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Fabrice Piemontesi
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Fabrice Piemontesi lascia il ciclismo, ma è pronto per il “bis”
Si chiude una carriera e se ne apre un’altra: da corridore a commerciante. Succede a chi, come Fabrice Piemontesi, professionista per quattro anni, all'improvviso non trova più un ingaggio nel mondo delle due ruote e decide di aprire un’attività tutta sua, specializzandosi nella vendita ed assistenza di biciclette. Non solo, a gennaio ha frequentato un corso a Novarello per poter diventare Direttore Sportivo di terzo livello, tra l’altro, insieme a Paolo Bettini ed Andrea Tonti; tre settimane di corso per poi cominciare il tirocinio, probabilmente dal mese prossimo alla Gerbi, formazione dilettantistica di Villasanta. Infine, ad ottobre, l’esame finale con tanto di tesina.
«Ho cominciato a praticare il ciclismo – ricorda Fabrice - perché da bambino avevo i piedi piatti e un medico svizzero mi consigliò di andare in bici, perché con i piedi agganciati al puntapiedi il difetto si sarebbe potuto correggere. La passione poi me l’ha trasmessa mio padre Lelio, che è stato professionista alla Bianchi».
Piemontesi nasce a Sion il 16 agosto del 1983, ma vive da sempre a Borgomanero, nell’alto novarese. Comincia dunque a correre nel 1992, all’età di nove anni nella categoria G3. Nel 1998 con la maglia della “Piemontesi Pavimenti” squadra di papà, ottiene anche la prima vittoria da allievo, cominciando la scalata verso il grande ciclismo. Nel 1999 quattro primi posti, sempre fra gli Allievi, nel 2001 primo successo tra gli Juniores a Villasanta e l’anno seguente, da Under 23 ben tre vittorie. Quindi il salto nel ciclismo che conta : Tenax Menikini, Ngc Otc, Fuji Servetto, ed infine, Androni Giocattoli.
«Ero un passista scalatore – prosegue Piemontesi- uno a cui piaceva andare in fuga e non restare nascosto nel gruppo. Al terzo anno da dilettante sono stato anche maglia azzurra e con quella maglia ho partecipato al Trittico delle Ardenne in Belgio. Nella categoria under 23 ed élite ho totalizzato 4 vittorie. Da professionista, invece, non ho mai vinto, però ho avuto la soddisfazione di partecipare ad alcune fra le più importanti corse al mondo: la Milano Sanremo, proprio l’anno scorso, in cui ho fatto più di 200 km in fuga, poi Parigi- Roubaix, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia con i grandi nomi del panorama ciclistico internazionale. Oltre alla lunga fuga alla Milano- Sanremo, una delle mie più grandi soddisfazioni è stato quel settimo posto ottenuto al Gp. Nobili Rubinetterie ad Arona, corso nell’estate del 2010, svoltosi proprio sulle strade di casa, davanti a tanti amici e tifosi. Purtroppo per il 2011 non ho trovato nessun ingaggio e così, in seguito alla scomparsa di uno dei due soci del negozio di biciclette del mio paese (e la conseguente chiusura dell’attività), ho avuto l’idea di aprire un negozio tutto mio. Verrà inaugurato sabato prossimo e vedrà la presenza dei miei due ex direttori sportivi, oltre che amici, Daniele Nardello e Stefano Zanini, oggi tecnici del Team Geox TMC. Da sabato mi aspetta una seconda vita nel mondo delle due ruote. Non per niente il mio negozio si chiamerà Cyclingbis: una nuova opportinità, una nuova occasione, la fase due della mia vita. Non solo ciclistica. Insomma, sono pronto per il bis».

Elisa Ghilardi - tuttobiciweb.it
 
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