07-02-2021, 09:48 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-02-2021, 01:03 AM da Luciano Pagliarini.)
Ganna al momento fa Tony Martin.
Che è tanta roba, per carità. Ma quello è. Da stampa e fandom (non qua sopra, ma questo è un mondo a sé), però, viene già descritto come un mix tra Indurain e Cancellara.
La stessa stampa che chiede a gente più forte e che ha fatto di più in meno tempo, tipo Remco ed MvdP, di dimostrare qualcosa (non si è capito bene cosa, ma devono dimostrare).
Una cosa, questa, che veniva fatta anche con italiani di livello inferiore a Ganna (vedi Ciccone). Per questo parlo di un problema di sistema. Sistema che ipervaluta gran parte dei corridori italiani (non tutti, tipo al povero Ulissi non è mai stato riconosciuto nulla) e, allo stesso tempo, pretende di ridimensionare corridori stranieri che A non possono essere ridimensionati e B sono di livello superiore rispetto ai nostrani che vengono esaltati (vedi Roglic, ad esempio, trattato, qua in Italia, come un pirla).
Siamo sempre gli stessi che facevano i documentari su Aru nuovo Pantani e prendevano per il culo Quintana.
In quanto tifoso non nazionalista, nonché persona che il valore dei corridori in questione lo conosceva da ben prima che diventassero main stream, trovo tutto ciò stucchevole.
Che è tanta roba, per carità. Ma quello è. Da stampa e fandom (non qua sopra, ma questo è un mondo a sé), però, viene già descritto come un mix tra Indurain e Cancellara.
La stessa stampa che chiede a gente più forte e che ha fatto di più in meno tempo, tipo Remco ed MvdP, di dimostrare qualcosa (non si è capito bene cosa, ma devono dimostrare).
Una cosa, questa, che veniva fatta anche con italiani di livello inferiore a Ganna (vedi Ciccone). Per questo parlo di un problema di sistema. Sistema che ipervaluta gran parte dei corridori italiani (non tutti, tipo al povero Ulissi non è mai stato riconosciuto nulla) e, allo stesso tempo, pretende di ridimensionare corridori stranieri che A non possono essere ridimensionati e B sono di livello superiore rispetto ai nostrani che vengono esaltati (vedi Roglic, ad esempio, trattato, qua in Italia, come un pirla).
Siamo sempre gli stessi che facevano i documentari su Aru nuovo Pantani e prendevano per il culo Quintana.
In quanto tifoso non nazionalista, nonché persona che il valore dei corridori in questione lo conosceva da ben prima che diventassero main stream, trovo tutto ciò stucchevole.