23-04-2017, 05:31 AM
Liegi, un trittico che fa paura
La Ferme Libert a 80 km dal traguardo accenderà la corsa
L'edizione numero 103 della Liegi-Bastogne-Liegi presenta una novità destinata a creare scompiglio e a trasformarsi nel punto focale della corsa. Sparito il mitico trittico Wanne/Stockeu/Haute-Levée ne compare un altro che promette di essere ancora più difficile. Tra il km 168 e il km 182, infatti, i corridori affronteranno in rapida successione la côte de Pont, la côte de Bellevaux e la côte de la Ferme Libert.
Tre salite di un chilometro ciascuna, nel cuore della foresta delle Ardenne, che sicuramente segneranno i muscoli dei corridori prima del col du Rosier.
Il professionista belge Antoine Warnier (Veranclassic Wallonie-Bruxelles) le ha provate e le ha descritte così al quotidiano SudPresse.
Côte de Pont. «Comincia qui la vera Liegi»
«La côte de Point è una salita inedita lungo la strada che da Bastogne riporta a Liegi: attraversa il villaggio omonimo, misura un chilometro ed è al 10,5% di pendenza media. Saremo a 90 chilometri e qui comincerà la bagarre. Anche perché la strada è stretta, sale come un serpente e ci sarà grande lotta tra i big per prenderla nelle prime posizioni».
Côte de Bellevaux. «Non c'è tempo di respirare»
«Nemmeno il tempo di respirare lungo la discesa di Pont que Bellevaux che subito si ricomincerà a salire. È talmente vicina alla salita precedente che non ci sarà nemmeno il tempo di risalire il gruppo: sarà un doppio sforzo che segnerà i muscoli. Bellevaux misura 1100 metri e ha una pendenza media del 6,8%, la strada è più larga della precedente, meno stressante».
Côte de la Ferme Libert. «Arriva troppo presto»
«L'ultima salita del trittico sarà la Côte de la Ferme Libert e sarà quella che farà più male, da subito. Subito dopo aver attraversato Malmedy si affronterà una curva di 90 gradi sulla sinistra e sarà subito salita. Dura, nervosa, esigente. Sicuramente tutte le squadre saranno andate a vederla e tutte vorranno portare davanti i loro capitani. Sono 1200 metri al 12% di pendenza media, ma con un falsopiano dopo due terzi, quindi significa che si pedala sopra il 15% in alcuni punti. A mio parere questa salita è più dura della Redoute e forse arriva addirittura troppo presto nell'economia della corsa, visto che allo scollinamento mancheranno 80 chilometri e altre cinque cote da affrontare (Rosier, Maquisard, Redoute, Roche aux Faucons e Saint-Nicolas). Se il trittico storico presentava salite più lunghe, queste sono più cattive e la Ferme Libert può essere inserita tra le tre più difficili della corsa».
tuttobiciweb.it
La Ferme Libert a 80 km dal traguardo accenderà la corsa
L'edizione numero 103 della Liegi-Bastogne-Liegi presenta una novità destinata a creare scompiglio e a trasformarsi nel punto focale della corsa. Sparito il mitico trittico Wanne/Stockeu/Haute-Levée ne compare un altro che promette di essere ancora più difficile. Tra il km 168 e il km 182, infatti, i corridori affronteranno in rapida successione la côte de Pont, la côte de Bellevaux e la côte de la Ferme Libert.
Tre salite di un chilometro ciascuna, nel cuore della foresta delle Ardenne, che sicuramente segneranno i muscoli dei corridori prima del col du Rosier.
Il professionista belge Antoine Warnier (Veranclassic Wallonie-Bruxelles) le ha provate e le ha descritte così al quotidiano SudPresse.
Côte de Pont. «Comincia qui la vera Liegi»
«La côte de Point è una salita inedita lungo la strada che da Bastogne riporta a Liegi: attraversa il villaggio omonimo, misura un chilometro ed è al 10,5% di pendenza media. Saremo a 90 chilometri e qui comincerà la bagarre. Anche perché la strada è stretta, sale come un serpente e ci sarà grande lotta tra i big per prenderla nelle prime posizioni».
Côte de Bellevaux. «Non c'è tempo di respirare»
«Nemmeno il tempo di respirare lungo la discesa di Pont que Bellevaux che subito si ricomincerà a salire. È talmente vicina alla salita precedente che non ci sarà nemmeno il tempo di risalire il gruppo: sarà un doppio sforzo che segnerà i muscoli. Bellevaux misura 1100 metri e ha una pendenza media del 6,8%, la strada è più larga della precedente, meno stressante».
Côte de la Ferme Libert. «Arriva troppo presto»
«L'ultima salita del trittico sarà la Côte de la Ferme Libert e sarà quella che farà più male, da subito. Subito dopo aver attraversato Malmedy si affronterà una curva di 90 gradi sulla sinistra e sarà subito salita. Dura, nervosa, esigente. Sicuramente tutte le squadre saranno andate a vederla e tutte vorranno portare davanti i loro capitani. Sono 1200 metri al 12% di pendenza media, ma con un falsopiano dopo due terzi, quindi significa che si pedala sopra il 15% in alcuni punti. A mio parere questa salita è più dura della Redoute e forse arriva addirittura troppo presto nell'economia della corsa, visto che allo scollinamento mancheranno 80 chilometri e altre cinque cote da affrontare (Rosier, Maquisard, Redoute, Roche aux Faucons e Saint-Nicolas). Se il trittico storico presentava salite più lunghe, queste sono più cattive e la Ferme Libert può essere inserita tra le tre più difficili della corsa».
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