09-02-2016, 05:43 PM
Qatar: «Vogliamo un posto nel WorldTour»
«Siamo stati i primi a creare una grande corsa in quest'area»
Il Tour of Qatar nel WorldTour? È più di una semplice ipotesi. Il presidente della Federazione Ciclistica del Qatar, Sheikh Khalid Bin Ali Al-Thani, ha annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione della gara che scatta oggi, che il Tour del Qatar ha fatto domanda per un posto nel calendario WorldTour nel 2017. La decisione è stata presa per far crescere ulteriormente la corsa e per ovviare all'assenza di molti team della Serie A del ciclismo alla prova di quest'anno.
«La nostra è stata la prima corsa a nascere nei Paesi Arabi e a portare i grandi campioni su queste strade, per cui siamo molto fiduciosi sul fatto che la nostra domanda possa essere accolta. Comunque, anche se dovessimo restare una corsa .HC andremo avanti. La Aso? Le sue scelte (l'organizzazione francese non ha iscritto le sue corse al WorldTour 2017, ndr) non cambiano la nostra posizione, perché per noi Aso si occupa solo della gestione tecnica della corsa e continuerà a farlo».
tuttobiciweb.it
«Siamo stati i primi a creare una grande corsa in quest'area»
Il Tour of Qatar nel WorldTour? È più di una semplice ipotesi. Il presidente della Federazione Ciclistica del Qatar, Sheikh Khalid Bin Ali Al-Thani, ha annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione della gara che scatta oggi, che il Tour del Qatar ha fatto domanda per un posto nel calendario WorldTour nel 2017. La decisione è stata presa per far crescere ulteriormente la corsa e per ovviare all'assenza di molti team della Serie A del ciclismo alla prova di quest'anno.
«La nostra è stata la prima corsa a nascere nei Paesi Arabi e a portare i grandi campioni su queste strade, per cui siamo molto fiduciosi sul fatto che la nostra domanda possa essere accolta. Comunque, anche se dovessimo restare una corsa .HC andremo avanti. La Aso? Le sue scelte (l'organizzazione francese non ha iscritto le sue corse al WorldTour 2017, ndr) non cambiano la nostra posizione, perché per noi Aso si occupa solo della gestione tecnica della corsa e continuerà a farlo».
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