GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Sono iniziate le tappe di Firsanov comunque eh
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Effettivamente Valv pare abbia detto la verità: "volata" fatta più per rilanciare la velocità in favore di Amador che per prendere l'abbuono. Mi sa proprio che non lo sapeva che davanti ce n'erano solo 2...
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Amador: «Giornata storica sia per me che per il mio paese».
A Cividale del Friuli Andrey Amador si veste di rosa e regala al Costa Rica una giornata storica. Ora guida la classifica generale con 26” su Jungels, 46” su Nibali e 48” sul compagno e capitano Valverde. «La tappa è stata durissima, nel finale ho provato a fare la differenza per guadagnare qualche secondo. Non sono uno scalatore puro, ma ho sfruttato l'occasione al meglio e grazie a un ottimo gioco di squadra ce l'ho fatta. Valverde resta il capitano del Team Movistar, lo aiuterò nei giorni che vengono, sono la sua spalla, una seconda linea per la squadra, di cui devo e voglio rispettare le aspettative. Questa maglia rosa mi lascia senza parole. Il Giro è la mia corsa preferita, mi piacciono i percorsi e il calore della gente, sono davvero al settimo cielo. Ci tengo a ringraziare il Costa Rica e tutti quelli che da lontano e vicino mi supportano. Il mio è un paese piccolo, ma dal cuore grande in cui il ciclismo sta crescendo notevolmente. La giornata di oggi è un piccolo mattone in questo percorso di crescita, sono felice di esserne l'artefice».
Nibali: «Finora è un gioco più di testa che di gambe»
Vincenzo Nibali rosicchia 4” a Valverde e prosegue la lotta d nervi con il basco e gli altri pretendenti alla maglia rosa: «Nello sprint finale quest’oggi è andata bene a me, Alejandro è partito lungo e ha trovato il vento contro. Io ho attaccato con i miei compagni nella penultima e ultima salita, Scarponi e tutti gli altri sono stati eccezionali. Valverde corre da attendista, lo conosco, il nostro finora è stato un gioco più di testa che di gambe. Oggi è stata la prima vera giornata dura, ma ce ne aspettano tante altre. Non devo concentrarmi solo su Valverde, quelli scollinati davanti sono tutti in forma e temibili come avversari».
Nieve: «Per la squadra e la mia famiglia»
Il 29enne basco Mikel Nieve torna a vincere sulle strade del Giro d’Italia dopo 5 anni e commenta così il suo successo: «Sono molto contento per questa vittoria, ormai sono cinque anni che corro il giro, una corsa che amo profondamente. Dopo l’abbandono di Landa, su cui puntavamo per conquistare la maglia rosa, il nostro obiettivo è cambiato ed è diventato vincere una tappa. Oggi ci ho provato da lontano ed è andata bene. A chi dedico questa vittoria? È per tutta la squadra e per i miei cari».
Ecco le dichiarazioni del vincitore di tappa a seguito della classica conferenza stampa a Cividale del Friuli.
Non è la prima volta che vinci dopo che il tuo capitano ha abbandonato e tu hai potuto accettare la responsabilità dell’attacco.
«Sono sempre riuscito a prendere ogni opportunità che mi si è presentata. Oggi sono riuscito a inserirmi nella fuga decisiva e sono molto felice».
Che significato speciale ha per te questa vittoria dopo i problemi di squadra e personali?
«Per la squadra è stato molto importante per il morale dopo l’abbandono inaspettato di Landa, perché siamo stati costretti a organizzare un nuovo piano e ottenere una vittoria così a stretto giro è davvero una grande soddisfazione. Personalmente sono molto contento, perché non vinco molte gare e trionfare di nuovo al Giro dopo essere venuto all’ultimo momento visto che fino all’ultimo non ero sicuro di partecipare, mi rende molto felice».
Per quanto riguarda l’abbandono di Landa, cosa è successo?
«Non avremmo mai creduto che gli sarebbe successo una cosa così grave, avevo capito che aveva trascorso male la notte, ma alla colazione si sentiva abbastanza bene. Tuttavia, alla fine ha avuto una nuova crisi, non riusciva proprio a continuare, gli era salita la febbre e si è dovuto fermare».
Se Landa fosse ancora in gara avresti vinto lo stesso?
«Sicuramente no, perché oggi avrei lavorato tutto il giorno per lui come suo gregario e per la classifica generale dunque non avrei mai avuto la possibilità di attaccare».
Quando hai sofferto di più, martedì dopo che Landa era nel gruppetto o oggi?
«Mentalmente di sicuro l’altro giorno con la crisi di Landa, dato che pedalare tutto il giorno nel gruppetto sono situazioni difficili; oggi fisicamente perché sono andato al 100% ed è stata una tappa molto dura».
Domenica ci sarà la Gran Fondo Giro d'Italia anche sul percorso di oggi con 1500 partecipanti, che consiglio ti senti di dare ai coraggiosi, tu che hai vinto la tappa?
«Se i cicloamatori devono proprio farla per forza… (ride NDR), dico che è molto dura. Quel che posso consigliare è che devono mangiare sempre bene, misurare le forze e se finiscono si meritano un grande applauso».
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Che scalatore incredibile Nieve. Uno che in questo Giro poteva arrivare facile tra i primi 10 se non avesse dovuto scortare Landa.
Un Giro da ciapa no. Nessuno ha le gambe per fare minimamente la differenza.
I primi due della classifica generale sono i primi che salteranno: Jungels si è staccato già oggi, Amador no ma è da giorni che lo vedo soffrire.
Nibali spara a salve, i suoi attacchi fanno il solletico agli avversari (dall'altro lato ha vinto la volata ed è una notizia).
Valverde è un campione ma non un corridore da Grandi Giri a tutto tondo e lo si sta vedendo anche in queste settimane.
Chi vedo sempre freschi sono Kruijs, Chaves e Majka ma se non mettono mai il naso fuori dal gruppo ci sarà un motivo (soprattutto il colombiano e il polacco che devono recuperare qualcosa)....
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Antisionista
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Ok, al momento il giro non ha un padrone, ma potrebbe averlo dopo le 2 prossime tappe.
Soprattutto la cronoscalata, potrebbe essere la discriminante per capire se Nibali è quello di 3 anni fa.
Altrimenti se il livellamento continuerà, sarà una lotta sul filo dei secondi tra Valvy, Enzo e Krujswijk. Come fu nel 2012 tra Roddry, Ryder e De Gendt.
Non propriamente una situazione esaltante, ma comunque , a suo modo, avvincente.
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Nibali che vince la volata mi ricorda Basso nel 2012.. tutti a pensare che sia sinonimo di grande gamba e poi..
Ovviamente spero di sbagliarmi, è vero che non li ha staccati ma non erano le salite adatte quelle di oggi.
Firsanov ha deciso di uscire di classifica per vincere almeno due grandi tappe e la maglia blu.
Solo che se gli lasciano spazio da lontano qualcuno rischia il podio..
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I Movistar oggi mi devono spiegare perchè non fermano Visconti con gli abbuoni in palio....mentre lo fermano a 1.5km altra volta quando era perfettamente inutile...
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La Movistar che non ferma Visconti é uno dei grandi classici del forum
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Il paragone tra Basso 2012 e Nibali 2015 è una chicca comunque.
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