23-11-2010, 02:22 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-11-2015, 11:36 AM da SarriTheBest.)
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Carlo Guardascione
|
23-11-2010, 02:25 PM
Una pausa invernale salutare: parla il Dottor Guardascione
Per il quinto appuntamento con il Giardino d'Inverno blu-fucsia, parola al Dottor Carlo Guardascione, responsabile medico del Team Lampre-Farnese Vini e coordinatore dello staff sanitario della squadra composto dai dottori Beltemacchi, De Grandi e Ronchi.
Dal punto di vista medico, durante il post-stagione è consigliabile una pausa totale dall'attività fisica?
"E' auspicabile un periodo di completo riposo di circa 15-20 giorni, utile per permettere al fisico e ai muscoli di osservare una meritata sosta. Terminato questo primo momento di inattività, è vivamente consigliabile una graduale ripresa dell'attività: prima di arrivare alle uscite in bicicletta, può essere infatti utile nuotare, effettuare del footing, recarsi in palestra per semplici esercizi muscolari o per della ginnastica aerobica".
Dicendo riposo invernale, subito viene in mente l'aumento di peso: quanti chili in più arrivano a segnalare le bilance dei corridori prima della ripresa dell'attività ciclistica?
"L'aumento di peso varia da corridore a corridore ed è legato a vari fattori. Un ciclista professionista può, in generale, permettersi un incremento massimo del 5% sul proprio peso forma: di conseguenza, un atleta dal peso forma di 70 kg può concedersi quindi di far toccare alla bilancia i 73,5 kg".
I ciclisti sono soggetti alle stesse malattie invernali di tutti noi o soffrono di particolari patologie?
"Nessuna malattia specifica. Gli atleti devono fare i conti, come tutte le persone, con i malanni delle stagioni fredde, ovvero quelli causati da virus influenzali e parainfluenzali e da virus gastrointestinali. L'unica possibile peculiarità legata ai ciclisti coincide con i problemi dovuti agli sbalzi termici: effettuando le ferie durante il mese di novembre, quando qui in Italia le temperature sono basse, e recandosi principalmente in Paesi caldi, il fisico dei corridori è sottoposto ad ampie differenze termiche che possono comportare, al rientro in patria, disturbi da raffreddamento"
Quali precauzioni prende generalmente un ciclista professionista per evitare di ammalarsi in inverno?
"Lo staff sanitario del Team Lampre propone annualmente ai corridori della squadra una vaccinazione antinfluenzale e una terapia immunostimolante grazie alla quale aumentare le difese immunitarie".
La pausa invernale può essere un momento utile per affrontare alcune problematiche sanitarie pregresse?
"Certo, la sosta dall'attività agonistica dovrebbe essere proprio l'occasione per risolvere alcuni problemi di salute o sistemare dei problemi fisici. Giusto a titolo esemplificativo, consigliamo agli atleti blu-fucsia di sfruttare questo periodo per risolvere problemi dentali, sinusiti e faringiti mediante cure termali, complicazioni legate alla postura".
Quale è il consiglio principale per i corridori che riprendono a pedalare su strada in questi giorni così umidi e contraddistinti dalla pioggia?
"E' importantissimo coprirsi in maniera adeguata, poiché durante gli allenamenti si respira aria fredda, con il conseguente alto rischio di esposizione a raffreddori".
comunicato stampa Lampre Farnese Vini
Per il quinto appuntamento con il Giardino d'Inverno blu-fucsia, parola al Dottor Carlo Guardascione, responsabile medico del Team Lampre-Farnese Vini e coordinatore dello staff sanitario della squadra composto dai dottori Beltemacchi, De Grandi e Ronchi.
Dal punto di vista medico, durante il post-stagione è consigliabile una pausa totale dall'attività fisica?
"E' auspicabile un periodo di completo riposo di circa 15-20 giorni, utile per permettere al fisico e ai muscoli di osservare una meritata sosta. Terminato questo primo momento di inattività, è vivamente consigliabile una graduale ripresa dell'attività: prima di arrivare alle uscite in bicicletta, può essere infatti utile nuotare, effettuare del footing, recarsi in palestra per semplici esercizi muscolari o per della ginnastica aerobica".
Dicendo riposo invernale, subito viene in mente l'aumento di peso: quanti chili in più arrivano a segnalare le bilance dei corridori prima della ripresa dell'attività ciclistica?
