09-08-2013, 01:57 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-08-2013, 01:58 PM da Micheliano59.)
Beppe Grillo attacca i magistrati (Giornalettismo del 16/02)
Beppe Grillo all’attacco dei magistrati. Antonello Caporale sul Fatto racconta le similitudini tra l’ex comico genovese e Silvio Berlusconi:
Merito di Grillo, questa volta, che da Ivrea si abbandona ad enumerare i processi pendenti sul suo capo: “Sono ottanta e Berlusconi da presidente del Consiglio ne ha 22 meno di me”. Il Cavaliere, sensibilissimo al tema, è scattato: “Non dica sciocchezze, ho 2700 udienze sulle spalle. Nessuno più di me”. Ecco fatto: primo e secondo. Grillo ieri ha aggiunto: “La magistratura fa paura”. Stessa frase che a scadenza regolare l’ex premier non ha mai mancato di pronunciare.
Una frase con doppia interpretazione:
Certo i due sono agli opposti e magari la prosa grillina, così densa di approssimazioni, era diretta a contestare questo modello di Stato, implacabile con i deboli ma distratto con i forti. Magari il comico spesso tramortisce anche oltre la propria volontà. Gli accade in ogni comizio, per via di un utilizzo smodato dell’iperbole. Grillo pratica la disinibizione verbale al punto di mettersi fuori anche dalla logica delle cose. Attacca la magistratura allo stesso modo di coloro che dice di combattere. È solo una coincidenza, ma c’è e da sola basta a far presagire un futuro pericoloso corto circuito.
Ecco la coerenza grillina.
Beppe Grillo all’attacco dei magistrati. Antonello Caporale sul Fatto racconta le similitudini tra l’ex comico genovese e Silvio Berlusconi:
Merito di Grillo, questa volta, che da Ivrea si abbandona ad enumerare i processi pendenti sul suo capo: “Sono ottanta e Berlusconi da presidente del Consiglio ne ha 22 meno di me”. Il Cavaliere, sensibilissimo al tema, è scattato: “Non dica sciocchezze, ho 2700 udienze sulle spalle. Nessuno più di me”. Ecco fatto: primo e secondo. Grillo ieri ha aggiunto: “La magistratura fa paura”. Stessa frase che a scadenza regolare l’ex premier non ha mai mancato di pronunciare.
Una frase con doppia interpretazione:
Certo i due sono agli opposti e magari la prosa grillina, così densa di approssimazioni, era diretta a contestare questo modello di Stato, implacabile con i deboli ma distratto con i forti. Magari il comico spesso tramortisce anche oltre la propria volontà. Gli accade in ogni comizio, per via di un utilizzo smodato dell’iperbole. Grillo pratica la disinibizione verbale al punto di mettersi fuori anche dalla logica delle cose. Attacca la magistratura allo stesso modo di coloro che dice di combattere. È solo una coincidenza, ma c’è e da sola basta a far presagire un futuro pericoloso corto circuito.
Ecco la coerenza grillina.