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Contador positivo per il clenbuterolo - Due anni a Contador, tolti Tour e Giro
Tema sul caso Contador:

Il caso Contador


3 luglio 2010, inizia il Tour de France: il grande favorito è Alberto Contador, al 2° posto dovrebbe arrivare un giovane in crescita, Andy Schleck, un 25enne lussemburghese con doti di scalatore puro. Sul primo arrivo in salita c'è un colpo di scena, Contador si dimostra vulnerabile in salita ma, per sua fortuna, perde solo 10'' essendo scoppiata dopo l'ultimo km la battaglia per la vittoria di tappa. Il giorno dopo il lussemburghese ci ritenta, ma Alberto si dimostra più lucido della tappa precedente e non perde d'occhio il lussemburghese, col quale collabora fino all'arrivo.
Qualche tappa dopo, si scala il mitico Port de Balès, una durissima asperità sulla cui valle era posizionato l'arrivo. Andy Schleck, in maglia gialla ma conscio di dover recuperare qualcosa a Contador in vista della cronometro, accenna un po' di allunghi, sembra essere quello buono quando non trova risposta dal madrileno, il quale - sicuramente un po' nervoso per essersi reso conto di non poter battere Schleck in salita - sfrutta uno sfortunato salto di catena dell'avversario per allungare il ritmo, portandosi a ruota il miglior scalatore-discesista in gruppo. Andy di rabbia prova a recuperare i 30'' persi durante l'inconveniente meccanico, ma non riesce nell'intento scollinando a 12'' dalla vetta i quali sono troppi per poter rientrare contro un gruppetto di 3 corridori, ovviamente ben organizzato. Al termine della tappa Contador riesce a sfilare per 8'' la maglia gialla a Schleck e alle accuse su di lui per la mancanza di Fair Play risponde mentendo "Non avevo visto cos'era successo a Andy e non ho fatto nulla, sono semplicemente rimasto con gli altri." Chi se ne intende, sa benissimo che non è così, perché Contador ha accelerato portandosi appresso due corridori, senza cercare di staccarli dalla sua ruota perché lo aiutassero in discesa contro il solo Schleck dietro, cosa che è successa. Rivedendo un Replay si vede come Contador manifesti una progressione nel momento in cui passa il fermo e impotente Schleck, che era una decina di metri davanti a lui nel momento in cui si è fermato. Si può dire quel che si vuole, ma Contador è un professionista e nel momento in cui la catena della maglia gialla è saltata stava cercando di recuperare, aveva tutta la visuale per vedere bene la catena; qualcuno crede ancora alla frase "Non avevo visto cos'era successo a Andy?" col buonsenso, si risponde negativamente a questa domanda, quasi retorica.
Questo avvenimento, che sembra fuori luogo, non è nient'altro che un indizio relativamente incriminante per il discorso che segue.
L'ultimo arrivo in salita del Tour 2010, si scala una delle due montagne simbolo della Grande Boucle, il Tourmalet. Schleck parte con la rabbia dentro per sfilare la maglia ad Alberto e scatta a 10km dalla vetta, scatto al quale Contador risponde senza mollare un centimetro. I due si isolano nel giro di poche decine di metri, rimangono in due a giocarsi il Tour. Andy continua ad allungare, ad aumentare il ritmo, quando a 4km dalla cima la maglia gialla del peccato, Alberto Contador, scatta. Uno scatto micidiale, che solo un personaggio con la sua genesi può fare, ma il miglior giovane riesce a rispondere; ma dopo lo scatto Andy non ha più la forza fisica né morale di provare ad attaccare Contador, che gli cederà la tappa per "apparire un grande campione"; cos'aveva da perderci lui, tanto a cronometro avrebbe dato minuti a Andy Schleck... Il duello del 22 luglio si conclude con un abbraccio, commovente la gentilezza di Schleck che dopo quello che ha subito riesce a perdonare così.
La cronometro avrebbe dovuto definitivamente dare la botta decisiva a Schleck, invece la maglia bianca stupisce tutti ed è autore di una grande cronometro, non sufficiente a vincere il Tour per 39''. 39 secondi, non l'avevo detto prima - ma è il distacco che Andy ha esattamente perso nella frazione del salto di catena. Pari tempo? No, si guardano i centesimi delle cronometro e si può notare come Andy sia avvantaggiato, sembra aver perso il Tour per quel salto di catena...
30 settembre, esce la notizia che il vincitore del Tour de France 2010 - Alberto Contador - è stato trovato positivo a un controllo antidoping, la sostanza che lo incrimina è il clenbuterolo, trovato in infinitesimali quantità nel suo sangue. Il corridore viene sospeso in via precauzionale fino a quando, a febbraio 2010, la Federazione ciclistica spagnola dichiara Contador colpevole; il quale perderà il Tour 2010 e sconterà un anno di squalifica.
