23-10-2010, 12:20 PM
Secolo XIX. La Sanremo è in cerca del traguardo
L’amministrazione comunale vuole riportare il traguardo della Milano-Sanremo sulla storica via Roma, ma gli uffici non sono convinti e lanciano l’allarme-viabilità: temono che la mossa paralizzi la città per un intero pomeriggio, con rischi anche per la sicurezza, visto che già via Matteotti è chiusa al traffico e che il lungomare Calvino è di fatto inutilizzabile. Ancora una volta, dunque, a Sanremo le esigenze turistico-sportive e l’organizzazione delle manifestazioni si scontrano con una rete viaria cronicamente insufficiente.
La questione è emersa in una riunione organizzata ieri mattina in Comune dagli assessori Alessandro Il Grande (viabilità) e Giuseppe Di Meco (turismo), con i dirigenti Claudio Frattarola (polizia municipale) e Rita Andena (attività produttive) e il responsabile del Servizio viabilità, Lorenzo Bongiovanni, più Mario Cattaneo, presidente della Us Sanremese Ciclismo. Secondo gli uffici, rispetto al passato (cioè al periodo tra il 1994 e il 2007, prima dell’”esilio” sul lungomare Calvino) le mutate condizioni della viabilità cittadina rendono problematico il ripristino dell’arrivo in via Roma. «Di fatto – è l’obiezione – la città resterebbe paralizzata dal primo pomeriggio, quando viene chiusa al traffico la direttrici corso Cavallotti-centro, sino alle 18-19». Una volta, rilevano i responsabili della viabilità e dei vigili, c’erano le alternative costituite da via Matteotti, oggi pedonalizzata sino al cinema Centrale, e del lungomare, ormai percorribile (e in modo limitato) soltanto da levante verso ponente, per la presenza della ciclopista-bis in corso Trento Trieste e del parcheggio di Area 24 sulla passeggiata Calvino e sul piazzale Dapporto.
E visto che sul lungomare Calvino è complicato smantellare le attrezzature del posteggio a pagamento, ieri è stata ipotizzata un’ulteriore soluzione: ricavare l’ultimissimo tratto di corsa, dall’incrocio tra via Bixio e corso Mombello alla vecchia stazione Fs, sulla pista ciclabile. Ma ciò richiederebbe la demolizione dell’aiuola realizzata a margine della ciclopista dietro l’ex Sporting.
Claudio Donzella - Il Secolo XIX
L’amministrazione comunale vuole riportare il traguardo della Milano-Sanremo sulla storica via Roma, ma gli uffici non sono convinti e lanciano l’allarme-viabilità: temono che la mossa paralizzi la città per un intero pomeriggio, con rischi anche per la sicurezza, visto che già via Matteotti è chiusa al traffico e che il lungomare Calvino è di fatto inutilizzabile. Ancora una volta, dunque, a Sanremo le esigenze turistico-sportive e l’organizzazione delle manifestazioni si scontrano con una rete viaria cronicamente insufficiente.
La questione è emersa in una riunione organizzata ieri mattina in Comune dagli assessori Alessandro Il Grande (viabilità) e Giuseppe Di Meco (turismo), con i dirigenti Claudio Frattarola (polizia municipale) e Rita Andena (attività produttive) e il responsabile del Servizio viabilità, Lorenzo Bongiovanni, più Mario Cattaneo, presidente della Us Sanremese Ciclismo. Secondo gli uffici, rispetto al passato (cioè al periodo tra il 1994 e il 2007, prima dell’”esilio” sul lungomare Calvino) le mutate condizioni della viabilità cittadina rendono problematico il ripristino dell’arrivo in via Roma. «Di fatto – è l’obiezione – la città resterebbe paralizzata dal primo pomeriggio, quando viene chiusa al traffico la direttrici corso Cavallotti-centro, sino alle 18-19». Una volta, rilevano i responsabili della viabilità e dei vigili, c’erano le alternative costituite da via Matteotti, oggi pedonalizzata sino al cinema Centrale, e del lungomare, ormai percorribile (e in modo limitato) soltanto da levante verso ponente, per la presenza della ciclopista-bis in corso Trento Trieste e del parcheggio di Area 24 sulla passeggiata Calvino e sul piazzale Dapporto.
E visto che sul lungomare Calvino è complicato smantellare le attrezzature del posteggio a pagamento, ieri è stata ipotizzata un’ulteriore soluzione: ricavare l’ultimissimo tratto di corsa, dall’incrocio tra via Bixio e corso Mombello alla vecchia stazione Fs, sulla pista ciclabile. Ma ciò richiederebbe la demolizione dell’aiuola realizzata a margine della ciclopista dietro l’ex Sporting.
Claudio Donzella - Il Secolo XIX