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Giro d'Italia: anticipazioni per il 2014
#41
Dal "Resto del Carlino":http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/provincia/2013/08/05/929951-giro-italia-finale-sara-coinvolta-sabattini.shtml

A parte la polemica sul fatto che la tappa che partirà da Modena debba passare(giustamente dico io) o no per Finale Emilia(il Giro devono ancora presentarlo e già il percorso fa discutere), la cosa interessante che emerge dall'articolo è che la corsa arriverà verso Pian del Falco dalla provincia di Bologna, dunque non dalla Toscana....

E intanto Torino sfida Trieste per la conclusione del Giro e offre 5 anni di contratto (dal 2014 al 2018) alla RCS....
 
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#42
Patrimonio Nazionale il Giro eh ?! Facepalm
Il Tour finisce a Parigi con una cerimonia degna delle Olimpiadi, il Giro rischia di finire per 2 anni di fila in città anonime come Brescia e Trieste... Facepalm

Trovo inaccettabile non toccare le zone terremotate poi...
 
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#43
A Trieste c'è la piazza più bella d'Italia Sisi
 
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#44
(07-08-2013, 11:59 AM)ManuelDevolder Ha scritto: Patrimonio Nazionale il Giro eh ?! Facepalm
Il Tour finisce a Parigi con una cerimonia degna delle Olimpiadi, il Giro rischia di finire per 2 anni di fila in città anonime come Brescia e Trieste... Facepalm

Trovo inaccettabile non toccare le zone terremotate poi...


Ma c'è un offerta di Torino per 5 anni...
 
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#45
Penso che il finale itinerante sia una scelta non del tutto sbagliata, però RCS dovrebbe comunque scegliere finali di grande prestigio e sfruttarli meglio. Verona ad esempio è bellissima, così come Milano in piazza Duomo o Roma al Colosseo. Sarebbe bello prima o poi vedere un finale a Firenze. Brescia l'ho trovata inadatta.
 
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#46
Si fa la crono del Barolo...

http://www.granda.net/default.aspx?tabid...DNews=8603
 
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#47
"Il Piccolo" conferma l' arrivo a Trieste... http://ilpiccolo.gelocal.it/prima



Nell'articolo de "Il Piccolo" parlano anche di prime montagne in Abruzzo(Prati di Tivo?) e arrivo a Plan de Corones.
 
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#48
A Trieste la passerella finale del Giro d’Italia

Battuta la concorrenza di Milano. Possibile l’accoppiata con lo Zoncolan per la chiusura della prossima corsa rosa



di Guido Barella

TRIESTE

È fatta. L’accoppiata Zoncolan-Trieste ha convinto gli organizzatori del Giro d’Italia 2014. La corsa rosa si concluderà sulle strade della nostra regione con una due giorni da sogno. E Trieste ha superato Milano allo sprint, ed è il caso di dirlo visto che parliamo di ciclismo, di grande ciclismo, per aggiudicarsi la passerella finale del Giro, con quali ritorni in termini di audience e di immagine è facile intuire. Milano si rifarà l’anno successivo, ospitando nuovamente la chiusura del Giro per stabilire così un ideale passaggio di testimone tra la corsa rosa e l’Expò 2015. Intanto però, grazie all’ottimo lavoro tecnico nel disegnare le proposte di tracciato e diplomatico per superare la concorrenza che arrivava da mezza Italia (ma soprattutto dal resto del Triveneto) svolto ancora una volta dall’organizzatore Enzo Cainero, nel 2014 ci godremo in regione la conclusione del Giro. Lo stesso Cainero - rintracciato ieri mattina in Carnia - resta ancora abbottonatissimo ma le notizie che trapelano assicurano che dubbi a questo punto non ci sono proprio più, tanto che si sta valutando anche di dare l’annuncio ufficiale in regione un mese prima della presentazione del Giro già in programma il 7 ottobre, il giorno dopo il Lombardia.

Il Giro 2014 Il prossimo anno la corsa rosa partirà dall’Irlanda con tre tappe da Belfast a Dublino tra il 10 e il 12 maggio. Il ritorno in Italia avverrà con un ponte aereo su Bari, da dove poi la carovana risalirà l’Italia. Primo assaggio di montagna in Abruzzo, poi sosta a Modena, la Liguria (tappa a Savona) prima delle prime Alpi a Nord Ovest con il (molto) probabile sconfinamento in Francia all’Alpe d’Huez. Quindi si verrà verso Nord Est, dove non mancherà anche la salita di Plan di Corones. E il gran finale tra Zoncolan il sabato e una tappa in linea (non quindi una cronometro) con arrivo a Trieste la domenica.

