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Giro d'Italia 2017 | 11^ tappa: Firenze - Bagno di Romagna
Il discorso è che a Corvara la gamba l'aveva, a Risoul e Sant'Anna pure quindi mi sembra strano pensare che in mezzo gli siano mancate le gambe, quindi era probabilmente un problema più di testa che altro.
Poi va bene la reazione delle ultime tappe, ma in generale negli ultimi anni mi è sembrato, appunto, ondivago.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Paruzzo
(18-05-2017, 10:54 AM)Akr Ha scritto: Si ok infatti l'ho scritto sopra che quelli forti siamo noi che ne parliamo qui davanti ad un pc.
Quando ti stacchi da 30 corridori effettivamente è un problema di testa.
Poi vinci il Giro immagino perchè son scarsi gli altri.

Vincenzo Van Garderen

Se ti stacchi una settimana da 30 corridori e quella dopo sei il terzo più forte in salita del Tour evidentemente non è un problema di gambe.

Lascia perdere i tentativi di fare il brillante, che non fanno per te.
 
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E' merito del cambio delle pedivelle
 
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Ragazzi non intendo alimentare polemica ma sta roba che uno con gamba si stacchi per problemi di testa è qualcosa di meraviglioso.

Il corridore che è diventato oggigiorno Nibali a me neanche piace.
Un tempo,al netto delle cappellate era comunque abbastanza godibile da vedere.
Ora mi sembra giochi spesso col "computerino",seppur la "testa"  Asd , lo spinga ad andare molto più forte.

p.s. devo editare perchè non avevo ancora letto l'intervento del Paglia.
Ho cominciato ad utilizzare un pò di "brillantina" da qualche mese.Prima portavo i capelli rasati.
 
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Le pedivelle influiscono sul cambio di ritmo.

Però, come ha detto Paruzzo, se a Corvara ti stacchi da due corridori e ad Andalo da dieci evidentemente le gambe c'entrano il giusto.


(18-05-2017, 11:21 AM)Akr Ha scritto: Ragazzi non intendo alimentare polemica ma sta roba che uno con gamba si stacchi per problemi di testa è qualcosa di meraviglioso.

Il corridore che è diventato oggigiorno Nibali a me neanche piace.
Un tempo,al netto delle cappellate era comunque abbastanza godibile da vedere.
Ora mi sembra giochi spesso col "computerino",seppur la "testa"  Asd , lo spinga ad andare molto più forte.

p.s. devo editare perchè non avevo ancora letto l'intervento del Paglia.
Ho cominciato ad utilizzare un pò di "brillantina" da qualche mese.Prima portavo i capelli rasati.

È più meraviglioso pensare che uno possa passare da avere le gambe di Torosantucci a quelle di Pantani in un giorno, fidati.

Che poi io di "problemi di testa" non ho mai parlato, ho detto che non è forte di testa, perché se lo sei e hai una gamba che ti dà x non rendi un giorno x e l'altro y come Nibali negli ultimi due GT che ha corso per vincere.
 
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Però criticare Nibali per uno scattino mi sembra fuori dal mondo,piuttosto Pinot è partito come se si stesse giocando la Milano-San Remo....mah...
 
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Io invece non mi sento di dire che Nibali e Pinot abbiano sbagliato; tutti e due, per me, per ragioni diverse, hanno provato ad animare la corsa nel finale, sapendo entrambi che non avrebbero ottenuto risultati in termini di secondi guadagnati. Forse, e dico forse, Nibali ha voluto saggiare più le sue gambe che quelle degli avversari, magari si è voluto rendere conto di come il suo corpo rispondesse ad un suo cambio di ritmo. Pinot probabilmente ha voluto dimostrare che è presente e pericoloso ai suoi avversari. E' ovvio che dopo lo scollinamento si affrontava una discesa pedalabile e poco tecnica (diversamente da come presentata in rai), dove era improponibile effettuare una selezione significativa. Per me hanno fatto bene entrambi: siamo al giro d'italia, in un anno nel quale ci sono molti ottimi corridori, ed è giusto ed anche piacevole per noi, che si diano battaglia, anche dove non ce ne sia necessità. Se proprio devo trovare il "pelo nell'uovo", probabilmente Nibali non avrebbe dovuto, in prima persona, rispondere allo scatto di Pinot, ma lasciare agli altri, soprattutto a Dumoulin, l'onere dell'inseguimento; ma anche lì, forse, si è voluto testare. Riguardo alla sua tenuta mentale (di Nibali), io ritengo che nel 2015 e nel 2016 ha sofferto tantissimo la pressione che gli arrivava dall'esterno e, in particolar modo, dai media e questo ha influito sui suoi rendimenti. Al momento, l'impressione è che sia sereno e non molto legato psicologicamente al risultato finale; mi spiego meglio: sa bene che Quintana è più forte di lui, e questo lo rende tranquillo e, allo stesso tempo, pericoloso per tutti, non avendo nulla da perdere!
Penso, infine, che il giro sia molto aperto e molto interessante..questo giro mi piace sempre di più! :-)
 
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Pinot ha detto che pensava che qualcuno lo seguisse.

