Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Doping, nuove accuse di M.Rasmussen a Riis e UCI
#41
Ha fatto la cosa giusta eh, verosimilmente ha la coscienza pulita ed ha evitato che si spendessero soldi per fare indagini riguardanti cose accadute dieci anni fa quando nemmeno correva su strada...

Qua trovate tutto: http://www.cyclingnews.com/news/hesjedal...n-to-usada
 
Rispondi
#42
Certo che ha senso, ma che domanda è? Io voglio uccidere mia moglie, la uccido, divento "inoffensivo", volevo uccidere solo lei, non punitemi. Ma poi non esiste solo Hesjedal, esistono tutti gli altri ciclisti che ti guardano. Se il doping non viene punito solo perché 10 anni dopo, a fine carriera (dopo aver goduto di tutti i benefici derivati dal doping) dimostra di aver smesso che idea passa? Nel ciclismo ci sono state "punizioni" molto disomogenee, violentissime per alcuni e invece praticamente inesistenti per altri. Però se uno guarda Vinokourov, Riis, Ullrich, Dekker non può che pensare che provarci conviene sempre e secondo me finchè le squalifiche saranno di due anni è vero, conviene
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Gershwin
#43
Uno che uccide sua moglie ha problemi mentali, deve entrare in un ospedale psichiatrico e non uscirci fino a quando non viene dichiarato guarito...

Comunque gli studi dimostrano(si trovano sul web) che non sono le pene a dimostrare agli altri che non devono commettere reati eh. E dimostrano pure che pene più aspre aumentano la recidività...
 
Rispondi
#44
Nota di spirito : Sus equipos profesionales han sido Rabobank III (2002-2003), US Postal/Discovery Channel (2004-2005), Phonak Hearing Systems (2006). Guardate in che squadre ha militato Confuso :D
 
Rispondi
#45
Sul caso-Hesjedal la Gazzetta ha partorito l’ennesimo capolavoro giornalistico. La tesi ovvia è: “Hesjedal ha vinto il Giro d’Italia dopandosi”, ci sono alternative? No. Cioè, magari sì ma ai lettori non importa.
Hesjedal è un corridore “sbucato dal nulla”. Perché se due anni prima di vincere il Giro fosse arrivato sesto al Tour de France i “giornalisti” della Gazzetta se ne sarebbero accorti e lo avrebbero scritto.
Hesjedal ha confessato solo ora di fronte all’evidenza dei fatti (cioè un libro di Rasmussen, praticamente la Bibbia). Perché se ci fosse un comunicato stampa dell’Usada che dice che Hesjedal si era presentato volontariamente un anno prima e aveva collaborato alle indagini in corso i “giornalisti” della Gazzetta lo avrebbero letto e ne avrebbero parlato.
Del periodo Garmin mi fido ciecamente, avrebbe senso fondare una squadra con lo scopo dichiarato di fare ciclismo senza doping solo per coprire il doping stesso? Magari è una cosa che farebbe Macchia Nera in una storia di Topolino, nella realtà non ha senso. Pensare che un corridore dopo essersi dopato nei primi anni di carriera cambi idea e non lo faccia più, cominciando addirittura a lottare contro il doping, è assolutamente verosimile. Pensare che un corridore vada più forte senza doping che con il doping è difficile ma non è questo il caso visto che Hesjedal in mountain bike era il più forte in quel periodo (andava fortissimo anche prima del 2003, quindi evidentemente le basi c’erano), poi è passato alla strada e gli ci sono voluti anni per abituarsi. Le squadre in cui ha militato non dicono niente, alla Rabobank Continental dubito fortemente che qualcuno si dopasse, non avrebbe molto senso. Alla Us Postal e alla Phonak comunque non era inserito nei gruppi di Armstrong e Landis, infatti praticamente non andava avanti. Rimane il problema che la confessione è arrivata solo dopo la “prescrizione”, quindi in un momento piuttosto comodo. Però qualcuno si sente di giudicare Hesjedal perché a metà carriera non è andato volontariamente all’antidoping a confessare di essersi dopato nel 2003, prendersi due anni di squalifica e probabilmente dire addio al ciclismo?
 
Rispondi
#46
Vabbé dai c'era da aspettarselo da una testa giornalistica il cui target di riferimento è il classico tipo che la domenica va con uno scolapasta in testa allo stadio brandendo un grosso randello con l'unico obbiettivo di fare a botte con un altro tizio con lo scolapasta in testa ed una maglia di un colore diverso...

Ovviamente nove anni in cui sono successe nell'ordine: Op, caso Landis, caso Rasmussen, caso Armstrong, caso Contador ecc ecc ecc per loro non vogliono dire nulla, impossibile che un ciclista vedendo che finalmente l'antidoping stava facendo il suo corso abbia deciso di smettere doparsi, una volta dopato, dopato a vita, come dice Micheliano(che a 'sto punto potrebbe avere un futuro nella redazione della Gazzetta)...

Che poi non si può nemmeno scrivergli nulla nel loro sito che tanto lo cancellano...
 
