[Luciano Pagliarini]

Isard, Giro Under, Valle d'Aosta. Una stagione dal genere non si vedeva dai tempi di Popovyc, con la differenza che il Popo andava forte su ogni terreno, questo invece è già bello instradato in direzione corse a tappe.

Ci credevo in lui, ma al Giro dopo lo scontro con Hamilton pensavo che, per quanto forte e vincente, non avrebbe vinto anche il Valle d'Aosta e un altro anno tra gli U23 gli avrebbe fatto bene. E invece al Valle d'Aosta mi ha incantato, non tanto perché ha vinto (Hamilton e Hindley alla fine non li ha affrontati), ma per come ha vinto. Da corridore con una mentalità e una cattiveria agonistica che stanno su un altro pianeta.

Si è sbarazzato di Lambrecht e Storer già sullo sterrato e il giorno dopo, benché gli bastasse staccare Carboni negli ultimi km di Cervinia, ha, invece, preferito partire ai -40 con un'azione à la Coppi infliggendo distacchi d'altri tempi e ammazzando letteralmente la corsa.

Nel 2011 dissi che Froome avrebbe vinto 5 Tour de France (magari si ferma al poker, ma tant'è). Oggi mi sento di dire che anche Sivakov ne vincerà di Boucle. Il ragazzo è speciale, ha un motore cinque stelle e la testa del campionissimo d'antan.