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Domani il via all'Eneco Tour, per una settimana di sfida fra pietre, côtes e cronometro
Sarà una lotta tra paveari - nella quinta tappa si affrontano Kruisberg, Leberg, Tenbosse, due volte il Bosberg e due ascese complete sul Muur di Grammont più l'arrivo - come Boom, Boonen, Cancellara, Terpstra e Vanmarcke? Oppure ad aver la meglio saranno gli specialisti delle classiche vallonate - la sesta frazione prevede due ascese più l'arrivo su La Redoute oltre ad altre côtes - come Gilbert, Mollema e Navardauskas? Probabile che, alla fine, atleti come il solido Tom Dumoulin il vincitore uscente Zdenek Stybar, un Geraint Thomas al top della forma oppure il costante Greg Van Avermaet siano le carte migliori, capaci di ben figurare in entrambe le tipologie di percorso.
Con i nomi sopracitati si configura un cast di primissimo livello. A cui si possono aggiungere velocisti come Bouhanni, Farrar, Greipel, Goss, Lobato e i nostri Appollonio, Guardini, Modolo e Nizzolo che compongono la pattuglia italiana assieme ad altri sedici connazionali (fra cui i due più giovani in gara, Alberto Bettiol della Cannondale e Niccolò Bonifazio della Lampre, entrambi nati il 29 ottobre 1993). In aggiunta alle 18 squadre del World Tour gli organizzatori hanno invitato come wild card le due formazioni Professional belghe, ossia la Topsport Vlaanderen-Baloise e la Wanty-Groupe Gobert che contribuiscono al numero di 158 partenti.

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