"L'aumento di peso varia da corridore a corridore ed è legato a vari fattori. Un ciclista professionista può, in generale, permettersi un incremento massimo del 5% sul proprio peso forma: di conseguenza, un atleta dal peso forma di 70 kg può concedersi quindi di far toccare alla bilancia i 73,5 kg".
I ciclisti sono soggetti alle stesse malattie invernali di tutti noi o soffrono di particolari patologie?
"Nessuna malattia specifica. Gli atleti devono fare i conti, come tutte le persone, con i malanni delle stagioni fredde, ovvero quelli causati da virus influenzali e parainfluenzali e da virus gastrointestinali. L'unica possibile peculiarità legata ai ciclisti coincide con i problemi dovuti agli sbalzi termici: effettuando le ferie durante il mese di novembre, quando qui in Italia le temperature sono basse, e recandosi principalmente in Paesi caldi, il fisico dei corridori è sottoposto ad ampie differenze termiche che possono comportare, al rientro in patria, disturbi da raffreddamento"
Quali precauzioni prende generalmente un ciclista professionista per evitare di ammalarsi in inverno?
"Lo staff sanitario del Team Lampre propone annualmente ai corridori della squadra una vaccinazione antinfluenzale e una terapia immunostimolante grazie alla quale aumentare le difese immunitarie".
La pausa invernale può essere un momento utile per affrontare alcune problematiche sanitarie pregresse?
"Certo, la sosta dall'attività agonistica dovrebbe essere proprio l'occasione per risolvere alcuni problemi di salute o sistemare dei problemi fisici. Giusto a titolo esemplificativo, consigliamo agli atleti blu-fucsia di sfruttare questo periodo per risolvere problemi dentali, sinusiti e faringiti mediante cure termali, complicazioni legate alla postura".
Quale è il consiglio principale per i corridori che riprendono a pedalare su strada in questi giorni così umidi e contraddistinti dalla pioggia?
"E' importantissimo coprirsi in maniera adeguata, poiché durante gli allenamenti si respira aria fredda, con il conseguente alto rischio di esposizione a raffreddori".
comunicato stampa Lampre Farnese Vini
21-11-2015, 11:37 AM
Pedala con i Campioni, Guardascione sale in cattedra
Giovedì sera a Varese la lezione del medico della Lampre Merida
Continuano la serie degli appuntamenti in avvicinamento alla Pedala con i Campioni di martedì 8 dicembre. Dopo il successo del Gran Gal del Ciclismo Varesino di sabato scorso il prossimo evento è programmato per giovedì 26 novembre, dalle ore 20.45, presso il Panorama Golf di Varese in via Belmonte. Protagonista della serata sarà il medico sportivo Carlo Guardascione, presidente dell’Associazione Medico Sportiva Varesina e responsabile dello staff medico del team World Tour Lampre Merida. L’apprezzato medico varesino risponderà alle domande di Sergio Gianoli sul tema: “ Carlo Guardascione medico sportivo: 25 anni di vita professionale e non … insieme a corridori varesini”. Al Panorama Golf di Varese, nella serata ad ingresso libero e aperta a tutti, ci saranno alcuni ex professionisti per ripercorrere l’evoluzione del mondo ciclistico professionistico. Per l’occasione sarà possibile iscriversi alla Pedala con i Campioni e all’evento “ In buca … con i Campioni” programmato al Panorama Golf di Varese per sabato 28 novembre dalle ore 14.
tuttobiciweb.it
Giovedì sera a Varese la lezione del medico della Lampre Merida
Continuano la serie degli appuntamenti in avvicinamento alla Pedala con i Campioni di martedì 8 dicembre. Dopo il successo del Gran Gal del Ciclismo Varesino di sabato scorso il prossimo evento è programmato per giovedì 26 novembre, dalle ore 20.45, presso il Panorama Golf di Varese in via Belmonte. Protagonista della serata sarà il medico sportivo Carlo Guardascione, presidente dell’Associazione Medico Sportiva Varesina e responsabile dello staff medico del team World Tour Lampre Merida. L’apprezzato medico varesino risponderà alle domande di Sergio Gianoli sul tema: “ Carlo Guardascione medico sportivo: 25 anni di vita professionale e non … insieme a corridori varesini”. Al Panorama Golf di Varese, nella serata ad ingresso libero e aperta a tutti, ci saranno alcuni ex professionisti per ripercorrere l’evoluzione del mondo ciclistico professionistico. Per l’occasione sarà possibile iscriversi alla Pedala con i Campioni e all’evento “ In buca … con i Campioni” programmato al Panorama Golf di Varese per sabato 28 novembre dalle ore 14.
tuttobiciweb.it
29-11-2015, 01:04 AM
Carlo Guardascione a cuore aperto a Varese
Carlo Guardascione ha incantato la platea con i suoi racconti e aneddoti. Il Dottore dei ciclisti al Panorama Golf di Varese è stato il protagonista della serata inserita nel contesto degli appuntamenti in avvicinamento alla Pedala con i Campioni del prossimo 8 dicembre.
