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Gent-Wevelgem in Flanders Fields 2019
#41
Una Gand che con le modifiche del percorso degli ultimi anni è diventata una corsa molto più aperta e spettacolare, anche se è ritornata ad avere un'epilogo allo sprint.
Kristoff ha fatto una volata magnifica, una volata delle sue che quando parte in testa è impossibile da rimontare. Bello rivedere lui e Degenkolb ai primi posti, entrambi non sono più quelli di qualche anno fa, ma abbiamo recuperato due protagonisti per le classiche.

Viviani l'ho visto bene sul Kemmel come l'anno scorso, ma c'è poco da dire: ha fallito. E' in leggero calo di condizione, ma in generale non è e non sarà mai atleta da classiche. Non c'è nulla di male ma bisogna capirlo.
Invece parlando sempre di italiani, Trentin ha una gamba fenomenale. Ieri sicuramente uno dei più forti in corsa e con ancora la forza di fare una volata più che discreta. Sarebbe un peccato non approfittasse di questa condizione per fare almeno un podio in una corsa del nord.

Indicazioni per il Fiandre non moltissime ma qualcuna c'è stata. Van Aert fa paura, ma in generale i tre ciclocrossisti saranno il faro della corsa e tra l'altro pare che tra Stybar-WvA-MVdP un minimo di marcamento ci sarà.
Van Avermaet boh, forse ha pagato la vicinanza con Harelbeke perchè venerdì era il più forte. In generale penso che al Fiandre sarà davanti
Naesen invece lo vedo solo un piazzato di lusso. Tra l'altro non lo vedo nemmeno così forte sui muri come tanti dicono.

Sagan ha tirato fuori gli attributi dopo tutte le critiche ricevute dalla Sanremo in poi. Ottima corsa la sua, ma paradossalmente ha ancora abbassato le aspettative perchè vederlo staccare da Theuns e Teunissen sul Kemmel non me lo aspettavo, nemmeno dopo il brutto Harelbeke.
Inutile girarci intorno, la condizione non c'è e non so nemmeno se è dovuta solo a questo fantomatico virus. Le speranze di vederlo competitivo al Fiandre ce l'ho ancora, perchè i miracoli in una settimana possono anche accadere, ma sicuramente so che sarà difficilissimo.
 
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#42
La Gand è una bella corsa che tende a premiare le ruote veloci da classiche, infatti i primi due sono due vecchie volpi, uno un po' appannato, l'altro particolarmente sfortunato.Degenkolb senza quel maledetto incidente probabilmente avrebbe avuto davanti anni molto belli, comunque sembra ritornato ad alti livelli, e ha solo 30 anni.
Viviani invece ha ambizioni fuori portata. Lui è un Velocista forte, che si è costruito con volontà ad abnegazione, ma dovrebbe puntare a vincere qualche tappa al Tour, e a lottare per la maglia verde. La grand boucle è la principale vetrina per i velocisti, e l'Italia manca all'appello da anni. Credo che al Giro ha già dimostrato di essere forte,, ma gli manca la consacrazione, che un corridore con le sue caratteristiche difficilmente trova nelle classiche, dove arriva nel finale con le gambe in croce.
Concordo che Naesen è un piazzato, batta un colpo o rimarrà sempre nel limbo. Il tanto bistrattato Nuyens era decisamente più forte di lui, anche se meno veloce, tanto per fare un paragone.
Van avermaet é ancora forte, ma non fa più la differenza, mentre fino a due anni fa davo per scontata una sua vittoria al Fiandre, ora la vedo dura, pure imbrigliato com'è nella ragnatela Deceunink..
Van aert è giovane e con una gran gamba, ma per ora fa lo stopper, sente molto la rivalità con MVDP, e questo potrebbe penalizzare entrambi.
Infine Sagan, io mi prendo critiche quando parlo di lui, ma mi sembra pesante, con una pedalata da tempo non bella alla vista, forte ma con una gran dose di scazzo, soprattutto nelle interviste. Il ruolo del campione naif, che non da importanza ai risultati regge finché le gambe vanno a mille, altrimenti ci vuole tattica e furbizia. Inoltre ripetere da anni il loop della stessa stagione va contro alla filosofia del corridore che da giovane e meno grosso, faceva faville al California, allo Svizzera e pure al Tour, in tappe dove non te l'aspettavi. Io, da suo simpatizzante, spero di vederlo protagonista pure all'Amstel e alla Liegi, perché così il suo ritardo di preparazione avrebbe un senso, e ritroverebbe molte motivazioni nel rimettersi in gioco.
 