Però, se quello era il suo obiettivo, è partito tardi.
 
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[fon‌t=Verdana, sans-serif]La mia idea sul Nibali “ondivago” 2015 e 2016, già accennata altre volte, fa riferimento ad un mix tra le pressioni in casa Astana (con un “personaggio” come Vinokurov a fare il bello e cattivo tempo) e quelle derivanti dal Tour 2014, con la voglia di dimostrare di non aver vinto solo grazie alle cadute di Froome e Contador. Queste pressioni trovavano probabilmente esito in nervosismo, possibili disturbi del sonno e quindi nella mancanza di recupero, che può spiegare l’elevata incostanza di rendimento. [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Al Tour 2015 Nibali aveva esordito con una ottima crono (sia pure breve), difficile pensare che non avesse una preparazione almeno buona (anche se la sensazione dal Delfinato era che il percorso di crescita fosse meno brillante rispetto all’anno prima). Nella tappa dei ventagli perse due minuti trovandosi da solo con Fuglsang: facile immaginare le urla con la squadra, i nervi a fior di pelle, le difficoltà di riposo e quindi di recupero. Passata la tempesta ed accettata la situazione si rivide un Nibali positivo (senza la foratura a inizio salita nell’ultima tappa avrebbe forse potuto recuperare anche il terzo gradino del podio). [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Al Giro 2016 (e siamo sempre in casa Astana, non solo con il fattore Vinokurov ma anche con i rischi di esclusione della squadra a inizio stagione) il botto arriva dalla tappa in cui Nibali, dopo lo scatto per staccare Valverde, non riesce a rispondere alle accelerazioni di Kruijswik prima e Chaves poi. Immaginiamo l’umore nero, i dubbi su sé stesso, ancora una volta il rischio di non riposare e recuperare al meglio. Il rendimento pessimo nella crono del giorno dopo potrebbe non essere stato un caso. Tuttavia, la forma c’era e stava crescendo. Con il passare dei giorni e, credo, con l’aiuto monumentale di un grandissimo Michele Scarponi, sulla strada e, probabilmente, anche come sostegno psicologico, il miracoloso recupero del Giro, comunque contro avversari “alla portata”, grazie alla caduta di Kruijswijk, al calo di Chaves, all’assenza di squadra per entrambi. [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Quest’anno l’Astana non c’è, Nibali appare in forma migliore e più sereno, sia pure con la voglia di “dimostrare” qualcosa (qualche fantasma se lo porta dietro). Usando meglio “la testa” sul Blockhaus non avrebbe risposto a Quintana (o, al massimo, avrebbe potuto rispondere al primo attacco, quando stava visibilmente bene, poi ha cominciato a rispondere per orgoglio e ha pagato qualcosa più di quanto avrebbe potuto). [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Il dato di fondo, a mio avviso, è che Nibali è un ottimo corridore da corse a tappe (neanche “naturale”, ha lavorato molto per diventarlo), forse ancora il n° 3 del mondo, ma non si è mai staccato dai corridori “da podio” in modo netto come hanno fatto a volte Contador e negli ultimi anni, in termini più evidenti, Froome e Quintana. Ha spesso dimostrato un ottimo “istinto”, inventando, spesso grazie alle discese (che oggi non sembrano più in repertorio, la voglia di rischiare è diminuita con l’età), è un corridore che ha saputo entusiasmare in molte occasioni (e speriamo ancora in futuro)! [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Poi la fastidiosa pressione della stampa, della stomachevole RAI nazional-popolare (e se la smettessero dubito che gli ascolti ne risentirebbero, magari educando il pubblico ad un rapporto con lo sport più maturo, si applaudono molte cose, dallo sforzo dell’atleta figlio di tanti duri allenamenti all’avversario che si dimostra più forte in quel momento, non si possono applaudire solo le vittorie e le medaglie che arrivano nonostante uno sport poco promosso e supportato, salvo poi parlare di “brucianti delusioni”, spesso legate solo allo straparlare di giornalisti incompetenti). [/font]
 
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[+] A 4 utenti piace il post di OldGibi
Ho aperto io la discussione sul Nibali che correva in modo strano, ma ero stato un po' troppo criptico. Intanto sul dire che corre in un modo strano non intendevo dire fosse per forza sbagliato, semplicemente che io farei diversamente.

Lo scatto in sè sul Monte Fumaiolo non è un errore però alla fine della fiera è stato molto ma molto inutile, come quello sull'Etna, e in tutti e due i casi ha toppato anche completamente il momento dello scatto, quasi non conoscesse le salite (quella di ieri, la "sua" salita un po' meno ok.
Poi anche l'inseguire Pinot l'ho trovato un dispendio di energie che poteva far fare ad altri, come se gli importi di più essere considerato il leader del Giro che altro.

Sul Blockhaus io non l'avevo criticato per aver inseguito Quintana negli scatti, però anche quella è stata una decisione che a molti ha fatto storcere il naso. Insomma in una settimana e mezzo piuttosto tranquille e per lui buone, più volte si è trovato in mezzo a episodi rivedibili, a me sembra spesso che lasci un po' tutto all'improvvisazione, proprio il contrario di quello che dovrebbe essere perchè viene da una preparazione calibrata al millesimo.
 