L’evento coordinato da Sergio Gianoli ha visto gli interventi di Dario Andriotto, Marzo Marzano ed Edward Ravasi, ognuno ha portato la propria esperienza al fianco del medico sportivo attuale presidente dell’Associazione Medico Sportiva Varesina e responsabile dello staff medico del team World Tour Lampre Merida. Il tema della serata : “ Carlo Guardascione medico sportivo: 25 anni di vita professionale e non … insieme a corridori varesini” ha portato a spaziare in un quarto di secolo del ciclismo professionistico con il medico varesino che ha ricordato le “tappe” della sua carriera nel mondo delle due ruote con le formazioni Fanini Polli, Selle Italia, ZG Mobili Bottecchia, Mercatone Uno, Saeco e Lampre Merida. “La gioia più bella in ventisei anni di ciclismo è stata quella legata al Campionato del Mondo dei professionisti del 2008 a Varese. Un’emozione indescrivibile, un mondiale nella mia terra con all’arrivo ai primi due posti due corridori del team che mi vede nel proprio organico. Al mondiale varesino ricoprivo il ruolo di medico di gara e ho vissuto la competizione in prima persona. Grande esperienza e ringrazio la S.C. Binda, alla quale sono legato da un grande affetto, per l’opportunità”. I ricordi legati ai corridori che hanno fatto la storia del ciclismo moderno sono moltepòlici: “ Ho esordito come medico di un team nel Trofeo Laigueglia del 1989, vinse un corridore della mia squadra ; Pierino Gavazzi. Mi sono commosso nel vedere il venezuelano Leonardo Sierra protagonista al Giro d’Italia all’Aprica, nel 1990, dopo tre cadute in discesa”. Si fa più serio quando parla di Marco Pantani: “ Mai visto nessuno andare così forte in salita. Ero nello stesso albergo di Madonna Campiglio quando venne scritta quella pagina triste del ciclismo moderno, la sera prima Marco era a tavola con Candido Cannavò, aveva uno sguardo perso nel vuoto, nonostante fuori ci fossero tanti tifosi in festa”. Gli aneddoti su Mario Cipollini si sprecano: “ Mario era un corridore molto esigente, come corridori stimo molto Indurain e Bugno. Cunego è stato grande nel Giro d’Italia vinto, mentre ho avuto la fortuna di seguire da vicino Paolo Bettini nella sua vittoria Olimpica nel 2004”. C’è spazio anche per il ciclismo femminile con una giovanissima Noemi Cantele consapevole e tenace. Questo è il “dottore per caso” dei ciclisti: “ Devo molto della mia carriera al Dott. Massimo Besnati. Seguo il ciclismo professionistico per caso, anche se la bicicletta è sempre stata una mia passione avendo anche gareggiato in gioventù. Nel 1989 la richiesta per seguire un team professionistico arrivò al mio collega Marco Giorgi, che per altri impegni rifiutò e fece il mio nome. Ora sono qui dopo ventisei anni a raccontare tante belle storie di ciclismo vissuto”. Come si dice in queste occasioni “ Ci vorrebbe un libro per raccontare tutto” e chissà se il Dottore del ciclismo non ci stia pensando a raccontarsi.
Questi i prossimi appuntamenti:
- sabato 28 novembre con Ivan Santaromita dalle ore 14 “In buca … con i Campioni” presso il Panorama Golf di Varese. Tra golf e ciclismo, sfida tra principianti sul campo pratica. ( nessuna quota di iscrizione, partecipazione libera).
- lunedì 30 novembre presentazione del volume : “Binda, l’invincibile”, di Edoardo Rosso alle ore 21 presso l’Hotel Ristorante La Bussola di Cittiglio (ingresso libero)
- giovedì 3 dicembre “Io e l’handbike, un amore mondiale” incontro con il Campione del Mondo Vittorio Podestà in collaborazione con Sestero onlus. Dalle ore 20.30 presso Spazio Lavit in via Uberti a Varese ( ingresso libero)
In tutte le occasioni sarà possibile iscriversi alla Pedala con i Campioni del prossimo 8 dicembre.
comunicato stampa pedalaconicampioni.com
Carlo Guardascione ha incantato la platea con i suoi racconti e aneddoti. Il Dottore dei ciclisti al Panorama Golf di Varese è stato il protagonista della serata inserita nel contesto degli appuntamenti in avvicinamento alla Pedala con i Campioni del prossimo 8 dicembre.
