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Motociclismo 2021 (MotoGP, Moto2, Moto3, Superbike, Supersport, Endurance)
Visto che la corsa è conclusa, analizziamo freddamente la carriera di Valentino Rossi, una carriera che sostanzialmente si divide in due parti:
- la prima parte, quella del dominio, quella dove ha vinto i nove titoli mondiali, che s'è conclusa al Mugello 2010 quando ha avuto l'infortunio peggiore della carriera con frattura scomposta di tibia e perone e, forse, un ritorno alle corse troppo repentino, l'infortunio è datato 4 Giugno, il ritorno 16 Luglio, considerando anche che prima dell'infortunio grave s'era fatto male ad una spalla in un allenamento di motocross;
- la seconda parte, quella degli alti e bassi, cominciata appunto dall'infortunio del Mugello e continuata con la scelta peggiore della carriera, ovvero quella dell'approdo in Ducati. Dal 2010 ad oggi, tuttavia, sfiora un mondiale a 36 anni, che va vergognosamente a Jorge Lorenzo in un modo che sappiamo tutti come, ma dal 2014 al 2016 è costantemente sul podio, 38 volte, e totalizza 8 vittorie;

Le grandi rivalità.
Valentino Rossi esordisce nel 1996 ed è figlio delle due tempi, quelle moto che bisognava avere un talento particolare ed una parsimonia acuita nel gestire al meglio. La prima gara è sesto mettendo alle spalle gente come Manako (terzo poi nel mondiale quell'anno), Sakata (campione del mondo 1994) e Ueda. La prima vittoria arriva a Brno dove si mette dietro Aspar Martinez, poi il titolo arriva l'anno dopo. Il passaggio in 250cc è traumatico, dato che si ritira nelle prime due gare, salvo poi inanellare una bella serie di podi e vittorie, arrivando terzo nel mondiale. E' di quegli anni la prima rivalità, quella con Loris Capirossi, che però nel 1999 vede proprio Valentino trionfatore. Una rivalità, se vogliamo, più di facciata che ha fatto da preludio alla rivalità più accesa, quella con Max Biaggi, cominciata con qualche frecciatina tra il 1998 e il 1999, quando Max era in 500cc, ed esplosa nel 2001, dopo l'ottima stagione d'esordio nel 2000 in 500cc dove l'allora Rossifumi fu secondo alle spalle di Kenny Roberts Jr. quando raccolse solo 5 punti nelle prime tre gare di sedici e perse il mondiale per "soli" 49 punti. Biaggi è sicuramente il pilota che ha più sofferto la rivalità con Rossi, non tanto in pista, quanto come percezione del suo talento, dato che parliamo comunque di un top 15/20 all-time. Dal 2001 al 2003 Rossi su Honda (nel 2001 Honda privata) fa quello che vuole del Biaggi Yamahista. Vince in 500cc nel 2001 e vince nella neonata MotoGP nel 2002 e 2003. Gli espertoni dicono che è troppo facile vincere con la moto che ha vinto otto degli ultimi dieci mondiali, quindi passa alla Yamaha in un autentico salto nel buio che però è il preludio a uno dei due periodi migliori della sua carriera (Welkom 2004, ricordate ?) e all'inizio di una mini rivalità con Sete Gibernau, che era già iniziata nel 2003, che culmina coi fatti del Qatar e la spallata di Jerez al GP d'esordio del 2005. Ovviamente Rossi ne esce sempre vincitore e campione del mondo senza troppi pensieri. Nel 2006 però iniziano le magagne e ritorna viva la rivalità con Capirossi che probabilmente senza infortuni e cadute quel mondiale se lo vinceva. Oltre al pacchetto Ducati/Capirossi, la Yamaha lo lascia a piedi spesso e volentieri, viene centrato una volta da Elias e un'altra volta ancora corre con un polso fratturato. In tutto questo ne aprofitta Nicky Hayden, in una sorta di prequel del mondiale di Mir del 2020. Rossi è comunque in vantaggio alla vigilia dell'ultima gara, anche se ha perso preziosi punti perdendo gare contro Capirossi ed Elias, ma cade e Hayden mette fine alla sua striscia di vittorie mondiali. Quella con Hayden più che una rivalità è un conflitto di interessi in una stagione particolare.
Nel 2007 invece sboccia Casey Stoner e, in una MotoGP rivoluzionata dove l'elettronica la fa più da padrone, riesce a vincere il titolo al primo anno in Ducati mettendo KO Rossi. Il 2008 è l'apice della rivalità, culminato con la storica gara di Laguna Seca dove Stoner nelle prove andava mezzo secondo a giro più forte di Rossi, ma in gara Valentino passa davanti al cavatappi ed impone il suo ritmo ad uno Stoner alla disperata ricerca del sorpasso, inducendolo all'errore e spianandogli la strada verso il successo in una gara dove avrebbe dovuto accontentarsi del secondo posto. Nelle due gare successive Stoner è in testa con buon margine su Valentino, ma cade e perde il mondiale che torna a Tavullia. Nonostante Stoner fosse il pilota migliore affrontato da Rossi nella prima parte di carriera, sono convinto che in quel mese fosse stato messo in una difficoltà psicologica assurda da Valentino, tanto che nei successivi due anni vide scendere le proprie prestazioni (mettiamoci anche dei malanni legati a delle intolleranze nell'estate del 2009 e il calo della Ducati) e non è un caso che sia tornato a vincere il mondiale solo quando Valentino non era un fattore nella rincorsa al titolo per il cambio di team. Nel 2009 l'avversario principale è Jorge Lorenzo, ventiduenne Maiorchino meno talentuoso di Stoner, ma con più costanza e con uno stile di guida perfetto per le GP dell'epoca. Dopo una prima parte equilibrata, il mondiale ha un turning point al Montmelò, dove Valentino mette a segno all'ultima curva il sorpasso più bello ed incredibile della sua carriera. Da lì in poi è tutto in discesa per il dottore, Lorenzo sbaglia delle gare, mentre Rossi è costante e vince il nono mondiale a 30 anni.
Come detto però il 2010 parte male, con un infortunio alla spalla ed un Lorenzo in grande palla che vince due dei primi tre gran premi, prima del Mugello dove la stagione e la prima parte di carriera di Valentino si interrompono bruscamente. Vale poi torna, mette a segno 7 podi ed una vittoria, riesce addirittura ad essere terzo nel mondiale scavalcando Stoner nonostante abbia saltato quattro gare.
Poi 2011 e 2012 con Ducati da buttare, il ritorno in Yamaha nel 2013 con un nuovo avversario, Marc Marquez, uno di quelli che non chiede permesso, cosa di cui ci accorgiamo a Laguna Seca dove ripete il sorpasso del Dottore cinque anni prima (ah, Stoner s'è ritirato nel 2012 a 27 anni), un revival che è più una parodia dato che, a differenza di cinque anni prima, quello è un vero e proprio taglio di chicane.
La rivalità con Marquez è una rivalità tra un pilota che ha passato il prime, contro uno che ha appena 20 anni ed è nel pieno della carriera, indi per cui ovvio che i numeri siano dalla parte del 93. Tuttavia per legittimare la leggenda di Valentino Rossi ci sono tre secondi posti al mondiale tra il 2014 e il 2016 (35-37 anni) e c'è il 2015, quando a 36 anni è ancora in lotta per il mondiale con un 28enne come Lorenzo ed un 22enne come Marquez. Marc casca troppo, Jorge è fortissimo, ma alle prime difficoltà non dipese dai duelli cede. Ci vuole il bis Philipp Island-Sepang perchè il mondiale prenda la strada di Maiorca, ma a 36 anni Valentino Rossi riesce in qualche modo a zittire gli hater e a dimostrare ancora una volta quanto sia forte. Nel 2016 ancora qualche exploit, ma Yamaha comincia a perdere colpi, il che sancisce la fine della sua carriera da contender (nonostante un terzo posto in campionato nel 2018 a 39 anni), ma più o meno tutte le domeniche, fino a che non prende il Covid nell'autunno 2020, è in lotta per il podio, una cosa rimarchevole a più di 40 anni.