Contador presenta immediatamente ricorso e dichiara: "Se mi squalificano, mi ritiro. Io andrò fino alla fine per dimostrare la mia innocenza"
Foste dei giudici, nel subconscio non vi fareste influenzare da questa frase? Se una persona fosse veramente innocente, reagirebbe in quel modo, poi come si fa a condannare il miglior ciclista nelle corse a tappe al mondo? Ci si sente un po' in colpa, no? Comunque sia, ricordatevi di questa dichiarazione.
Interviene il primo ministro spagnolo Zapatero, che di ciclismo capisce ben poco (anche di politica, opinione generale, ndr.), prendendo le posizioni di Contador ("Non vedo perché Alberto debba essere squalificato"); probabilmente anche per questo, la Federciclo assolve Contador qualche settimana dopo. Ma UCI e WADA non ci stanno, insomma non sono due passanti qualsiasi; sono due aziende importantissime a livello internazionale - la loro presa di posizione sarà giustificata da qualcosa... fatto sta che le due aziende presentano ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport contro la decisione presa dalla federazione spagnola, gli avvocati di Contador presentano migliaia di pagine in sua difesa, tantissime; ci vorrà tantissimo tempo per analizzarle tutte nel dettaglio. Perché così tante? Per cercare di essere più persuasivi possibile o per far passare del tempo, che farà cambiare l'opinione generale (com'è effettivamente successo, all'inizio nessuno gli credeva mentre la data del verdetto erano tutti convinti nell'assoluzione, ndr. ) da colpevole a innocente?
Il 6 febbraio arriva la botta, il TAS squalifica Contador non per uno, ma per due anni. Per sua fortuna la squalifica è retroattiva, altrimenti Contador rischiava veramente di finire la carriera quel giorno, pur salvando un Giro d'Italia, una grande corsa a tappe tra le sue tante. L'accusa è di aver assunto delle sostanze illegali attraverso un integratore alimentare, che coincidenza, (proprio come nell'Operacion Puerto, quando del sangue etichettato "A.C." era pronto per essere immesso nell'apparato circolatorio di un ciclista) Contador viene "incastrato" per non essere riuscito a dimostrare l'assunzione del clenbuterolo attraverso una contaminazione alimentare, proprio il giorno prima della tappa decisiva nella quale ha brillato e non poco, proprio nell'ultimo Tour che rischiava di perdere? Adesso è troppo facile scambiarlo per una grandissima persona, per un campione come ha cercato di recitare al Giro d'Italia, regalando tappe qua e là manifestando un'ineluttabile superiorità. Quando si trovava sotto pressione, quando la concorrenza era veramente alta, sfruttava inconvenienti meccanici della maglia gialla, alla faccia del Fair Play e si ostinava persino a dichiarare che per lui il Fair Play è importante? Certo, non ci vuole nulla a regalare una tappa qua e là quando hai la classifica generale assicurata, ma il gioco pulito non è solo questo.
Anche dei dati statistici sono contro Contador, in tutta l'Europa sono stati analizzati 80'000 vitelli e solo uno era infettato dal clenbuterolo, mentre in spagna ne sono stati analizzati circa 20'000 e nessuno, sottolineo nessuno, è risultato positivo alla determinata sostanza. Contador - altra coincidenza - avrebbe assunto lui e solo lui carne da un animale illegalmente venduto in spagna e proprio da quello dei restanti 60'000 analizzati? A questo vanno aggiunte delle dichiarazioni contrastanti:
Il 30 settembre (il giorno in cui era stata pubblicata la notizia) Contador avrebbe dichiarato di essersi fatto portare dell'altra carne perché "dei suoi compagni di squadra erano stati male"; mentre Paolo Tiralongo (suo fedele amico) a inizio 2012 ha dichiarato: "Abbiamo mangiato tutti la stessa carne e l'unico ad aver avuto problemi è stato Alberto".
La reazione di Contador dopo la notizia della squalifica? Non depressione, non il voler scappare dall'ingiusto mondo del ciclismo, ma la sua reazione immediata è stata "Ritornerò più forte di prima", e la coerenza? Non doveva ritirarsi? No, ma oggi ormai chi se la ricorda più quella frase, però non si può negare che questo personaggio è un falso, e sì che c'ero cascato pure io col tempo, ma alla fine, come si suol dire, la verità viene a galla.

In questo tema ho descritto i fatti sul caso di doping che ha coinvolto Alberto Contador, indicando tutto quello che so, non omettendo particolari né a suo favore né a suo sfavore.

M. Verzasconi.
 
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Messaggi in questa discussione
RE: Contador positivo per il clenbuterolo - Due anni a Contador, tolti Tour e Giro - da Andy Schleck - 15-03-2012, 05:49 PM

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