Il “doppio” Zoncolan Il “doppio” Zoncolan è una delle poche certezze per la tappa di sabato 31 maggio 2014. Cainero ha proposto un tracciato tutto friulano ma non è escluso che possa partire anche dal Veneto. Prima di arrivare a Ovaro, da dove scatterà la prima ascesa al ”Mostro”, la tappa potrebbe toccare Sauris, anche se le gallerie che contrappuntano la peraltro suggestiva strada della valle del Lumiei sono un problema non da poco da risolvere: l’ipotesi comunque è allo studio. Dunque, poi arrivo a Ovaro e prima salita allo Zoncolan da Liariis, discesa su Sutrio e quindi risalita da Priola. Sarà la tappa che deciderà il Giro e basta questo a dire dell’importanza del colpo che è riuscito a mettere a segno Cainero, un riconoscimento della Rcs a tanti anni di organizzazioni sportive ai massimi livelli di efficienza. E anche, perché no, un piccolo risarcimento al mancato Crostis di due anni fa, una ferita ancora aperta nel cuore appassionato degli amanti della bicicletta della regione.

Il circuito di Trieste Domenica primo giugno poi il grande arrivo a Trieste. Anche in questo caso non è stato ancora perfezionato il tracciato di quella che sarà la passerella finale del Giro 2014. L’obiettivo di Cainero è produrre un megaspot per l’immagine della città magari allargando la visuale fino all’Isontino. Il sogno è quello di far partire la tappa tra le colline del Collio per quindi arrivare su Trieste dove disegnare un tracciato sufficientemente breve, in maniera tale cioè da mostrare più volte (addirittura una decina secondo l’ipotesi sulla quale si sta lavorando) gli scorci più belli di Trieste nel mondo attraverso la diretta tv. Non avremo quindi il percorso di 16 km del campionato italiano corso nel 2000 (quello vinto da Bartoli davanti a Simoni, che il compianto Ballerini suggeriva come un perfetto tracciato da Mondiale...) ma qualcosa di molto più breve da esaltare poi nella volata finale sulle Rive, davanti al molo Audace, e nelle premiazioni sul palcoscenico in piazza Unità.

E già si “vedono” le immagini dall’elicottero di questa due giorni del grande ciclismo in regione: il sabato in quello stadio naturale del ciclismo che è diventato lo Zoncolan, circondato dalla corona dei monti della Carnia; la domenica con l’ultima volata sospesa tra Trieste e il mare con lo sfondo di piazza Unità...

GuidoBarella

©RIPRODUZIONE RISERVATA


da http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013...-1.7548372
 
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#49
Zoncolan forse doppio all'ultimo giorno, Purito è l'uomo della 4ª settimana Sbav
 
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#50
RockeggioGroupwave
 
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#51
Zoncolan doppio il giorno del mio compleanno???
Yes Yes Yes Yes Yes Yes Yes Yes Yes Yes
 
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#52
Se scrivere "il doppio Zoncolan" due volte era una battuta, era a dir poco squallida Asd Asd
Non male se fanno lo Zoncolan la 20° tappa e arrivano il giorno dopo per la 21° (perdonatemi qualche eventuale scandaloso errore geografico) Sisi, sperando che il Giro arrivi ancora equilibrato a quella tappa, potremmo assistere a un bel botto. Se no, rischia davvero di essere un fiasco, speriamo di no
 
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#53
Lo Zoncolan senza Gilberto non vale neanche la pena di farlo Sisi
 
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#54
Per me è una cagata, come si è già visto in questi ultimi due anni con le doppie scalate di Alpe di Pampeago ed Alpe d'Huez, in tappe così si procede a passo d'uomo fino all'ultima ascesa...

Gli attacchi da lontano di solito si fanno quando l'ultima ascesa è pedalabile oppure quando l'arrivo è appena dopo la discesa...

Piuttosto che la doppio scalata potrebbero fare l'arrivo sul Crostis con passaggio prima sullo Zoncolan...
 
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#55
Sì, fare Alpe d'Huez o Glandon non avrebbe fatto differenza al Tour, ma con lo Zoncolan può essere diverso dato che difficilmente saliranno a 6km/h, ma se lo faranno sarà un vero disastro. Non è il nome della salita a decidere gli attacchi, è l'altimetria
 
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#56
Si ma lo Zoncolan anche se non vuoi fai la differenza,
vedesi il Muro di Sormano al Lombardia 2012, Rodriguez non ha spinto al massimo, ma la selezione la hanno fatta comunque, ed erano solo 1.7km,
se le pendenze ci sono la selezione c'è,
 
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#57
Una classica è tutta un'altra cosa punto primo, e poi il Muro di Sormano di certo non è paragonabile allo Zoncolan, un conto è fare un km a tutta, un altro è farne otto...

