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Giro d'Italia Internazionale Femminile 2016
#31
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domani Mortirolo, versante di Mazzo cioè quello più duro, GPM ai -34 dal traguardo con la discesa che inizia ai -22


possibile che qualche squadra mandi in fuga un gregario in vista del disegno del tracciato ma la tappa è molto breve e sarà dura mantenere un vantaggio sufficiente per eventuali fuggitive da permettere loro di scollinare con le leader (anche se voglia di inseguire nei 31 km precedenti alla salita non è che ce ne sarà molta, una Canuel per dire o una Cordon è verosimile che possano almeno provare ad andare in avanscoperta tanto non è che servirebbero a più di tanto in gruppo)

quello che ci hanno detto queste prime tappe è che ci sono tre team con due potenziali capitani ciascuno, o meglio lo si sapeva già alla partenza e le prime giornate di Giro hanno rafforzato quest'idea.

Wiggle High5: cominciamo dal team che in partenza aveva probabilmente le idee più chiare di tutti e dove forse invece c'è adesso il maggior stato di incertezza almeno all'apparenza, perché in sostanza invece guardando al passato tutto procede secondo un copione prevedibile.
Progolo Abbott perde 25" in linea con quanto accaduto nelle altre edizioni del Giro quindi tutto nella norma
Prima tappa: nel quartetto che si avvantaggia in salita Abbott non c'è (anche qui le difficoltà dell'americana nei percorsi misti soprattutto a inizio Giro non sono una novità) c'è invece Longo Borghini (lei invece molto a suo agio in tappe collinari); Longo Borghini però ha sempre dichiarato di essere a disposizione delle compagne per questo Giro e così non collabora permettendo il rientro di Abbott e una sorprendente Bronzini, dopo di che si mette a lavorare proprio per la vittoria di tappa della piacentina perdendo nel finale una ventina di secondi.
Seconda tappa: qui si mischiano un po' le carte perchè almeno a giudicare dalle immagini sembrerebbe che sia Abbott a lavorare per Longo Borghini mettendosi a fare l'andatura in salita, con una brillantissima Longo Borghini che desta migliori impressioni in generale rispetto alla compagna di squadra andando poi a giocarsi la tappa con Stevens.
Però sappiamo bene come sulle salite lunghe Abbott si trasformi, ha più volte dimostrato di essere la migliore scalatrice in questi ultimi anni lì dove invece Longo Borghini ha sempre sofferto soprattutto col proseguire delle giornate di corsa. Però c'è da considerare le discese, Abbott fa cacare mentre Elisa è una delle migliori in gruppo, una variabile non da trascurare anche questa. Se Abbott è al top non c'è storia attaccherà comunque altrimenti dovranno giocarsi le loro carte con estrema accortezza.

RaboLiv: Niewiadoma altra scalatrice davvero forte, potrebbe anche essere sui livelli di Abbott è in crescita costante ed è molto giovane quindi i suoi limiti anche attuali non li conosciamo. Problema principale si chiama Van der Breggen che ha stentato tantissimo nelle prime due tappe in linea e ha già oltre un minuto di ritardo, sensazione è che la polacca abbia corso con il freno a mano tirato affinché Annarella non perdesse troppo terreno nella speranza di ritrovare una buona condizione (caduta all'Aviva Women's Tour potrebbe essere un attimo in ritardo) perché riuscendo a limitare i danni con la cronometro lunga della settima tappa potrebbe avere una importante possibilità di bissare il successo del 2015, lì dove invece Niewiadoma potrebbe pagare nei confronti di Stevens (ma ancora c'è il discorso giovane età quindi ancora tutta da scoprire, un anno fa arrivò anche davanti a Stevens che però andava un decimo rispetto a quanto fatto vedere fin qui). Domani sarà il momento della verità per tutte quindi anche/soprattutto per l'olandese e tutto sembra orientato a una verità piuttosto amara per lei, al posto loro non ci penserei due volte a liberare Niewiadoma che secondo me dovrebbe correre all'attacco proprio come Abbott senza palle al piede.

Boels Dolmans: Guarnier bene nella tappa di San Fior male in quella successiva, dove probabilmente Stevens si è guadagnata i gradi di capitana unica, ma ancora una volta sarà il Mortirolo a confermare o smentire questa sensazione. Stevens anche lei come Abbott sofffre molto le discese e dunque avere al proprio fianco Guarnier sarebbe un ulteriore valore aggiunto, lei però rispetto alle avversarie (a parte Van Der Breggen con tutte le incertezze del caso a lei tuttavia relative) ha dalla parte sua anche la cronometro e deve correre in difesa almeno oggi.


La cronometro di venerdì dovrebbe pertanto incoraggiare le avversarie della maglia rosa ad attaccare, ferme restando tutte le considerazioni fatte per Wiggle e Rabo che incrementano notevolmente il rischio attendismo anche in virtù di quelle che saranno le prossime giornate, insomma tutto questo papiello per dire che ci tocca aspettare la tappa per iniziare forse a capirci veramente qualcosa.
 
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RE: Giro d'Italia Internazionale Femminile 2016 - da BidoneJack - 06-07-2016, 02:46 AM

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