Ricapitolo quindi le grandi rivalità:
- Capirossi (1998-1999, 2006);
- Biaggi (2000-2004);
- Gibernau (2003-2005);
- Stoner (2007-2009);
- Lorenzo (2009-2010, 2014-2016);
- Marquez (2013-2016);

Il pilota che forse ha più portato al limite Valentino è stato Stoner, dato che nel 2007 ha annichilito Valentino che, però, ha reagito e nel 2008 gli è entrato sottopelle. Lorenzo è stato quello con cui ha duellato di più alla pari, ovviamente grazie all'uguaglianza del mezzo. Tra tutti i piloti ho dimenticato Pedrosa, che in teoria fino al Sachsenring era in lotta per il mondiale 2008 salvo poi sfracellarsi come sua pessima abitudine, ma anche quella con Pedrosa non la chiamerei una vera e propria rivalità, quanto un trovarsi nello stesso posto allo stesso momento per più gare.

Riguardo al miglior momento della carriera, sono indeciso tra lo stint 2004-2005 e il 2008-2009.
Nel 2004-2005 ha preso una moto che non vinceva il mondiale da 12 anni e l'ha portata al vertice dominando due mondiali, ma nel 2008-2009 è riuscito a rimbalzare da due anni professionalmente tremendi e a vincere contro avversari di prestigio. Boh, magari voi potete aiutarmi in questo dubbio. Boh
 
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RE: Motociclismo 2021 (MotoGP, Moto2, Moto3, Superbike, Supersport, Endurance) - da Manuel The Volder - 14-11-2021, 10:58 PM

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