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Culture & Cycling Tournament - Finalissima Bartali vs Coppi
#39
GIRONE D

Leggenda del girone: Carlo Galetti. Il più vincente degli albori del ciclismo italiano. Ritenuto un ciclista molto scaltro e calcolatore non era amato dal pubblico al pari di Ganna e Gerbi. Il suo nome è legato a doppio filo ai primi Giri d'Italia: nel 1909 si piazzò secondo alle spalle del compagnò di squadra Ganna, mentre nel 1910 e nel 1911 dettò la sua legge. Vinse anche il Giro del 1912, il primo (ed unico) dedicato alle squadre, con il team Atala in compagnia di Pavesi, Micheletto e Ganna. Fu primo anche nella -non ufficiale- classifica a tempo. Atleta dalla longevità notevole, corse e concluse due Milano-Sanremo alla soglia dei cinquant'anni.

Fenomeno del girone: Felice Gimondi. Grande campione degli anni '60 e '70. Da neoprofessionista vinse subito il Tour de France. Corridore molto completo, nella sua lunga carriera ha vinto: un Tour, tre Giri, un Mondiale, una Vuelta, una Sanremo, una Roubaix e due Lombardia. E tutto questo incontrando sulla sua strada il signor Eddy Merckx...

Divo del girone
: Hugo Koblet. Soprannominato Pedaleur de Charme dai giornalisti d'oltralpe, era un ciclista dal bello stile e dal bell'aspetto. La sua rivalità con Kubler fece vivere alla Svizzera il periodo di massimo splendore nel mondo del ciclismo. Corridore con molti tifosi soprattutto del genere femminile, fece di tutto per alimentare la sua aura di James Dean del pedale, compreso il suo "vizio" più famoso ovvero avere sempre con sè un pettinino per sistemarsi i capelli appena prima o appena dopo il traguardo. Pupillo di Learco Guerra, seppe vincere il Giro del '50 (primo straniero a vincere la corsa rosa) ed il Tour del '51, ma è forse è più celebre per la sua sconfitta più bruciante, sullo Stelvio a firma Fausto Coppi. Morì in un incidente stradale a soli 39 anni.

Controverso del girone: Raymond Poulidor, il perdente per antonomasia. Detiene il record di podi al Tour (8), ma nonostante ciò non solo non ha mai vinto la corsa a tappe francese, ma non è mai riuscito ad indossare la maglia gialla neppure per un giorno. Pou-Pou ha avuto la sfortuna di incrociare le ruote con qualcuno sempre più forte di lui: Gimondi, Merckx e soprattutto Anquetil, suo nemico-amico. Questa rivalità con Jacques lo ha reso simpatico al grande pubblico francese, da sempre amico dei più sfortunati.
 
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RE: Culture & Cycling - Chi sarà il più importante di tutti i tempi? - da Hiko - 30-12-2013, 04:06 PM

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