Rispondi
#47
Oggi Ghisalberti e Gialanella partono con un bel volo di fantasia che culmina nella quantomeno azzardata tesi che Hesjedal quest'anno sia andato piano perché "La confessione ha lasciato una profonda traccia nella sua mente". Poi chiaramente hanno visto Discovery Channel nella sua carriera e subito ad associarlo ad Armstrong ("Vive in prima persona il più grande sistema dopante della storia"), peccato che con Armstrong non abbia corso nemmeno un giorno visto che hanno fatto calendari completamente differenti ed è curioso che nonostante potesse sfruttare "il più grande sistema dopante della storia" il risultato più importante della stagione sia il decimo posto nel prologo del Tour de Romandie. La logica del giornalista Gazzetta suggerirebbe: il doping alla Discovery al doping alla Garmin gli fa una pippa
 
Rispondi
#48
(31-10-2013, 10:54 AM)Gershwin Ha scritto: Del periodo Garmin mi fido ciecamente, avrebbe senso fondare una squadra con lo scopo dichiarato di fare ciclismo senza doping solo per coprire il doping stesso? Magari è una cosa che farebbe Macchia Nera in una storia di Topolino, nella realtà non ha senso.

Alle favole si può credere, è legittimo Occhiolino fidati che ora lui e tutti gli altri vanno a pane e acqua
 
Rispondi
#49
Ora che hai scritto la tua frase da uomo vissuto siamo tutti più contenti e la discussione ha fatto un notevole passo in avanti
 
Rispondi
#50
Ragazzi, possiamo dirlo che negli anni 90 e nei primi anni 2000 si dopavano tutti? In un modo o nell'altro, chi più chi meno, e se non la totalità dei corridori quasi. Giusto punire, in casi gravi, anche a distanza di anni, ma prima entriamo in quest'ottica e prima ci rendiamo conto che non ha troppo senso guardare gli errori al passato ma lavorare bene su quelli odierni
 
Rispondi
#51
Che è poi quello sul quale bisogna concentrarsi, dato che non è vero che chi si dopava nel 2003 si dopa anche oggi, ma quelle volte che è accaduto si è beccato il pirla e lo si è squalificato. Basta vedere Millar...
La carriera di Hesjedal mi sembra cristallina, perlomeno su strada. Ha vinto una tappa alla Vuelta in fuga e da onesto corridore ha chiuso in Top 10 un Tour e ha vinto un Giro di costanza...
E poi è uno dei pochi ad essere in Garmin sin dalla sua nascita come Slipstream, cosa da non sottovalutare...

Grazie alle nuove generazioni, la favoletta ormai è diventata quella che tutti i corridori si dopano...
 
Rispondi
#52
Non è questione di credere o meno alle favole, è questione di credere a ciò che si sa e che si vede. Se uno mi dimostra con dati oggettivi che sono tutti dopati sarò ben disposto a credergli, ma fino a che non lo fa rimane un cazzaro qualunquista...

Ghisalberti e Gialanella a la loro età stanno ancora farsi seghe mentali, che presi male...
 
Rispondi
#53
Però adesso come ci si fa a fidare? E' difficile credere che si sia dopato solo un anno e poi abbia smesso senza alcun motivo.... Ho letto che rifaranno i test ai campioni del Giro 012 e non ne capisco veramente il senso.
 
Rispondi
#54
Se tra il 2003 e il 2010 si dopava mi sa che al posto dell'Epo gli davano le vitamine visto quando andava piano
 
Rispondi
#55
Doping non vuol dire necessariamente andar forte... Io non so se si è dopato da quando corre su strada, però non posso nemmeno escluderlo a questo punto. E soprattutto dovrebbe essere più chiaro e preciso nelle sue dichiarazioni per riacquistare credibilità
 
Rispondi
#56
Nel 2003 quelli che andavano forte si dopavano tutti, non dico il 100% ma il 90% sicuramente. Nessuno può essere assolto perché lo facevano anche gli altri, ma intanto è un'attenuante. Il fatto che se uno si dopa una volta poi si dopa sempre non credo si possa generalizzare, di certo non si può parlare di dipendenza come qualcuno sta facendo in giro (tra l'altro ora tutti a piangere per Rodriguez, l'eterno secondo truffato dai dopati, lo stesso corridore che in quel 2003 era nella Once con Manolo Saiz, aspettiamo il libro di Jaksche o di Beloki o di non so chi per condannare anche lui). Ammettendo che poi abbia effettivamente smesso, la confessione dopo 10 anni e dopo la prescrizione suona comunque ipocrita, ma analizziamo le alternative: 1-Poteva confessare prima e andare spontaneamente incontro a una squalifica di 2 anni, quindi probabilmente alla fine della carriera, almeno a un certo livello 2-Poteva non confessare, negare tutto come stanno facendo altri ex compagni di Rasmussen o lo stesso Riis. La 1 è una cosa che nessuno farebbe, siamo onesti, la 2 di certo non è preferibile. Stiamo qui a dire che il ciclismo è cambiato e anche se di certo non è pulito al 100% credo che non sbagliamo se diciamo che la situazione è migliorata. Questo di certo non è successo perché la nuova generazione è più onesta di quella precedente, figuriamoci, è successo perché qualcuno ha cambiato pagina, qualcuno che nel ciclismo c'era anche prima, non gente arrivata dall'esterno. Io sono portato a credere che Hesjedal sia uno di questi

