[Luciano Pagliarini]

TIRRENO. Colnago Csf, applausi per Modolo e Pirazzi
Prima volata fra titani per Sacha Modolo che conquista un brillante quinto posto nella seconda tappa della Tirreno Adriatico (San Vincenzo-Indicatore, 230 km) vinta dal campione del mondo Mark Cavendish. Il giovane corridore della Colnago Csf Bardiani è stato molto bravo anche se ha lasciato qualche posizione proprio nei metri finali permettendo a Farrar e Sagan di anticiparlo per pochi centimetri.
"Ero alla ruota di Cavendish e quando la volata è partita Freire mi ha ostacolato e sono rimasto ai 400 metri al vento - spiega Modolo -. Peccato, avrei potuto fare meglio ma sono comunque soddisfatto di questo risultato. La condizione c'è, speriamo nella tappa di domani che è l'ultima chance per noi velocisti".
Da sottolineare anche la buona prestazione di Stefano Pirazzi, che oltre a rendersi protagonista di una lunga fuga assieme a Diego Caccia, ha indossato la maglia verde di leader del GPM.
Tuttobiciweb.it

TIRRENO. Freire: soddisfatto della mia prestazione
Oscar Freire è salito sul podio della "Tirreno - Adriatico" nella seconda tappa, da San Vincenzo a Indicatore: il corridore spagnolo ha chiuso al secondo posto alle spalle di Mark Cavendish (Sky).
"Sono abbastanza soddisfatto della tappa di oggi - ha detto il corridore di Torrelavega - anche durante le salite le mie gambe erano a posto, e questo significa che la mia forma sta migliorando giorno dopo giorno. Nella volata finale ho cercato di fare del mio meglio, ma Farrar ha lanciato letteralmente Cavendish e non sono stato in grado di colmare il divario. In ogni modo, è un altro buon risultato che mi dà forti motivazioni a lottare per la vittoria nei prossimi giorni ".
Tuttobiciweb.it

TIRRENO. Cavendish: vittoria molto molto importante
Cavendish oggi ha calato il poker. Dopo le due tappe al Giro del Qatar e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, il campione iridato ha messo la firma sul traguardo di Indicatore (Ar) della 47° Tirreno – Adriatico e domani ha un’altra ghiotta occasione per bissare. Non che sia mai stato un personaggio dal sorriso facile ma oggi, forse turbato dalla caduta che ha segnato gli ultimi km della corsa, è parso più ombroso del solito.
«L’ultima parte è stata veramente difficile, con continui cambiamenti di vento che hanno reso ancor più complicato controllare la tenuta, la bici e la corsa. Sulla carta, inoltre, doveva essere una corsa complicata invece nel finale molte gambe erano ancora fresche e non vi era stata troppa selezione. La mia squadra ha fatto un lavoro incredibile anche nel finale, pericoloso, con lo strappo e subito discesa ripida proteggendomi anche dal rischio della caduta. Van Avermaet e Tiralongo, dopo essere andati in fuga sono rientrati in gruppo restando in mezzo alla strada, cosa che non si può fare perché pericolosa. Era prevedibile una caduta e l’ho sentita alle mie spalle. I miei ragazzi mi hanno sempre tenuto in ottima posizione e negli ultimi 500 metri Boasson Hagen mi ha davvero accompagnato fino al traguardo riparandomi dal vento tanto che ho aspettato gli ultimi 20 metri per scavallarlo. Grazie ai miei compagni oggi non ho dovuto lavorare tanto tenendo energie anche per domani.
Una conferma, oggi, che avvicina alla Sanremo.
«In previsione Sanremo è stato un bel test perché ottenere il successo alla Tirreno – Adriatico non solo da un vantaggio psicologico. Vincere in volata qui non solo da un vantaggio psicologico ma mi ha dato l’occasione per mettermi alla prova: ho potuto testarmi come velocista e vedere com’era il recupero dopo gli strappetti. Ero contento di come avevo risposto su quei colli, stavo bene ed ad un certo punto ho pensato addirittura di non far la volata perché non avevo nulla da dimostrare visto che le mie sensazioni erano buone ma poi per coronare il lavoro di squadra, ho sprintato e ho vinto».
Boasson Hagen, regista di tutta l’azione.
«Il suo lavoro è stato perfetto. Io e lui scherziamo sempre: con lui mi sembra sempre di giocare alla play station perché non fa altro che dirmi in continuazione “va a sinistra, vai a destra, più veloce, più veloce, più veloce”. Ance oggi non mi ha mai mollato. Sono fortunato ad averlo al fianco. Questa intesa con Boasson Hagen è ottima ma devo dire che in squadra, di queste situazioni ottimali ce ne possono essere molte. Sono fiducioso per il futuro, sono tutti ottimi atleti».
Vincere con addosso la maglia di campione del mondo crea ancora più stress?
«Lo stress c’è sempre, che si indossi l’iride o no. Queste sono corse importanti per i velocisti, per testare la forma e accrescere il vantaggio psicologico. Non si può evitare lo stress»
Domani, un nuovo faccia a faccia tra i big del pedale veloce dove a Terni, Freire e Goss potrebbero cercare la rivincita.
Tuttobiciweb.it

