Fa troppo caldo
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Quintana problemi al ginocchio
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Fa troppo caldo
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Attacca Bardet e Pinot si arrabbia
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Un Delfinato in cui si è capito poco, forse ancor meno di quello che fu nel 2014 con Talansky. Tanti problemi fisici e parecchi in condizioni precarie che lasciano presupporre che alcune gerarchie si possano rimescolare in due settimane.
Chi esce meglio è sicuramente la Jumbo. Ci sarà da monitorare lo stato del capitano Roglic, ma io sono confidente sia solo precauzione e che siano botte facilmente riassorbibili.
Rimane la grana Kruijswijk... ma io addirittura vado a dire che se tutto il resto dovesse girare a mille come ora sarebbe quasi ininfluente la presenza o meno del buon Steven.
Un discorso simile (in piccolo) vale secondo me per Buchmann e la Bora: squadra che si dimostra competitiva e il capitano affidabile al netto dei piccoli guai fisici, fin troppo sottovalutato alla vigilia del Tour.
Chi invece esce con le ossa rotte è la INEOS: per un Sivakov in crescita (però uscito acciaccato pure lui...) fanno da contraltare le prove troppo scadenti di Froome e Thomas, così scarse che viene difficile pensare possano essere utili al Tour.
E poi c'è la situazione Bernal più grave di quella di Roglic: innanzitutto perchè il mal di schiena è una rogna fastidiosa su 21 giorni di corsa e poi banalmente perchè il giovane colombiano va molto meno forte del collega sloveno. Quindi 14 gg in cui non dovrà solo pensare a curarsi ma anche a rifinire la condizione...
Settimana non molto positiva per Pogacar. Però la buona prestazione dell'ultima tappa fa ben sperare, ha dimostrato una volta in più di essere dotato di grande classe e grandi attributi.
Guillame Martin e Dani Martinez sono le sorprese di questo Delfinato, ma non so se possano essere fattori tra due settimane al Tour.
Il colombiano il talento ce l'ha di sicuro, l'ho sempre definito una versione leggermente depotenziata di Bernal. Può stupire ma in vetta al podio non ce lo vedo ancora.
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