[Immagine: LV10.jpg]
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Gershwin
#57
Rasmussen: tutta la Rabobank dopata nel 2007
Nuove rivelazioni dell'ex corridore danese

Con l’uscita della sua autobiografia, Michael Rasmussen è tornato alla ribalta ed ha concesso una intervista all’emittente danese DR1 nel corso della quale, tra le altre cose, sostiene che l’intera formazione della Rabobank era dopata in occasione del Tour 2007 .
Al via della Grande Boucle c’erano, oltre a Rasmussen, Dennis Menchov, Michael Boogerd, Bram de Groot, Thomas Dekker, Juan Antonio Flecha, Oscar Freire, Grischa Niermann e Pieter Weening.
«Tutti avevamo assunto prodotti dopanti, non gli stessi prodotti, ma tutti erano stati forniti dal team». Ed è proprio questo il punto chiave dell’intervista, con il chiaro coinvolgimento del dottor Geert Leinders, ingaggiato dal Team Sky nel 2010 e dimessosi lo scorso anno, quando hanno cominciato a circolare le voci su un suo coinvolgimento in fatti di doping.
«Leinders mi ha invitato a chiedere a mio padre Finn di donarmi il sangue, affinché mi fosse iniettato. Non è stato facile, ma alla fine i miei genitori erano consapevoli di quel che stavo facendo, anche se poi i campioni non si sono rivelati compatibili e non c’è stata trasfusione. Semplicemente ero disposto a fare qualsiasi cosa pur di andare più veloce».
Rasmussen torna anche sulla sua esclusione da quel Tour de France: «Se non avessi incontrato Cassani in allenamento, avrei vinto il Tour de France - spiega a politiken.dk -. Chissà, magari se gli avessi telefonato e detto di tacere, lo avrebbe fatto, è stato un professionista per 15 anni, conosce l'ambiente dall'interno».
A giustificazione del suo comportamento, Rasmussen ha parlaro di una «ossessiva voglia di vincere» e della pressione dei fan che pretendono imprese estreme dai propri eroi.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#58
Chi se l'aspettava... Ma di sicuro si saranno dopati solo quell'anno lì Asd Anzi, Rasmussen avrà detto sicuramente le bugie! Che cattivello

Ma apriamo gli occhi...
 
Rispondi
#59
Caso Rasmussen, doping anche con sangue sintetico per cani

Non potè usare il sangue del padre, ma in precedenza Michael Rasmussen aveva già sperimentato una tecnica ben più allarmante. Secondo le sue rivelazioni, infatti, il danese aveva provato in precedenza ad iniettarsi del sangue sintetico concepito per i cani. L'idea gli sarebbe venuta dopo i Giochi Olimpici di Sydney 2000, dominati dalla Telekom, capace di piazzare tre atleti sul podio dela prova in linea.
"Le voci dicevano stessero usando emoglobina sintetica - scrive nel suo libro in uscita - Non ho mai avuto conferma se fosse vero, ma valeva la pena approfondire. Ho scoperto che c'era una emoglobina sintetica per cani la cui composizione era esattamente la stessa data agli umani".
Si tratta della Oxyglobin, usata per i cani, molto simile alla Hemopure, che nell'uomo viene usata, solo in Sudafrica e al di fuori solo in rarissime circostanze, per casi di anemia o di sensibilità alle trasfusioni di sangue. Rasmussen racconta di essersi fatto arrivare i campioni, "già confezionati in saccche di sangue", da Porto Rico per iniettarseli poi in Italia, non senza qualche remora.
"Devo confessare che ero abbastanza nervoso prima di prenderne per la prima volta - si legge - Dopotutto quello che stavo per spararmi nelle vene era sangue artificiale [...] Ne ho prima iniettate cinque gocce, poi ho aspettato trenta secondi prima di vedere se non avessi avuto uno shock".
Fortunatamente per lui non era allergico e non ha avuto problemi di rigetto in un esperimento che si è rivelato peraltro "una follia" inutile visto che "il sangue artificiale non ha funzionato".

spaziociclismo.it
 
Rispondi
#60
(04-11-2013, 04:14 PM)Carles Puyol 2 Ha scritto: Chi se l'aspettava... Ma di sicuro si saranno dopati solo quell'anno lì Asd Anzi, Rasmussen avrà detto sicuramente le bugie! Che cattivello

Ma apriamo gli occhi...

Non c'è bisogno di aprire gli occhi in questo caso visto che sono cose che già si sapevano da circa un anno...

Tralasciando il fatto che Rasmussen non è la bocca della verità, è comunque inutile dire "apriamo gli occhi" "non credete alle favole" ecc ecc ecc dal 2007 ad oggi sono cambiate un mucchio di cose, è impensabile che quello che succedeva sei anni fa possa succedere ancora oggi, la favola - come dice bene Manuel - ormai è diventata credere che tutti si dopino per giustificare la positività di questo o quello...
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)