...  Nato attorno al 1550 e morto nel 1608. 
Eppure in vita ebbe grandissima fortuna, divenne amico dei poeti Torquato Tasso e Giambattista Marino e fu celebrato da Gregorio Comanini in un trattato chiamato "Il Figino, ovvero il fine della pittura": un dialogo teorico-filosofico con protagonista proprio Giovanni Ambrogio in cui il tema è lo scopo della pittura per la vita e per il mondo. 

Quando attorno al 1585 il 14enne Michelangelo Merisi da Caravaggio, allievo a Milano di Simone Peterzano, si recò a casa del Figino dovette subire una grande emozione... Recarsi nell'abitazione del giovane e celebre pittore milanese non poteva lasciarlo indifferente. E non lo lasciò indifferente una pala d'altare che Giovanni Ambrogio era costretto a tenere a casa sua, in quanto la chiesa che glielo aveva commissionato ormai dieci anni prima (San Fedele) aveva deciso di sostituirlo, perché il tema dell'Immacolata Concezione non era più da sbandierare come un vessillo nella Milano Borromaica ... In sostanza era un dibattito teologico passato di moda. 

Era un quadro raffigurante la Madonna col Bambino mentre insieme schiacciano un serpente, simbolo del Peccato Originale. Il tenero movimento della madre che tiene il figlio per le braccia è desunto da Leonardo, e dalle sue Madonne con Sant'Anna, ma la monumentalità è tutta michelangiolesca. 



Me lo immagino, il giovane teppistello da Caravaggio che prende schizzi e apputni su questo dipinto, tenendolo a modello, tenendolo come esempio del fare pittura a regola d'arte.

Passeranno 20 anni, verrà il 1605 e quel giovane teppista sarà diventato il più grande pittore sulla scena romana. Dopo 20 anni arriverà la necessità per lui di riutilizzare quel ricordo di adolescenza per un'importante commissione, proveniente dalla Basilica di San Pietro: una pala d'altare per la cappella della confraternita dei Palafrenieri. Il soggetto: un'allegoria dell'Immacolata Concezione!



Figino, che all'epoca era ancora vivo e vegeto nella sua Milano, viene trasfigurato, la Madonna compassata diventa una prosperosa ragazza d'osteria romana... Un qualcosa di scandaloso, tanto che la confraternita dovrà rifiutare quest'opera indecorosa poche settimane dopo la sua consegna, avvenuta l'8 aprile 1606. Poco male: il cardinale Scipione Borghese l'avrebbe immediatamente acquistata per la sua collezione privata.

Ugualmente poche settimane dopo, il 28 maggio 1606, Caravaggio ucciderà per motivi probabilmente futili Ranuccio Tomassoni, dando inizio alla sua rocambolesca fuga nell'Italia del Sud per evitare la pena capitale, che si concluderà sulle spiagge di Porto Ercole il 18 luglio 1610, sopraffatto a 39 anni dalla malaria.