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Ritorna con grande gioia degli appassionati una delle novità più interessanti del calendario internazionale proposta negli ultimi anni: il Tour of Yorkshire. La corsa britannica è alla terza edizione, ma con la complicità dell’ASO, che tramite il Tour de France ha fatto scoprire l’adeguatezza di questi luoghi a un ciclismo battagliero, è già diventato un cult di tutto rispetto; a completare il quadro, la passione crescente verso il ciclismo nella regione che ha come capoluogo Leeds.

La corsa si comporrà di 3 tappe nel weekend; e come nella precedente edizione, le prime due dovrebbero essere appannaggio degli sprinter (sebbene da queste parti non è il caso di dare nulla per scontato), mentre l’ultima tappa, da Bradford a Sheffield, col suo finale ricco di saliscendi unito a un meteo che non lesina vento laterale, promette fuoco e fiamme.

La partecipazione è garantita di medio-alto livello, con 7 team World Tour e 5 professional. I grandi nomi saranno presenti sopratutto sul fronte delle volate: abbiamo al via un tris di grandi protagonisti come Nacer Bouhanni (Cofidis), Dylan Groenewegen (LottoNL Jumbo), vincitore di una tappa l’anno scorso davanti al terzo velocista di punta, Caleb Ewan (Orica-Scott). E attenzione perché l’Orica si presenterà anche col danese Magnus Cort Nielsen, ottima alternativa ad Ewan. Tra gli altri, spicca sicuramente la presenza di Steven Kruijswijk: l’olandese è l’unico dei possibili vincitori del Giro che viene a testare qui la gamba per l’ultima volta, lo fece anche l’anno scorso ed evidentemente lo reputa un test attendibile.

Tra gli altri, saranno presenti innanzitutto il vincitore dell’ultima edizioni, ossia Thomas Voeckler (Direct Énergie). Ruolo importante, come formazione casalinga, per il Team Sky, con Danny Van Poppel che cerca riscatto dopo un inizio di stagione disastroso, Luke Rowe possibile capitano con Tao Geoghegan Hart che ha una prima occasione di correre per sé. La Rompoot conta sull’esperienza di Pieter Weening, così come la Dimension Data su quella di Serge Pauwels (ma c’è anche il più giovane e frizzante Scott Thwaites) e la BMC su quella di Brent Bookwalter, oltre che sul nostro Manuel Quinziato.
E a proposito di italiani, Mauro Finetto, ormai capitano affermato della Delko Marseille, ha un’ottima occasione per mettersi in mostra, così come ci sarà Kristian Sbaragli (Dimension Data), all’ultima prova prima del Giro. Altri velocisti in ordine sparso: Adam Bylthe (Aqua Blue), Baptiste Planckaert (Katusha), Max Walscheid (Sunweb) più i corridori delle agguerrite Continental locali.

http://www.cicloweb.it/2017/04/27/tour-d...hire-2017/