TIRRENO. Goss: grande lavoro dei miei, ma quella caduta...
Il diavoletto della Tasmania ha mantenuto la maglia da leader della Tirreno – Adriatico, ma non senza difficoltà. Matthew Harley Goss, quasi pronosticato dal suo nome, ha dato gas e ha fatto girare le ruote riuscendo a mantenere la testa della classifica e anche un accenno di sorriso
«Certamente oggi è stata una grande delusione per me il non aver potuto partecipare alla volata. Svein Tuft oggi ha fatto un gran lavoro tirando per oltre 200 km tutto il gruppo e tra le prime 10 ruote in testa c’erano sempre i miei uomini, segno che la squadra sta lavorando bene e che ci sono corridori validi. Sono amareggiato perché per la caduta, dovuta a rischi un po’ folli che qualcuno ha voluto correre, il lavoro della squadra non ha potuto essere finalizzato… in più invece di pensare alla volata mi son trovato in una lunga corsa per conservare la maglia».
Hai visto la caduta?
«Non sono sicuro di cosa sia successo esattamente, dovrò rivedere le immagini alla tv ma i due che erano in fuga sono rientrati stando al centro strada, in mezzo al plotone che marciava sui 70 orari mentre loro ai 40…tutti hanno cercato di frenare e scansarli ma era inevitabile cadere».
Pur con un certo disappunto sul suo volto, Goss però guarda avanti.
«In questa Tirreno-Adriatico, per i velocisti c’erano solo 2 possibilità per vincere in volata, e oggi era una di quelle opportunità, per me persa purtroppo… Ora però, mettiamoci alle spalle la tappa di oggi e concentriamo l’attenzione su quella di domani: uno di noi oggi è stato in grado di controllare il gruppo per tutta la corsa, cosa non da poco, inoltre posso fare affidamento su tutti i miei compagni, ottimi per lanciarmi la volta nel finale di domani».
Tuttobiciweb.it

TIRRENO. Scarponi, botta alla mano destra. Petacchi giornata no
«Nulla di preoccupante, Scarponi sta bene» è ciò che hanno detto al pullman della Lampre dopo l’arrivo ad Indicatore quando Michele Scarponi ha mostrato chiaramente di avere fastidi alla mano destra, smorfie che avevano lasciato pensare al peggio ma che hanno trovato rassicurazione.
«Non è caduto e, si sa che nel marasma del gruppo durante una caduta, con manubri che sbattono e freni che si toccano capita di subire qualche botta».
Giornata non positiva nemmeno per Alessandro Petacchi, uno degli attesi allo sprint. «Mi sentivo debole a causa di qualche problema gastrointestinale» ha spiegato Petacchi».
«Non era in giornata, non si sente molto bene ma è una situazione risolvibile speriamo in brevissimo tempo – ha aggiunto il portavoce della Lampre - Di certo la cancellazione del Giro di Sardegna e dunque la lontananza da diverso tempo dalle corse, non lo hanno agevolato. Speriamo in domani».
La terza tappa infatti presenta nuovamente il terreno ottimale per uno sprint, stavolta nel cuore di Terni dove da giorni si sono preparati per accogliere alla grande la Tirreno - Adriatico.
Tuttobiciweb.it