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Dico la mia anch'io: sull'Etna sapeva ovviamente benissimo dove scattava visto che conoscerà ogni buchetta di quella salita. Sapeva altrettanto bene che era molto difficile fare selezione dunque ha scelto un punto non adattissimo a fare selezione ma nel quale sapeva di non rischiare il "rinculo" quando lo avessero ripreso.
Giusto a mio avviso anche lo scatto di ieri per vedere se qualcuno rischiava la "miciola" dopo il giorno di riposo.
Assolutamente sbagliato e quasi folle invece mettersi ad inseguire Pinot da solo con tutti a traino.

In conclusione: Nibali di testa ha dimostrato nella sua carriera di non averne moltissima ma ha un cuore enorme e il 99% delle volte che ha sbagliato lo ha fatto per eccesso di generosità, cosa che ad un corridore perdono assai più volentieri che succhiare le ruote degli altri, quantomeno in termini di simpatia.
Di testa secondo me può sotto alcuni aspetti ricordare un po' Contador, che scatta anche se non ne ha, e che se è in lotta per il 3 posto al tour a 100 km dal traguardo scatta sapendo di fare quasi certamente un harakiri, e penso farebbe uguale o quasi anche senza quel palmares alle spalle.. O che segue Froome sapendo che dopo 500 metri lo stacca e lui invece andrà in crisi.
Non si può dire "abbiano testa" ma di sicuro ci fanno divertire tantissimo.
 
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[+] A 1 utente piace il post di MalbecPd
Lo scatto sul fumaiolo ci puo' anche stare magari becchi il dumoulin di turno in giornata no e si prende 1'30". A riachio pressoche zero se ti senti bene
 
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Tappa sopravvalutata. L'arrivo lontanissimo dal Gpm di una salita con un tratto impegnativo troppo corto per fare distacchi degni di nota hanno fatto si che sia venuta fuori la tappa che abbiamo visto.
 
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(18-05-2017, 08:30 PM)MalbecPd Ha scritto: Di testa secondo me può sotto alcuni aspetti ricordare un po' Contador, che scatta anche se non ne ha, e che se è in lotta per il 3 posto al tour a 100 km dal traguardo scatta sapendo di fare quasi certamente un harakiri, e penso farebbe uguale o quasi anche senza quel palmares alle spalle.. O che segue Froome sapendo che dopo 500 metri lo stacca e lui invece andrà in crisi.
Non si può dire "abbiano testa" ma di sicuro ci fanno divertire tantissimo.

Secondo me a livello di testa Nibali e Contador c'entrano pochino.

Contador a volte si fa fregare dall'orgoglio e dalle manie di protagonismo, però è uno che il giorno dopo essersi preso una scoppola è di nuovo in piedi, magari si stacca da tre corridori, ma sono gli stessi tre corridori da cui si è staccato il giorno prima. Nibali ha bisogno di più tempo per leccarsi le ferite, così come anche Quintana, seppure i due reagiscano in maniera diversa alle avversità.

Alberto, che a me neanche sta simpatico, mentalmente è uno dei più solidi in gruppo. Nibali chiaramente non è Van Garderen, ma non è neanche uno "molto forte di testa".
 
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(18-05-2017, 11:58 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto:
(18-05-2017, 08:30 PM)MalbecPd Ha scritto: Di testa secondo me può sotto alcuni aspetti ricordare un po' Contador, che scatta anche se non ne ha, e che se è in lotta per il 3 posto al tour a 100 km dal traguardo scatta sapendo di fare quasi certamente un harakiri, e penso farebbe uguale o quasi anche senza quel palmares alle spalle.. O che segue Froome sapendo che dopo 500 metri lo stacca e lui invece andrà in crisi.
Non si può dire "abbiano testa" ma di sicuro ci fanno divertire tantissimo.

Secondo me a livello di testa Nibali e Contador c'entrano pochino.

Contador a volte si fa fregare dall'orgoglio e dalle manie di protagonismo, però è uno che il giorno dopo essersi preso una scoppola è di nuovo in piedi, magari si stacca da tre corridori, ma sono gli stessi tre corridori da cui si è staccato il giorno prima. Nibali ha bisogno di più tempo per leccarsi le ferite, così come anche Quintana, seppure i due reagiscano in maniera diversa alle avversità.

Alberto, che a me neanche sta simpatico, mentalmente è uno dei più solidi in gruppo. Nibali chiaramente non è Van Garderen, ma non è neanche uno "molto forte di testa".



 Io mi riferivo a "testa" nel senso di lettura di gara/tattica etc.  Quanto precisato da te penso sia indubbiamente vero, anche se Nibali un exploit al giro d'orgoglio lo ha fatto abbastanza di recente, anche se aiutato da un po' di foruna.
 
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"Io mi riferivo a "testa" nel senso di lettura di gara/tattica etc."

Peggio...
 
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