09-08-2021, 06:27 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-08-2021, 06:29 PM da OldGibi.)
Negli ultimi post abbiamo accennato più volte al passaggio dal muto al sonoro. Proprio in quel contesto è ambientato uno dei musical più importanti della storia del cinema, “Cantando sotto la pioggia” (Singing in the rain – 1952), assolutamente iconico!
Non amo particolarmente i musical, non tutti almeno, a volte il film diventa solo una vetrina per canzoni e balletti e un film non è un’opera teatrale. Per quanto con musiche e scenografie spettacolari, trovo ad esempio “Un americano a Parigi” (di Vincente Minnelli, con Gene Kelly e la deliziosa Leslie Caron) un po’ datato e sbilanciato sulle coreografie di Kelly.
Credo che, rispetto a quel film, in Cantando sotto la pioggia la differenza l’abbia fatta la mano di Stanley Donen, che ha firmato la regia insieme a Gene Kelly. Anche “Singing in the rain” è nato come un contenitore di canzoni e coreografie (la MGM intendeva utilizzare musiche già disponibili), Donen ha però raggiunto una buona continuità del film, ha dato alle coreografie un tono brillante, frizzante, ottenendo un capolavoro che scorre con leggerezza anche a distanza di tanto tempo.
E’ un cinema che guarda sé stesso, la trama riguarda proprio la produzione di un film che avrebbe dovuto essere muto ma che viene trasformato in sonoro e poi in un musical, alla fine un grande successo, tanto che si annuncia già il prossino film, che si intitolerà “Singing in the rain”… Hollywood al suo massimo grado, tanta gioia di vivere e un mondo un po’ patinato.
Debbie Reynolds, una delle prime “fidanzatine d’America”, aveva solo vent’anni ed era al suo primo film importante.
Donald O’Connor, il cui ricordo è legato soprattutto alla serie di film “Francis, il mulo parlante”, era uno showman di grande completezza e bravura. La sua spettacolare danza sulle note di “Make ‘em laugh” incanta ancora oggi.
Il “Singing in the rain” di Gene Kelly è ovviamente una delle scene più iconiche in assoluto. Fu girata di giorno, tra teloni e tanta acqua, con cui fu mischiato del latte per farla risaltare maggiormente. Gene Kelly aveva oltre 39 di febbre. Mitologia del cinema…
I’m dancing and singing in the rain…