19-06-2020, 09:35 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-06-2020, 11:03 PM da Luciano Pagliarini.)
La Manuela F. è solo l'ultimo esempio di come questo sport non funzioni.
Prima la CCC, la E-Powers, il team Monti.....
Casi diversi, ma che ci mostrano chi sono i personaggi che oggi vogliono entrare in questo sport.
Qua bisogna buttare tutto nella pattumiera dalla Coppa del Mondo in poi.
A cominciare da questo World Tour senza capo né coda.
Non ci sono venti sponsor che vogliono investire nel ciclismo oggi che sono capaci di supportare la struttura di una squadra World Tour. Pagare 25 corridori più tutto il resto (mezzi, staff, viaggi) non è una robetta.
All'interno dello stesso WT abbiamo disparità enormi tra le formazioni. Team come l'Ag2r o la FDJ portano squadre inadeguate a metà delle gare a cui prendono parte.
E poi....che cazzo di senso ha avere nel massimo circuito robaccia come l'Eneco Tour, il Giro di Polonia, quella gara che fanno a Londra ecc....
Ma davvero alla gente interessa vedere i grandi corridori al via della London surcosa classic?
E nel mentre abbiamo ridotto il ciclismo su pista, che aveva nell'estate la sua collocazione naturale, uno sport invernale.
Prima la CCC, la E-Powers, il team Monti.....
Casi diversi, ma che ci mostrano chi sono i personaggi che oggi vogliono entrare in questo sport.
Qua bisogna buttare tutto nella pattumiera dalla Coppa del Mondo in poi.
A cominciare da questo World Tour senza capo né coda.
Non ci sono venti sponsor che vogliono investire nel ciclismo oggi che sono capaci di supportare la struttura di una squadra World Tour. Pagare 25 corridori più tutto il resto (mezzi, staff, viaggi) non è una robetta.
All'interno dello stesso WT abbiamo disparità enormi tra le formazioni. Team come l'Ag2r o la FDJ portano squadre inadeguate a metà delle gare a cui prendono parte.
E poi....che cazzo di senso ha avere nel massimo circuito robaccia come l'Eneco Tour, il Giro di Polonia, quella gara che fanno a Londra ecc....
Ma davvero alla gente interessa vedere i grandi corridori al via della London surcosa classic?
E nel mentre abbiamo ridotto il ciclismo su pista, che aveva nell'estate la sua collocazione naturale, uno sport invernale.