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Giro d'Italia 2014 | 12^ Tappa: Barbaresco - Barolo (Cronometro)
anche oggi come al solito scelte tecniche da far rabbrividire. con il tempo che c'era, la lenticolare era da lasciare nel camion officina e mettere una bella alto profilo al posteriore, però a quanto pare i corridori pensano solo a correre ultimamente, forse dalla radiolina li diranno anche che materiali utilizzare Asd
 
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Evans alla fine è andato anche meglio di ciò che pensavo Triste

Asd
 
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Tre nei primi sei, l'Omega oltre ad aver lavorato meglio sulla crono deve aver indovinato anche qualcosa tecnicamente.

Purito all'Omega sarebbe diventato un fenomeno Sisi
 
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l'allenamento a crono alla fine conta. come diceva poi uran nell'intervista, la specialized è ben attrezzata per le gare contro il tempo, ed avere in squadra il campione del mondo dovrebbe dare anche un vantaggio sulla scelta materiali, staff, eccc.
è vero quello che ha sempre detto cassani che alcune squadre fanno veri e propri allenamenti a cronometro, i risultati positivi alla fine si vedono, ma si vedono anche quelli negativi di chi sulla bici da cronometro non ci va mai....

ecco la bici di uran

[Immagine: DSC_0697-659x440.jpg]

la foto non è fatta oggi, ma credo alla cronosquadre, però si vede il poco dislivello sella-manubrio che sicuramente gli ha dato un bel vantaggio oggi, sia il salita che in discesa
 
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ma che ha una poltrona al posto della sella?
 
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dovrebbe essere una sella da triathlon
 
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Che roba, sarebbe interessante vedere che pedivelle monta.....

Alla partenza di Frosinone non sono riuscito a vedergliele stava dall'altro lato la bici e non avevo accesso.

Bikeradar dice 170. Sarà cosi? Forse per la tappa di pianura... Boh
 
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Uran: «Ho lavorato tanto a cronometro, che gioia».
Non smette di sorridere Rigoberto Uran e fa bene perché oggi ha davvero fatto il colpaccio, vincendo tappa e maglia: «Sono senza parole, abbiamo preparato bene questa cronometro, lavorando tanto fin da questo inverno con la squadra e la Specialized per migliorare nelle prove contro il tempo. Ho provato tre volte il tracciato. Sono stato fortunato perché sono partito senza pioggia e con la strada ormai asciutta, sono stato concentrato e ho dato tutto, ma non pensavo che avrei vinto. Sono davvero felicissimo, oggi a vedermi c'è anche la mia "famiglia italiana", tengo tanto a vincere questo Giro».

Ulissi: «Applausi a Rigo, io sono felice così».
Grande prova a cronometro di Diego Ulissi, 2° alle spalle di Uran, che tagliata la linea del traguardo ha commentato: «Quando la condizione c’è, anche in prove così impegnative riesco ad andare forte. La cosa più importante per me è aver sentito grandi sensazioni, in discesa sono andato proprio piano perché avevo paura di ricadere, soffro ancora per le botte della caduta di qualche giorno fa, ma in salita evidentemente ho spinto molto. Continuavo a recuperare corridori partiti avanti a me, in ammiraglia Maini e Bartoli mi spingevano a suon di urla. Applausi a Rigo che è stato fenomenale, io sono felice così».

Evans: «Non è stata una giornata super ma sono ancora in gioco».
Brutta giornata per Cadel Evans, che perde la maglia rosa ma non la voglia di lottare: «In corsa ero concentrato su me stesso, non troppo sui tempi degli altri ma è evidente che Rigoberto è andato molto forte. L'avevo detto anche i giorni scorsi che in gruppo lo vedevo bene, il percorso era adatto a lui ma non me lo aspettavo così forte. Ho visto bene anche Majka. Io non ho potuto dare tutto, non sono riuscito a sprigionare tutte le mie forze. Come previsto comunque siamo ancora tutti vicini, da domani cambierà però il mio modo di correre. Aver perso la maglia rosa non è una tragedia, forse è un vantaggio visto le tappe che abbiamo davanti a noi».

Brambilla: «Mi stupisco di me stesso, bene così».
Tra i protagonisti di giornata anche Gianluca Brambilla, 5° di tappa e compagno della maglia rosa Rigoberto Uran: «Oggi in realtà ero partito per salvarmi, dopo il primo rilevamento il ds in ammiraglia mi ha detto che ero a 5” dal primo tempo allora ci ho provato. Ho aumentato in discesa, per poi tenere un ritmo regolare. Per il tempo finale posso solo dire che mi stupisco sempre più di me stesso. Continuiamo così».

