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Caso Armstrong - L'UCI cancella tutti i titoli di Armstrong dal '98 in poi
Le dichiarazioni di Danielson, Vaandevelde e Zab
http://www.biciciclismo.com/cas/site/not...p?id=56333

e quelle di Leipheimer (al quale, stando quel che riporta biciciclismo, è stato chiesto che vengano tolti tutti i risultati conseguiti tra il 1999 e il 30 Luglio 2006 e tra il 7 e il 29 Luglio 2007)
http://www.biciciclismo.com/cas/site/not...p?id=56329
 
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Guagliù pochi cazzi,questo è punto di non ritorno.
Addio a Lance,addio a tutti i suoi amici ed addio agli ultimi 20 anni di ciclismo...abbiamo perso solo tempo.

Non so se l'avete già postato,comunque a questo link http://cyclinginvestigation.usada.org/ c'è tutto il documento Usada,con le testimonianze di tutti i corridori coinvolti.
Io ho letto solo alcune parti e mi sono sentito male.Le confessioni scritte nero su bianco,le mail ed i bonifci di Armstrong,le spiegazioni del dott.Ferrari su come preparare le sacche,una tristezza infinita.

Molti di voi,sono giovani o giovanissimi.Leggete ed informatevi,perchè questo mondo deve ripartire da zero.
UCI e CONI,in un mondo normale,sarebbero sciolte con uno schiocco di dita.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Akr
Mi cade un mito...ma non ho perso la speranza..
 
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Mi dispiace per tutto quello che è successo. Ma non per Armstrong, nè tanto meno per chi stava dietro al suo sistema, am per tutti noi, che abbiamo creduto a 15 anni di ciclismo che in realtà non sono mai esistiti. Non che non ce ne fossimo accorti, ma trovare le prove fa male...
So che non succederà nulla, ma è indispensabile una radicale riforma dell'UCI, per ridare un minimo di credibilità a questo sport. Altrimenti assisteremo sempre a una finzione dove vince chi è amico dei potenti, almeno fino a quando i rapporti di potere non cambiano (come in questo momento)

Attenzione che con la vicenda Bertagnolli, legata comunque al caso US Postal per la presenza di Ferrari potrebbe coinvolger emolti ciclisti italiani o che hanno corso in Italia e le squadre italiane...
 
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sto leggendo le chat e le email. non tutti i corridori sono dopati.

secondo vaughters, moreau era pulito e tutta la credit agricole. ci sono cose buone anche per ullrich


Cyclevaughters: hell, CA was ZERO
FDREU: you mean all the riders
Cyclevaughters: Credit Agricole
FDREU: it's crazy
Cyclevaughters: So, I realized lance was full of shit when he'd say everyone was
doing it
FDREU: You may read stuff that i say to radio or press, praising the Tour and lance
but it's just playing the game
Cyclevaughters: believe me, as carzy as it sounds - Moreau was on nothing. Hct of
39%
FDREU: when in 2000-2001
Cyclevaughters: so, that's when you start thinking... hell, kevin was telling me
that after 2000 Ullrich never raced over 42%--- yeah moreau in 2000-2001


http://d3epuodzu3wuis.cloudfront.net/FA+...change.pdf

mamma mia quante ce ne sono. armstrong e bruyneel che buttano il sangue di landis nel cesso... roba da matti.. bruyneel credo verrà radiato a vita
 
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(11-10-2012, 06:15 PM)zar deuropa98 Ha scritto: Mi cade un mito...ma non ho perso la speranza..
Speranza?
Comunque fino ad ora purtroppo non ho ancora letto i nomi dei cari Pat ed Hein in giro, spero vengano almeno citati in quelle 200 pagine di dossier(che prima o poi leggerò) dato che c'erano loro dietro a tutto sto casino...
 
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Comunque la stessa dettagliatissima indagine mi piacerebbe vederla anche per gli altri sport, se così fosse forse si smetterebbe di parlare solo di ciclismo sporco e da rifare, ma di sport sporco e da rifare...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Thomas
(11-10-2012, 07:35 PM)Pagliarini Ha scritto:
(11-10-2012, 06:15 PM)zar deuropa98 Ha scritto: Mi cade un mito...ma non ho perso la speranza..
Speranza?
Comunque fino ad ora purtroppo non ancora letto i nomi dei cari Pat ed Hein in giro, spero vengano almeno citato in quelle 200 pagine di dossier(che prima o poi leggerò) dato che c'erano loro dietro a tutto sto casino...

