18-04-2022, 10:19 PM
Eh appunto, direttamente tra i pro non possono andare, ma nemmeno 'sta categoria va bene.
Come dicevo prima, a me piace il sistema Spagna, che presenta ancora un dilettantismo rurale, ove il livello non è altissimo, ma non è certo inferiore a quello delle gare italiane, tolti gli appuntamenti internazionali, e presenta il maggior numero di gare a tappe dure della categoria.
Mi piace, ad ogni modo, anche quello francese. Infatti, come dicevo prima, apprezzo, nel complesso, il calendario di Grégoire. E quelli che non sono Grégoire, ma sono dei Vauquelin o degli Zingle, hanno modo di crescere, con più calma, per davvero.
Invece in Italia sei legato mani e piedi a 'sta via indicata dall'UCI, che potenzi pure con la norma sugli over 27, e non produci più nulla. In questo senso, Ayuso e Grégoire ci mostrano la mediocrità della categoria. Vengono qui e fanno quello che gli pare, mettendo in evidenza i non miglioramenti di chi passa 2/3/4 anni tra gli U23.
Ci vorrebbe una riforma dell'UCI, ma l'Italia, già di suo, potrebbe smarcarsi di più come fanno Francia e Spagna. Possiamo dire, in definitiva, che in Italia vengono iper-esposti i difetti già di per sé gravi che ha oggi la categoria.
Come dicevo prima, a me piace il sistema Spagna, che presenta ancora un dilettantismo rurale, ove il livello non è altissimo, ma non è certo inferiore a quello delle gare italiane, tolti gli appuntamenti internazionali, e presenta il maggior numero di gare a tappe dure della categoria.
Mi piace, ad ogni modo, anche quello francese. Infatti, come dicevo prima, apprezzo, nel complesso, il calendario di Grégoire. E quelli che non sono Grégoire, ma sono dei Vauquelin o degli Zingle, hanno modo di crescere, con più calma, per davvero.
Invece in Italia sei legato mani e piedi a 'sta via indicata dall'UCI, che potenzi pure con la norma sugli over 27, e non produci più nulla. In questo senso, Ayuso e Grégoire ci mostrano la mediocrità della categoria. Vengono qui e fanno quello che gli pare, mettendo in evidenza i non miglioramenti di chi passa 2/3/4 anni tra gli U23.
Ci vorrebbe una riforma dell'UCI, ma l'Italia, già di suo, potrebbe smarcarsi di più come fanno Francia e Spagna. Possiamo dire, in definitiva, che in Italia vengono iper-esposti i difetti già di per sé gravi che ha oggi la categoria.