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#43
(01-04-2019, 03:01 PM)Giorgio Ricci Ha scritto: Infine Sagan, io mi prendo critiche quando parlo di lui, ma mi sembra pesante, con una pedalata da tempo non bella alla vista, forte ma con una gran dose di scazzo, soprattutto nelle interviste. Il ruolo del campione naif, che non da importanza ai risultati regge finché le gambe vanno a mille, altrimenti ci vuole tattica e furbizia. Inoltre ripetere da anni il loop della stessa stagione va contro alla filosofia del corridore che da giovane e meno grosso, faceva faville al California, allo Svizzera e pure al Tour, in tappe dove non te l'aspettavi. Io, da suo simpatizzante, spero di vederlo protagonista pure all'Amstel e alla Liegi, perché così il suo ritardo di preparazione avrebbe un senso, e ritroverebbe molte motivazioni nel rimettersi in gioco.

Quanto alla pedalata, Sagan è sempre stato un orrendo stilista: a Richmond perse addirittura l'aggancio tanto era scalcagnata.

Aggiungo che ho sempre trovato l'immagine del campione naif, quello a cui non frega dei risultati e che ama prima di tutto dare spettacolo, poco aderente alla realtà: se ad animarti è principalmente la voglia di divertirti e far divertire non ripeti allo sfinimento lo stesso calendario, non rinunciando mai, ad esempio, alla marchetta pubblicitaria del California.

Grande corridore e grande venditore di sé stesso, a mio parere. 

Domenica, in caso di corsa bloccata, secondo me sarà davanti, verosimilmente più per un piazzamento che per la vittoria.
 
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#44
Concordo in pieno, il California poi è puro businnes. Fare 10 giorni di Giro avrebbe lo stesso effetto e gli costerebbe meno sbattimento.
 
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#45
(01-04-2019, 09:04 PM)Albi Ha scritto:
(01-04-2019, 03:01 PM)Giorgio Ricci Ha scritto: Infine Sagan, io mi prendo critiche quando parlo di lui, ma mi sembra pesante, con una pedalata da tempo non bella alla vista, forte ma con una gran dose di scazzo, soprattutto nelle interviste. Il ruolo del campione naif, che non da importanza ai risultati regge finché le gambe vanno a mille, altrimenti ci vuole tattica e furbizia. Inoltre ripetere da anni il loop della stessa stagione va contro alla filosofia del corridore che da giovane e meno grosso, faceva faville al California, allo Svizzera e pure al Tour, in tappe dove non te l'aspettavi. Io, da suo simpatizzante, spero di vederlo protagonista pure all'Amstel e alla Liegi, perché così il suo ritardo di preparazione avrebbe un senso, e ritroverebbe molte motivazioni nel rimettersi in gioco.

Quanto alla pedalata, Sagan è sempre stato un orrendo stilista: a Richmond perse addirittura l'aggancio tanto era scalcagnata.

Aggiungo che ho sempre trovato l'immagine del campione naif, quello a cui non frega dei risultati e che ama prima di tutto dare spettacolo, poco aderente alla realtà: se ad animarti è principalmente la voglia di divertirti e far divertire non ripeti allo sfinimento lo stesso calendario, non rinunciando mai, ad esempio, alla marchetta pubblicitaria del California.

Grande corridore e grande venditore di sé stesso, a mio parere. 
La penso come te (in altri lidi venivo attaccato di esser un anti sagan.. per quello che hai scritto :D)
Grandissimo campione e talento
ma diverse cose son costruite 
Mi pare abbia detto che ha saputo dopo due settimane della vittoria di gva alle olimpiadi..
ma chi ci puo' credere?
in vacanza va con tutta gente legata al ciclismo.. (Gaviria , Lombardi , Fratello , Meccanico ecc..)


Ci sta che chi gli sta dietro ci abbia ricamato sopra
lui è un personaggio ed in piu' la carriera non dura tanto
 
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