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Charles Wegelius
#1
in arrivo
 
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#2
Wegelius: «Al Giro di Padania chiuderò la mia carriera»
Lettera aperta di Charly Wegelius agli appassionati, ai tifosi e al mondo del ciclismo:

«Dopo 11 anni come pilota professionista, ho deciso che è arrivato il momento giusto per porre fine alla mia carriera agonistica e iniziare una nuova fase della mia vita.
La mia ultima gara sarà il Giro di Padania: sembrerà strano a qualcuno, ma penso sia giusto che chiudere la mia carriera in Italia, dove ho vissuto gran parte della mia carriera.
Ho esordito come stagista del team Linda McCartney nel 1999 e fu poi ho avuto la fortuna di entrare a far parte del gruppo giovani della Mapei nel 2000. Ho corso per Mapei, De Nardi, Liquigas, Silence-Lotto e quest'anno con la UnitedHealthcare. Ho disputato dieci grandi giri, tra i quali sette volte il Giro d’Italia e due il Tour.
Nella mia carriera ho fatto quello che potevo come corridore, cercando sempre di dare il mio meglio per la mia squadra ed i miei compagni. Penso che il mio lavoro sia stato apprezzato,
soprattutto in gare come il Giro d'Italia.
Uno dei miei momenti di cui vado più fiero risale al Giro del 2006 quando lessi sulla Gazzetta dello Sport quel che Eddy Merckx aveva detto e cioè che suo figlio Axel avrebbe vinto il giorno prima a Peschici se avesse avuto n squadra un corridore come me.
Ho qualche rimpianto, c’è qualcosa che avrei potuto fare ma sono orgoglioso della mia carriera.
Uno dei grandi rimpianti è quelo di non aver mai vinto: ho colto il successo in tre cronosquadre, ma non è come vincere da soli. Ci sono andato molto vicino quest'anno alla Vuelta delle Asturie, ma sono arrivato terzo dopo Constantino Zaballa mi ha passato nel chilometro finale.
Vorrei ringraziare alcune persone che mi hanno aiutato durante la mia carriera. Purtroppo, Aldo Sassi, la persona con la quale sono più in debito, non è qui. Era il mio allenatore, ma era anche molto di più e sono orgoglioso di essere stato uno dei suoi ragazzi. C’era sempre per me, anche quando le cose andavano male e io ero depresso e incerto sul mio futuro. Non mi dimenticherò mai di lui.
Devo anche ringraziare Mike e Pat Taylor, e il mio primo allenatore Ken Matheson. Come molti corridori britannici sanno, i Taylor hanno fatto e fanno tanto per questo sport, senza mai chiedere nulla in cambio. E personalmente non li ringrazierò mai abbastanza..
Ken Matheson è stato il mio primo vero allenatore e anche l’ultimo perché ha generosamente aiutato dopo la morte di Aldo. Ha giocato un ruolo fondamentale nella mia carriera e mi ha aiutato a diventare professionista con la Mapei..
Sto per lasciare le corse e mi dispiace, ma il mio corpo dice che è giunto il momento. Non vedo l'ora di passare molto più tempo a casa con mia moglie Camilla. Per fortuna riuscirò anche a rimanere in questo sport e a questo riguardo un annuncio arriverà presto.
Vorrei ringraziare tutti per il loro sostegno e la comprensione nel corso degli anni. È stata una corsa lunga e divertente.
Charly».

tuttobiciweb.it
 
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#3
Mi dispiace per Wegelius mi stava simpatico. Peccato che nel suo ultimo anno nn abbia potuto fare i GT.
 
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#4
Ecco, mi pareva strano il suo passaggio alla UnitedHealthCare, visto che era uno dei gregari più affidabile e "versatili" in circolazione: probabilmente aveva già meditato l'addio e s'è voluto fare un ultimo anno un po' più tranquillo.

Tra l'altro è sempre relativamente giovane, visto che è "solo" un classe 1978.

Boh, peccato... mi spiace... in bocca al lupo per tutto!
 
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#5
Garmin, la nuova avventura di Charlie Wegelius
Charlie Wegelius ha iniziato una nuova avventura: appesa la bici al chiodo, infatti, è entrato a far parte dello staff tecnico della Garmin Barracuda. Nel ritiro spagnolo del team, a Calpe, lo ha incontrato per noi Jerome Christiaens e ha realizzato l'intervista che vi proponiamo. Ascoltiamola.



tuttobiciweb.it
 
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#6
Fiocco azzurro in casa di Charly Wegelius
Da poco ha appeso la bici al chiodo, ma al Giro e in Italia (dove ha vissuto a lungo) tutti ricordano con piacere Charly Wegelius e oggi si fa festa insieme a lui per la nascita di suo figlio, Emil Fredrik, 3.25 kg. Mamma e bimbo stano bene, Charly è al settimo cielo. Auguri di buona vita anche dagli amici di tuttobiciweb.it

tuttobiciweb.it
 
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