Forse non e' la,parola giusta diciamo che spero in un clamoroso capovolgimento di fronte
 
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Cioè dopo 200 pagine di dossier e le testimonianze di mezzo gruppo secondo te può accadere un capovolgimento di fronte?
 
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Che tristezza! Alla fine però l'Usada ha fatto il suo dovere e bisogna stimarla per questo, ora vediamo se ci finisce dentro anche qualche pezzo grosso dell'Uci (speriamo soprattutto).
 
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capovolgimento di che? che pensi che mezzo gruppo si mette a dire: " ma va abbiamo scherzato?"

questo è mille volte peggio della vicenda festina del 98, qui siamo proprio alla demolizione di un decennio di domini
 
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Ammetto avete ragione...O meglio hanno ragione..Facepalm
 
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Bah devo leggerlo questo dossier.
Io non difendo nessuno, ma queste persone che si svegliano dopo decine d'anni, marce anche loro, e fanno i salvatori della patria li odio con tutto me stesso, non riesco a credergli ciecamente.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di AlexXx 94
(11-10-2012, 09:03 PM)AlexXx 94 Ha scritto: Bah devo leggerlo questo dossier.
Io non difendo nessuno, ma queste persone che si svegliano dopo decine d'anni, marce anche loro, e fanno i salvatori della patria li odio con tutto me stesso, non riesco a credergli ciecamente.

AveAveAve

Imho quelle dichiarazioni sono per interesse personale... non per altro Dodgy
 
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Sicuramente c'è ipocrisia nelle parole dei vari testimoni, tutte vittime e nessun carnefice...
Però stanno dicendo la verità, e per me non è nulla di shockante, penso un po' tutti coloro che hanno seguito l'era Armstrong abbiano dubitato delle prestazioni del texano...
 
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Sicuramente per la tempistica si può dire che ci sono motivazioni politiche dietro all'azione dell'USADA, probabilmente qualche potente ora non è più così potente, ma non possiamo saperlo... Però non possiamo dire che sia tutto inventato, le prove ci sono, le testimonianze sono tante e non solo di gente invidiosa di Lance, come poteva esserlo Hamilton (per fare un nome). E poi il casino scoperchiato dall'USADA non riguarda solo US Postal e soui rapporti con UCI e Ferrari, ma attraverso altri filoni sta coinvolgendo anche alter squadre e corridori.
 
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(11-10-2012, 07:59 PM)And-L Ha scritto: capovolgimento di che? che pensi che mezzo gruppo si mette a dire: " ma va abbiamo scherzato?"

questo è mille volte peggio della vicenda festina del 98, qui siamo proprio alla demolizione di un decennio di domini

Beh, che sia peggio non c'è dubbio visto il peso dei personaggi coinvolti. Ma concretamente... che porta? Almeno il caso Festina diede un segnale alla lotta al doping, poteva dar la sensazione che l'antidoping fosse "sul pezzo". Qui han dimostrato che son riusciti a sputtanare Armstrong e la sua cricca quando gli ultimi rimasti vanno ormai per i 35 anni. Le uniche cose bone verranno dalla radiazione di Bruyneel - che comunque con i suoi Shack aveva perso tanto campo ultimamente - e di Ferrari probabilmente - e anche lui può darsi che il suo tempo un po' l'avesse fatto, o comunque che il periodo di vero boom sia passato -. Insomma, 'sta caccia alla streghe passate rischia di far più male che bene al ciclismo (anzi, per me fa certamente più male che bene al ciclismo). Sarebbe meglio pensare a quelle presenti: cosa si pensa, che se si radiano Armstrong o Bruyneel per fatti di 10 anni fa sia tutto rosa e fiori? Che se si prende un capro espiatorio all'interno dell'UCI tutto torna a posto? Che non possono esistere altri personaggi del genere in altre squadre o di altra nazionalità? Ormai 'st'inchiesta viaggia nella storia che da tutti è sempre stata considerata nebulosa: pensiamo al presente e al futuro, quel che è passato è passato ormai...
 
