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Le grandi scalate - Luz Ardiden
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Le grandi scalate - Luz Ardiden

[Immagine: 2_0062679_1_thumb2.jpg]
Luz Ardiden e gli immancabili tifosi baschi - © bettiniphoto.net


Luz Ardiden (1720 s.l.m.) è una stazione sciistica appartenente agli Alti Pirenei, nella regione dei Midi-Pyréenés, a pochi chilometri da altre vette della zona, quali il Tourmalet e il Peyresourde. L’attacco della salita è posto nella località termale di Luz Saint Sauveur (710 s.l.m.)
Questa salita è stata affrontata per la prima volta durante il Tour de France del 1985 con il successo di Perico Delgado e da allora è stata arrivo di tappa per otto volte al Tour e per due alla Vuelta. Per la sua posizione geografica al confine con la Spagna, molti corridori iberici hanno dato il meglio di loro stessi su questa salita, anche grazie all'incitamento appassionato dei tifosi spagnoli, soprattutto quello pittoresco dei tantissimi baschi sempre presenti.
La scalata verso Luz Ardiden misura 14.7 km, con un dislivello 1010 metri. E’ una salita piuttosto regolare, con la pendenze massime a metà salita (intorno al 10%) e pendenza media del 7% circa. E' una sorta di paradiso per i ciclisti, dove si può pedalare immersi nella natura e con un panorama spettacolare.


LUIS HERRERA – 1987
14° tappa del Tour de France 1987, Pau-Luz Ardiden. 14 Luglio, giornata speciale per i francesi, ancor di più per Charly Mottet, che veste la maglia gialla conquistata il giorno prima e non intende perderla proprio nel giorno della festa nazionale.
Sulla salita di Luz Ardiden Lucho Herrera è il primo a rompere gli equilibri del gruppo, già selezionato dall’Aubisque, e alla sua ruota si portano Millar, Roche, Fuerte, Wilcher, Delgado e Hampsten. Ai -4,5 arriva un nuovo scatto del colombiano, a cui, stavolta, nessuno risponde. Ma la rimonta scatenata di Herrera non gli consente di raggiungere Dag-Otto Lauritzen, che si aggiudica la tappa per soli sette secondi. Il norvegese era scattato nella discesa del Marie-Blanque (primo colle di giornata) e in precedenza aveva regolato gli altri fuggitivi.


RICHARD VIRENQUE – 1994
12° tappa del Tour de France 1994, Lourdes-Luz Ardiden. Tre colli storici (Peyresourde, Aspin e Tourmalet) più l’arrivo a Luz Ardiden per questo tappone pirenaico. Sulla prima salita evadono in sei dal gruppo Indurain: Cubino, Bolts, Pelliccioli, Virenque, Dufaux e Cacaito Rodriguez. Il 24enne della Festina passa primo sull’Aspin e sul Tourmalet stacca tutti i suoi compagni di fuga. Sotto lo striscione del penultimo GPM di giornata ha due minuti e mezzo sul primo inseguitore Cubino e più di otto primi sul gruppo maglia gialla. La stanchezza della la fuga a lunga gittata si fa sentire durante l’ultima scalata, ma gli effetti si vedono soprattutto sullo stile non bellissimo più che sul vantaggio, che non accenna a calare. Virenque giunge vittorioso a Luz Ardiden, precedendo di 4’34” Pantani, secondo, e guadagnando su Indurain 7’42”. Oltre alla gioia per la prima vittoria di tappa al Tour, per lo scalatore francese c’è la soddisfazione della maglia a pois (la prima di una collezione di sette) e del terzo posto in classifica generale: la Francia già sogna di aver trovato l’erede di Hinault e Fignon.


MARCO PANTANI – 1994
In mattinata arriva l’annuncio del ritiro di Claudio Chiappucci e il suo delfino Pantani vuole vincere per dedicare il successo al capitano. Purtroppo per lo scalatore romagnolo, la sua Carrera non riesce a controllare la corsa e la fuga prende troppo vantaggio, ma il Pirata non demorde, scatta a 10km dal termine del Tourmalet e fa il vuoto dietro di sé. Sulla salita di Luz Ardiden Pantani rimonta su Cubino, Rodriguez e per ultimo Pellicioli, ma Virenque è ancora troppo lontano e così si deve accontentare del secondo posto di tappa. La prestazione positiva pone Pantani tra i primi dieci della classifica generale, dopo una prima settimana difficile, e dimostra che è lui il miglior scalatore del Tour 1994.


ROBERTO LAISEKA – 2001
14° tappa del Tour de France 2001, Tarbes-Luz Ardiden. Un gruppo di circa trenta corridori affronta compatto l’ultima salita all’inseguimento dei fuggitivi. A inizio salita scatta colui che nessuno si aspetta: Roberto Laiseka, scalatore basco di 32 anni, con solo due vittorie di tappa alla Vuelta all’attivo. Lo scatto dell’atleta Euskadi è poderoso e nessuno ha la prontezza di portarsi alla sua ruota. Guadagna presto un minuto sui big della classifica e salta ad uno ad uno tutti i fuggitivi, fino a raggiungere, a 7km dal traguardo, Wladimir Belli (in quel momento in testa alla corsa). Ripreso l’italiano, il basco rilancia di nuovo la sua azione e si invola tutto solo verso il traguardo, incitato da un gran numero di corregionali (o per meglio dire connazionali, considerando la grande identità di quel popolo!). A Luz Ardiden Laiseka consegue il successo più importante della sua carriera e lo fa ricordando il suo amico Ricardo Otxoa, tragicamente scomparso l’anno precedente.
La perla di Laiseka è la prima vittoria dell’Euskaltel al Tour de France alla prima partecipazione: i corridori naranja animeranno le salite della Grande Boucle anche nelle dodici edizioni successive, fino al 2013, anno di chiusura della bella realtà basca.


LANCE ARMSTRONG - 2003
15° tappa del Tour de France 2003, Bagnères de Bigorre-Luz Ardiden. Dopo la cronometro di Cap Découverte Armstrong e Ullrich sono vicini come non mai, solo 15 secondi a dividerli. Luz Ardiden rappresenta l’ultimo arrivo in salita prima della crono di Nantes, l’ultima possibilità di muovere la classifica prima dell’incerto e decisivo tic-tac.
Armstrong forza subito il ritmo sull’ultima ascesa seguito da Mayo e Ullrich, ma il texano è troppo vicino al pubblico, tocca col manubrio lo zainetto di uno spettatore e cade per terra, trascinando con lui anche il basco. Armstrong con tutta la frustrazione per l’inconveniente rimonta in sella (per il troppo impeto rischia di cadere un’altra volta!), accompagnato dal fido Rubiera, mentre davanti Ullrich e Hamilton danno una lezione di fair-play invitando il gruppo ad aspettare la maglia gialla. A 9 km dalla fine, di nuovo a gruppo compatto, è il sempre attivo Mayo a scattare, ma l’americano gli risponde prontamente. Armstrong è troppo forte per i rivali, stacca anche il corridore dell’Euskaltel e guadagna subito un vantaggio importante. Al traguardo il texano può così festeggiare la prima vittoria di tappa nel Tour del centenario e precede il rivale tedesco di 40”, decisivi per la conquista della sua quinta maglia gialla.


Simone Bulgarelli (Hiko)
 
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