Quintana: «Ho dato il massimo, faticavo a respirare».
Ci si aspettava qualcosa di più da da Nairo Quintana, che svela di non stare benissimo. «Ho disputato la cronometro al massimo, anche se faticavo a respirare perché ho un forte mal di gola. Non sto benissimo, ma penso di aver disputato una prova regolare e abbiamo davanti a noi ancora tanta strada prima di arrivare a Trieste».

Pozzovivo: «Prova discreta, ora penso alle salite».
Domenico Pozzovivo dopo la cronometro odierna è 4° in classifica generale a 2’32” da Uran e miglior italiano. Queste le sue parole al termine della tappa odierna: «Credo di aver disputato una prova discreta, ho pagato tanto le discese mentre in salita ho fatto segnare ottimi parziali. Il tempo finale conferma che sto bene. Ho usato una bici diversa dagli altri (da strade e non da crono, ndr) e sono convinto che se la strada fosse stata asciutta avrei potuto far decisamente meglio, ma da dopo domani si sale e arriva il bello».

Aru:«Che sforzone e che insegnamento».
Tra i giovani italiani che si sono messi in mostra oggi c’è Fabio Aru, che al termine della cronometro odierna è 7° nella classifica generale. «Una parola per definire questa crono? Dura. Uno sforzone. La discesa era bagnata, non voluto rischiare troppo ma sono soddisfatto del tempo finale. Ho ancora tanto da imparare, anche per le prove contro il tempo. Al mio fianco ho ottimi insegnanti dai quali cerco di imparare ogni giorno qualcosa in più».

tuttobiciweb.it
 
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(22-05-2014, 06:17 PM)Hiko Ha scritto: Pozzovivo aveva la lenticolare? Non ho guardato i dettagli, ma ho sentito che accennava qualcosa di tecnico nella breve intervista.

Sì, l'ho visto a TgGiro. Può darsi piuttosto l'abbia montata sulla bici da strada... Sese

Quello, per tornare al discorso di Vince, che avrei fatto al posto di Evans, che giustamente Lelli ha criticato parecchio sempre a TgGiro. Cioè, davvero la Time Machine mi sembra bella estrema di per sé per essere una bici da crono, con il tubo orizzontale poi che manco po' è diagonale Asd; in più la BMC ha le SLR come bici da strada, che comunque hanno una certa linea aerodinamica... Sese
 
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considerazioni sparse:

-forse davvero l'Omega-QuickStep ha trovato qualcosa dal punto di vista tecnico sulle biciclette visto che se la prestazione di De Gendt ci può stare quella di Poels è di alto livello, quella di Brambilla tutto fuorchè un cronoman fin qui è eccezionale e quella di Uran stratosferica, il colombiano diventa ora l'uomo da battere anche se comunque resta tutto apertissimo, bravino pure Pauwels
-se Ulissi non fosse caduto verso Savona ora sarebbe 3° in classifica anche se va detto che non è del tutto nuovo a ottime prestazioni nelle prove contro il tempo e ricordiamo ad esempio un 19° posto sul Nevegal nel 2011, strepitoso in discesa Cunego per il quale purtroppo il percorso prevedeva anche salita e pianura ma in ogni caso buona prova la sua e condizione che sembra in crescita, bravo anche Cattaneo altro non nuovo a buone prestazioni a cronometro
-l'inizio faceva temere un crollo come quello di Polsa dello scorso anno e invece Evans ha tenuto botta anche se di qui in avanti sarà destinato a soffrire, male Morabito che da sempre ha la tendenza a calare nella parte finale dei grandi Giri e male Sanchez che però da tempo non realizza buone prestazioni a cronometro e probabilmente non l'ha neppure fatta a tutta
-grande prova di Majka che già adesso è in posizione da podio grazie all'ottima prova della Tinkoff-Saxo nella cronosquadre e le grandi montagne non gli sono certo nemiche, prevedibile una prestazione così così dopo lo sforzo del giorno prima e dopo che da anni non brilla a cronometro da parte di Rogers che sarà comunque una valida spalla per il polacco nel prossimi giorni
-in una tappa del genere Kelderman avrebbe dovuto guadagnare su tutti o quasi i rivali e invece così non è stato segno che ha dei limiti cosa del resto normale per un corridore di 23 anni e l'impressione è che dovrà lottare per salvare la top ten
-Pozzovivo straordinario nel primo tratto ma forse anche troppo straordinario nel senso che si sa che in discesa sul bagnato è un paracarro ma anche nell'ultimo tratto abbastanza adatto ai suoi mezzi non ha fatto la differenza segno che ha speso troppo nella prima parte, la sua prova alla fine è comunque discreta mentre è buona quella di Gretsch atleta che da under 23 lottava con Malori nelle crono ed è piuttosto deludente quella di Vuillermoz e ancor più Dupont anche se non sono loro a dover fare classifica
-Cataldo bene ma non benissimo anche se va detto che ha corso in condizioni meteo peggiori rispetto agli altri, senza infamia e senza lode Siutsou che però doveva far meglio se il suo obiettivo è la top ten, troppo dura questa crono per Boasson Hagen comunque discreto
-buona prova di Herrada che giorno dopo giorno cresce e sembra vicino al livello dell'ultima Vuelta mentre continua a destare perplessità Quintana che avrà qualche problema fisico ma che fin dalla Tirreno-Adriatico si è assestato su un livello di rendimento medio-alto ma lontano da quello che ha avuto sulle Alpi all'ultimo Tour, comunque nonostante gli oltre 3' di ritardo di Uran è in piena corsa per vincere il Giro; ingiudicabile Malori, strano che non l'abbia fatta a tutta Castroviejo
-prova simil-Pozzovivo per Aru che è naufragato nell'ultimo tratto ma nel complesso si è difeso e vedremo cosa potrà combinare nei tapponi visto che non essendocene stati un anno fa il suo rendimento in quel contesto è un'incognita, non malissimo Scarponi che sembra in ripresa
-ottima prova di Rabottini che sta cercando di fare classifica ma che già ad esempio sul Naso di Gatto ha sofferto e che in montagna ha dei limiti dunque difficilmente chiuderà nei 20 a Trieste
-non male Pirazzi che anche lui ha corso con il bagnato e lo rivedremo all'attacco a Oropa, al pari di Bongiorno e Zardini che a loro volta se la sono presa comoda e attendono le montagne
-fin qui Hesjedal cronosquadre d'apertura a parte ha tenuto botta grazie al fatto che sugli Appennini i big non si sono attaccati ma in una crono del genere ci voleva brillantezza e lui a differenza del 2012 non ce l'ha, ciò non toglie che grazie alle sue doti di fondo potrà risalire nei prossimi giorni fino a entrare nella top ten
-benino Geniez ma se vuole combinare qualcosa nei prossimi giorni dovrà attaccare da lontano come ha fatto con successo a Peyragudes all'ultima Vuelta visto che in tanti vanno più forte di lui in montagna, discreta anche la prova di Fischer e Le Bon anche se loro non fanno classifica
-in continua crescita Preidler e nulla di strano se riuscisse a vincere una tappa grazie a una fuga e penso ad esempio a Val Martello, peccato per Ludvigsson che era in linea per chiudere la crono nei 15
-il vecchio Hondo sorprende piazzandosi 24° in una crono così impegnativa mentre è stato deludentissimo Kiserlovski e il precedente del 2013 quando è calato parecchio nell'ultima settimana non fa ben sperare per lui, non male invece Zoidl
-anche per Rolland prova piuttosto sotto tono ma del resto cronoman non lo è mai stato comunque lui non ha paura di attaccare anche da lontano e dunque aspettiamocelo nei prossimi giorni, non benissimo neppure Thurau che sta comunque disputando un grande Giro
-d'accordo che ha forato ed è anche caduto ma Basso al massimo avrebbe potuto chiudere sui tempi di Hesjedal e per lui vale il discorso fatto per il canadese ovvero che è dotato di fondo il che lo porterà nei 10 ma non nei 5 a Trieste ma la brillantezza non ce l'ha più
-Belkov si esalta in discesa sul bagnato come aveva fatto un anno fa a Firenze ma non era certo questa la tappa della Katusha, vedremo se Moreno riuscirà a fare qualcosa in montagna anche se la sua condizione appare scadente
-senza infamia e senza lode Duarte che soprattutto a Sestola era apparso in crescita e anche per lui vedremo cosa riuscirà a fare sulle grandi montagne chiaramente per un successo di tappa visto che nella generale è ormai lontano
-naufraga in una prova adatta a lui Monfort che è dall'inizio del Giro che non è brillante e che anche sul Naso di Gatto ha stentato a rimanere con i migliori, la top ten per lui è utopia ed è a rischio anche la top 20
-decisamente deludente Pellizotti che pure ricordiamo brillantissimo ad esempio alle 5 Terre nel 2009, evidentemente l'età si fa sentire e come per Basso ed Hesjedal non ha più la brillantezza per rendere al meglio in prove di questo tipo, comunque la condizione in salita appare buona dunque lo attendiamo nei prossimi giorni
-l'Orica-GreenEdge è squadra di cronomen ma questa non era crono per loro e per giunta nessuno sta facendo classifica dunque non stupisce che il migliore ovvero Santaromita arrivi solo 72°
 
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Ma Ulissi è crollato in classifica per la caduta e il giorno dopo stava così bene senza nemmeno 1 graffio? Asd
Se fossi stato un giornalista gli avrei chiesto se la cotta non era dovuta al kilometraggio sui 260 km Occhiolino
 
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