Rispondi
sarri hai ragione ma sempre meglio saperle le cose che non saperle. leggetevi le email di vaughters, leggetevi tutto a tempo perso. vale la pena, si capiscono un sacco di cose e poi non era vero che tutti si dopavano
 
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(Se non l'avete già postato credo che questo articolo centri il punto di questa vicenda: Cosa succederà all'UCI?)


Caso Armstrong: Come se ne esce? Senza questa UCI - McQuaid e i suoi hanno perso ormai ogni credibilità

Un altro vaso di Pandora, l'ennesimo di questi ultimi 15-20 anni di ciclismo, è stato scoperchiato, ma stavolta il fragore è così grosso che rischia di sommergere, zittire tutte le voci che in un altro momento si sarebbero levate per puntualizzare, specificare, difendere, distinguere, ma che stavolta (a parte le uscite a vanvera del nostro Di Rocco) si mostrano molto più prudenti.
Vedremo, valuteremo, ci riserviamo di. Questi i balbettii che l'UCI, esattamente posizionata nell'occhio del ciclone, ha saputo produrre in risposta alla valanga di documentazione che l'USADA ha messo a disposizione del mondo, dopo averne fatto l'uso che ormai tutti sappiamo, e cioè essersi basata su questo materiale per incastrare Lance Armstrong ma non solo lui.
Non solo il texano, perché non basta un uomo solo per mettere in piedi un'industria del doping come quella che emerge essersi sviluppata alla corte di Johan Bruyneel (dalla US Postal alla Discovery Channel alla RadioShack) e ancora prima, sin dai tempi della Motorola. Non basta un uomo solo e non basta nemmeno un gruppo di persone seppur fidate e motivate; per tenere in piedi una simile struttura occorre che ci sia un intero sistema compiacente, stratificato su tutti i livelli.
Se quello che l'USADA (l'agenzia antidoping statunitense) ritiene provato e accertato sarà verificato e confermato tra eventuali successivi processi e ricorsi, ci troveremo di fronte alla pietra tombale sul ciclismo che abbiamo conosciuto e vissuto dagli anni '90 fino a oggi.
In fondo e a ben vedere, dalle carte non emerge nulla che un osservatore attento non potesse aver già immaginato, intuito, dedotto da anni. Solo che ora avere la conferma di tante speculazioni fatte nel tempo colora tutto di una tinta nuova, perché adesso i sospetti diventano definitivamente certezze. Il sistema di coperture con cui l'UCI ha retto il gioco di Bruyneel e Armstrong non è più un'ipotesi di fantaciclismo come poteva essere fino a pochi mesi fa, ma assume contorni chiari e non più liquidabili con le classiche frasi di circostanza.
Crolla metaforicamente (nell'attesa del crollo materiale, quando le accuse diverranno condanne) tutto l'apparato che da Hein Verbruggen a Pat McQuaid ha retto il ciclismo mondiale in questi ultimi tre lustri. Dopo questa vicenda l'UCI non ha più l'autorità morale per gestire alcunché, questo è e dev'essere chiaro, perché l'ente che doveva essere il supremo garante dell'equità e della trasparenza nel nostro sport si è in realtà venduto al miglior offerente, garantendo impunità in cambio di potere ma anche di denaro (le donazioni di Lance alla stessa UCI, ufficialmente per lottare contro il doping...).
Una tendenza che ad Aigle era già sin troppo chiara, laddove applicata alle evoluzioni del calendario internazionale (i cinesi ci offrono tanti soldi per una gara World Tour? Facciamo la gara World Tour in Cina; gli emiri del Qatar ci riempiono di quattrini per organizzare un Mondiale nel deserto? Organizziamo un Mondiale nel deserto...), e in spregio ai valori (si può ancora usare questo termine o è una bestemmia?) consolidati del ciclismo, quelli che affondano le radici in un secolo e passa di storia, anzi di Storia con la maiuscola.
