Nel pono
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E pure Zakarin adesso è terzo
GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Prestazione monstre di Valenten Maduà comunque.
Fosse nato in Slovenia o in Colombia chissà cosa ci toccherebbe leggere nei forum francesi.
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Il Nuovo Ciclismo Premium
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Roglic e Nibali si studiano, atteggiamento giusto e comprensibile perchè si vede che quei due hanno qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Chiaro che così facendo fanno rientrare in gioco altri corridori (e non tutti sono degli scarsoni!) col rischio di scottarsi. Nibali, tra i due, è quello che ha più da perdere con questo giochino, però da uno che ha vinto 2 Giri e punta al terzo è normale corra così.
Ed è presumibile che questa lotta psicologica ci sarà anche domani, anche perchè il primo round è finito in perfetta parità.
Zakarin è un duraccio, in una tappa così da fondisti è uno dei migliori. E adesso per me il russo diventa uno dei più pericolosi, almeno ragionando sul podio.
Mollema invece ha toppato dopo un lavoro veramente enorme (e quindi sprecato) di Ciccone. E' un regolarista, queste azioni non sono nelle sue corde, però il merito di aver animato così tanto la tappa va principalmente a lui e alla Trek.
Chi ha più da guadagnare dal no contest Nibali-Roglic è la coppia Movistar Landa-Carapaz, due degli scalatori più forti di questo Giro. Landa lo conosciamo, scalatore formidabile, ma chi sorprende veramente è il giovane ecuadoregno. Dopo oggi non vedo assolutamente impossibile avere Carapaz in rosa a Verona, mi sembra l'unico antagonista credibile di Primoz e Vincenzo.
Majka sempre bene, ma non benissimo.
Giornata no di Lopez, che esce definitivamente dalla lotta per il trofeo senza fine. Paga la sfortuna, ma in un contesto di tante nefandezze tattiche. Il primo errore è stato non chiudere sulla fuga e non essere entrato nell'azione di Landa. Poi quando è successo il fattaccio è partito per la tangente anche mentalmente. Giro da reinventare, con quali obiettivi?
Poi in casa Astana ci sarà da ragionare perchè nell'ultima settimana ha avuto due forature e un guasto meccanico in fasi calde della corsa: non può essere un caso.
Su Yates non ci ho mai creduto e quindi questo suo crollo mi sorprende solo nella tempistica, me lo aspettavo nella terza settimana. Non è mai andato forte per tutta la stagione, non vedevo motivi per cui avrebbe dovuto cambiare rotta al Giro.
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