L’evento coordinato da Sergio Gianoli ha visto gli interventi di Dario Andriotto, Marzo Marzano ed Edward Ravasi, ognuno ha portato la propria esperienza al fianco del medico sportivo attuale presidente dell’Associazione Medico Sportiva Varesina e responsabile dello staff medico del team World Tour Lampre Merida. Il tema della serata : “ Carlo Guardascione medico sportivo: 25 anni di vita professionale e non … insieme a corridori varesini” ha portato a spaziare in un quarto di secolo del ciclismo professionistico con il medico varesino che ha ricordato le “tappe” della sua carriera nel mondo delle due ruote con le formazioni Fanini Polli, Selle Italia, ZG Mobili Bottecchia, Mercatone Uno, Saeco e Lampre Merida. “La gioia più bella in ventisei anni di ciclismo è stata quella legata al Campionato del Mondo dei professionisti del 2008 a Varese. Un’emozione indescrivibile, un mondiale nella mia terra con all’arrivo ai primi due posti due corridori del team che mi vede nel proprio organico. Al mondiale varesino ricoprivo il ruolo di medico di gara e ho vissuto la competizione in prima persona. Grande esperienza e ringrazio la S.C. Binda, alla quale sono legato da un grande affetto, per l’opportunità”. I ricordi legati ai corridori che hanno fatto la storia del ciclismo moderno sono moltepòlici: “ Ho esordito come medico di un team nel Trofeo Laigueglia del 1989, vinse un corridore della mia squadra ; Pierino Gavazzi. Mi sono commosso nel vedere il venezuelano Leonardo Sierra protagonista al Giro d’Italia all’Aprica, nel 1990, dopo tre cadute in discesa”. Si fa più serio quando parla di Marco Pantani: “ Mai visto nessuno andare così forte in salita. Ero nello stesso albergo di Madonna Campiglio quando venne scritta quella pagina triste del ciclismo moderno, la sera prima Marco era a tavola con Candido Cannavò, aveva uno sguardo perso nel vuoto, nonostante fuori ci fossero tanti tifosi in festa”. Gli aneddoti su Mario Cipollini si sprecano: “ Mario era un corridore molto esigente, come corridori stimo molto Indurain e Bugno. Cunego è stato grande nel Giro d’Italia vinto, mentre ho avuto la fortuna di seguire da vicino Paolo Bettini nella sua vittoria Olimpica nel 2004”. C’è spazio anche per il ciclismo femminile con una giovanissima Noemi Cantele consapevole e tenace. Questo è il “dottore per caso” dei ciclisti: “ Devo molto della mia carriera al Dott. Massimo Besnati. Seguo il ciclismo professionistico per caso, anche se la bicicletta è sempre stata una mia passione avendo anche gareggiato in gioventù. Nel 1989 la richiesta per seguire un team professionistico arrivò al mio collega Marco Giorgi, che per altri impegni rifiutò e fece il mio nome. Ora sono qui dopo ventisei anni a raccontare tante belle storie di ciclismo vissuto”. Come si dice in queste occasioni “ Ci vorrebbe un libro per raccontare tutto” e chissà se il Dottore del ciclismo non ci stia pensando a raccontarsi.
Questi i prossimi appuntamenti:
- sabato 28 novembre con Ivan Santaromita dalle ore 14 “In buca … con i Campioni” presso il Panorama Golf di Varese. Tra golf e ciclismo, sfida tra principianti sul campo pratica. ( nessuna quota di iscrizione, partecipazione libera).
- lunedì 30 novembre presentazione del volume : “Binda, l’invincibile”, di Edoardo Rosso alle ore 21 presso l’Hotel Ristorante La Bussola di Cittiglio (ingresso libero)
- giovedì 3 dicembre “Io e l’handbike, un amore mondiale” incontro con il Campione del Mondo Vittorio Podestà in collaborazione con Sestero onlus. Dalle ore 20.30 presso Spazio Lavit in via Uberti a Varese ( ingresso libero)
In tutte le occasioni sarà possibile iscriversi alla Pedala con i Campioni del prossimo 8 dicembre.
comunicato stampa pedalaconicampioni.com
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