08-03-2016, 09:07 PM
Permettetemi di dire che la manfrina della tradizione è una boiata pazzesca, soprattutto quando si parla di Milano-Sanremo, una corsa che è sempre stata capace nel corso degli anni di evolversi seguendo l'evolversi del ciclismo. Penso all'inserimento del Poggio quando ormai si era capito che il Turchino e i Capi erano troppo lontani e facili per fare ancora la differenza, e al successivo inserimento della Cipressa quando ci si rese conto che il Poggio non bastava più da solo a rendere la corsa selettiva.
Oggi mi sembra evidente che il ciclismo è cambiato, anche rispetto a 10 o 15 anni fa. Fare selezione è diventato sempre più complicato, visti i nuovi materiali, l'organizzazione e la forza delle squadre di punta, i metodi di allenamento. Tutti fattori che hanno portato l'asticella sempre più in alto.
La Milano-Sanremo non può e non deve farsi travolgere dagli eventi, e così come ha sempre fatto DEVE rinnovarsi per rimanere al passo coi tempi.
Che siano le Manie (già provate con grande successo, direi) o la Pompeiana, qualcosa si deve fare.
Altrimenti se parliamo di "tradizione" torniamo alle bici di acciaio col cambio a bacchetta e via dicendo...
Oggi mi sembra evidente che il ciclismo è cambiato, anche rispetto a 10 o 15 anni fa. Fare selezione è diventato sempre più complicato, visti i nuovi materiali, l'organizzazione e la forza delle squadre di punta, i metodi di allenamento. Tutti fattori che hanno portato l'asticella sempre più in alto.
La Milano-Sanremo non può e non deve farsi travolgere dagli eventi, e così come ha sempre fatto DEVE rinnovarsi per rimanere al passo coi tempi.
Che siano le Manie (già provate con grande successo, direi) o la Pompeiana, qualcosa si deve fare.
Altrimenti se parliamo di "tradizione" torniamo alle bici di acciaio col cambio a bacchetta e via dicendo...