David Cioni, dopo la tappa di sabato, annotava come "sulle pendenze di Prati di Tivo nel ciclismo moderno è difficile fare una grossa differenza." Lo sa Cioni, lo sa chiunque nel mondo del ciclismo, lo sa anche Vegni con il suo staff.
Valutiamola insieme alla salita di Oropa:
Prati di Tivo è più lunga e ha una pendenza media maggiore, tuttavia Oropa, senza essere niente di trascendentale, riesce sempre a incidere un poco di più sulla corsa, cosa che si comprende facilmente considerando i diversi tratti con pendenze più impegnative.
La tappa clou del secondo week end di questo Giro, come tante tappe analoghe in passato, è progettata per un nulla di fatto! Mettiamoci anche la tappa domenicale di Napoli e il massacro dell'interesse del pubblico è completo.
Il prossimo week end si salva per la cronometro di sabato, poi arriva domenica il delitto di quello che dovrebbe essere il super - tappone clou di questo Giro: 222 km. , oltre 5.400 mt. di dislivello, si va ampiamente oltre i 2000, tappa da leggenda? Dopo il Mortirolo da Monno si fa il Passo di Foscagno:
Vi ricorda qualcosa? E' peggio di Prati di Tivo!! Più chilometri e più altitudine ma resta probabile che tutto si racchiuda negli ultimi 4 chilometri verso il Mottolino, con solo l'ultimo chilometro e mezzo decisamente duro... Pogacar a parte (non sappiamo cosa avrà voglia di fare o cosa decideranno i compagni squadra

), un paio di scattini e qualche secondo di differenza nella lotta per il podio.
E' stato necessario modificare il percorso, vero, e con la sequenza Aprica - Forcola di Livigno - Mottolino la tappa era leggermente più interessante (anche se non poi tanto) ma questo è un problema organizzativo, se si rischiano problemi si organizza altro piuttosto che inficiare la tappa più importante del Giro.
E così trascorreremo anche il terzo week end del Giro 2024...