Venduti, anzi svenduti per un piatto di lenticchie, perché questo sono i miseri milioni di euro ricevuti da McQuaid e soci al cospetto dello sperpero di risorse apparentemente intangibili ma del tutto reali, perché se tu sostituisci a un albo d'oro comprendente Merckx, Van Steenbergen e Hinault (mettiamo dei nomi a caso) un albo d'oro comprendente nessuno (perché la corsa è nata ieri), tu stai togliendo oggettivamente valore al prodotto che dovresti gestire.
Tutta questa politica sportiva arraffona trova finalmente un sospirato altolà. Non è così che si fa, per il bene del ciclismo.
Così come non era così che si doveva fare la lotta al doping negli anni del regno di Armstrong. Tra sommersi e salvati, non si può fare a meno di pensare a quanto Marco Pantani sia stato vessato e umiliato mentre al texano veniva concesso tutto il margine di manovra possibile e immaginabile. Uno schema che si è ripetuto (in maniera meno cruenta) ogni volta che è emerso un possibile capro espiatorio, una mela marcia da buttare via per mantenere il cesto (apparentemente) pulito: Riccò si fa l'autotrasfusione col sangue conservato in una sacca in frigo e rischia di morire, è un pazzo, è un idiota, è un kamikaze, è indegno anche di fare una gran fondo, è il male assoluto; poi si scopre - dalle deposizioni di Bertagnolli - che quella pratica era tutto sommato abbastanza diffusa in gruppo.
Ma non vogliamo qui parlare di Riccò né rimpiangerlo, ci piace però sottolineare quanto la percezione del pubblico sia potentemente influenzata da media che su ogni singolo fatto, su ogni singolo evento, ripetono a pappagallo le versioni di regime. Quelle versioni che oggi vengono pietosamente sbugiardate.
E allora, come se ne esce? Come ci si lascia alle spalle uno scandalo che devasta il ciclismo più di ogni altro (perché mina la fiducia che qualcuno poteva ancora conservare nelle istituzioni)?
Semplice: se ne esce con un tutti a casa, perché la radiazione di Armstrong e Bruyneel, bracci armati di un regime canceroso, non basta, oseremmo dire "non serve a niente". È infinitamente più importante che la frana porti con sé i vertici dell'UCI, quelli che hanno depredato moralmente e materialmente uno sport che, se gestito in maniera illuminata, sarebbe ancora un magnifico spettacolo (senza la necessità di mandare per forza i suoi alfieri a respirare lo smog pechinese...).
Deve cadere McQuaid e con lui tutta la compagnia di giro di cui si è circondato in questi anni, devono piombare rapidamente nel passato questi personaggi che, lo ripetiamo fino alla nausea, hanno curato più i propri interessi che quelli del ciclismo.
Una nuova UCI, profondamente riformata, potrà poi riacquisire la credibilità per organizzare un antidoping nuovo (e non bucherellato come quello fin qui sperimentato), che si basi sul passaporto biologico e soprattutto, sotto l'egida e con la garanzia di un ente terzo, eviti le derive giustizialiste che in questi anni - come si vede dal lavoro dell'USADA - servivano a creare quella cortina fumogena al cui riparo poi gli amici degli amici potevano fare quel che loro pareva.
A margine del tutto, l'USADA che tiene fuori l'UCI dalle indagini (per impedire insabbiamenti e depistaggi), cui fa eco il pm di Padova Roberti che fa lo stesso con la procura antidoping del CONI, sono segnali forti che dicono quanto sia affidabile la macchina della giustizia sportiva con cui ci siamo abituati ad avere a che fare. Nella ricostruzione sulle macerie odierne, un piano di ristrutturazione andrà pensato anche su quel fronte. Chiudere gli occhi, ormai, è una cosa che non si può più fare.

Marco Grassi

cicloweb.com
 
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Beh, che le prestazioni di Armstrong derivassero da un sistema ben al di là delle possibilità degli altri corridori lo sapevamo, come sappiamo della complicità dell'UCI.

Piuttosto, che mi dite di bello di Bertagnolli?? Vi hanno sorpreso le dichiarazioni? Asd
 
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