20-11-2014, 10:46 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-11-2014, 10:47 PM da Stylus.)
La prima persona a corrermi incontro, subito dopo al traguardo, era stato Franco il preparatore con asciugamano e giacchetta al seguito, e non era una novità, era la prassi appena finita la tappa, coprirsi. Mi diede una pacca sulla spalla. Davide Boifava era arrivato immediatamente dopo: sceso al volo dall'auto come da un cavallo mi si era lanciato addosso! "Ce l'hai fatta Ivan, e ce l'hai fatta!" Mi sentivo ovattato, inebetito, felicissimo. Non capivo nulla e mi lasciavo trascinare da chiunque mi si stringesse attorno per complimentarsi con me o solo per vedermi. Prima che il servizio d'ordine riuscì a scortarmi fino al podio mi capitai brancato anche da una decina di tifosi svizzeri, che non so bene che cosa volessero ma so che dopo pochi istanti non trovai più i miei guantini e il mio caschetto! Sul podio mi tremavano le gambe quasi! Certo non c'era il pubblico delle grandi occasioni, no, non era il Mondiale. Ma c'erano tutti i miei compagni sotto il podio felici almeno quanto me. E poi dopo, le congratulazioni più inattese! Prima la telefonata di mia madre, che aveva seguito tutta la diretta su una tv svizzera, e poi...Micaela! "Ma non mi dirai che adesso sei un campione!" le sue parole... ero felicissimo ed emozionatissimo! Avevo una gran voglia di tornare a casa ed abbracciarla, ma sapevo che i piani di gara erano diversi, che secondo programmi avrei dovuto correre ancora un paio di giorni in Spagna e poi volare a Roma per il Giro, senza passare da casa.
Poi Davide mi diede la notizia più bella:
"Ivan, torna a casa e riposati un paio di giorni, te lo sei meritato. Ci rivediamo mercoledì sera a Malpensa, partiamo per Roma."
Non era necessario che partissi per la Spagna: Davide aveva già le idee chiare su quasi tutti i corridori da portare al Giro d'Italia, e aveva un dubbio solo per gli ultimi due posti. Sarei partito direttamente mercoledì con il primo gruppo, con Pietro, Ivanov e altri, destinazione Fiumicino per dare anima e corpo nella corsa rosa.
Partiti da Sion intorno alle 18.30, alle undici e mezza ero già sul pianerottolo di casa di Micaela, a Cassago Magnago. Il premio più bello della giornata!
Poi Davide mi diede la notizia più bella:
"Ivan, torna a casa e riposati un paio di giorni, te lo sei meritato. Ci rivediamo mercoledì sera a Malpensa, partiamo per Roma."
Non era necessario che partissi per la Spagna: Davide aveva già le idee chiare su quasi tutti i corridori da portare al Giro d'Italia, e aveva un dubbio solo per gli ultimi due posti. Sarei partito direttamente mercoledì con il primo gruppo, con Pietro, Ivanov e altri, destinazione Fiumicino per dare anima e corpo nella corsa rosa.
Partiti da Sion intorno alle 18.30, alle undici e mezza ero già sul pianerottolo di casa di Micaela, a Cassago Magnago. Il premio più bello della giornata!
Ivan intervistato nel dopotappa (Reuter).