L'Alpe di Pampeago è simile allo Zoncolan, eppure anche quella volta andarano su ad andatura turistica...
 
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#58
evidente comunque che in caso di doppio Zoncolan ci saranno grandi distacchi nel secondo passaggio visto che i corridori avranno già nelle gambe il primo, ad esempio nel 2007 il distacco tra il 1° e il 30° in cima allo Zoncolan è stato di 4'34'', nel 2010 di 8'13'' e nel 2011 di 5'32'' e la tappa del 2010 lunga oltre 200 km e che prevedeva prima dell'ascesa finale il Duron affrontato peraltro a ritmo piuttosto sostenuto oltre che la Sella Valcalda era indubbiamente la più impegnativa delle tre ma non quanto lo sarebbe una con due ascese dello Zoncolan
 
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#59
Lo Zoncolan mi ha sempre dato l'impressione di far pochi distacchi, sarà perchè con pendenze così accentuate la velocità è minore e quindi anche i distacchi... C'è da dire però che Basso nel 2010 mi ha smentito facendo quel numero!

Curiosamente la tappa con meno distacchi fu quella del 2007, record di scalata dal versante di Ovaro.

Comunque è troppo presto per parlarne, non sapendo neanche che versanti si scaleranno, si parla di un terzo e inedito versante.
 
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#60
SI FORMA IL GIRO D'ITALIA

MENTRE sabato scatterà una durissima edizione della Vuelta di Spagna, gli organizzatori di Rcs e Aso stanno ultimando il proprio lavoro per allestire nel migliore dei modi i percorsi di Giro d’Italia e Tour de France 2014, le cui presentazioni sono già state programmate rispettivamente per il 7 e per il 23 di ottobre prossimo.

ROSA Qualcosa è già ufficiale in chiave Giro d’Italia, ma molto appartiene alla sfera del “si dice”. Di certo si conosce soltanto il via dall’Irlanda, con il cronoprologo del 10 maggio e la prima tappa in linea dell’11 a Belfast, in Irlanda del Nord, quindi con la Armagh-Dublino (Eire) del 12. Dunque la Corsa Rosa si avvierà per 11ª volta dall’estero. Questi i precedenti: 1965 San Marino, 1966 Montecarlo, 1973 Belgio, 1974 Città del Vaticano, 1996 Grecia, 1998 Francia, 2002 Olanda, 2006 Belgio, 2010 Olanda e 2012 Danimarca. Ed ecco la prima novità: nessun riposo nonostante il lungo trasferimento dall’estero al Sud della Penisola. A Dublino si arriverà nel primo pomeriggio, quindi charter al volo verso la Puglia dove sin dal giorno successivo si ripartirà con una cronosquadre nel tardo pomeriggio, visto che l’Uci ha deciso di vietare qualsiasi stop nei primi cinque giorni di gara.

PANTANI Il Giro non resterà molto al Sud: s’era parlato di un forte interessamento da parte di San Giovanni in Fiore, che però è troppo in basso, tra Cosenza e Crotone: più probabile una partenza da là verso Nord che non un arrivo. La prima salita dovrebbe essere quella di Prati di Tivo in Abruzzo, mentre l’Appennino verrà nuovamente chiamato in causa in una tappa in terra marchigiana e sicuramente in una giornata dedicata a Marco Pantani - a dieci anni dalla morte, avvenuta il 14 febbraio 2004 - con la scalata del Carpegna, una delle salite più care al Pirata, che là si testava. Di certo si sa che il Giro proporrà per domenica 18 maggio un arrivo in salita a Pian del Falco, nel Modenese, tre chilometri al 10% una volta superato il paese di Sestola. Dopo il riposo di lunedì 19 si ripartirà da Modena lungo le strade flagellate dal terremoto del maggio dello scorso anno.

BARTALI Ed eccoci in Toscana per ricordare il grande Gino Bartali, venuto al mondo il 18 luglio 1914 (ne riparleremo fra un attimo anche in chiave Tour): il Giro dovrebbe transitare dalla natia Ponte a Ema, nel Fiorentino, ripartendo da Viareggio alla volta di Savona per poi risalire dalla Liguria al Piemonte per la cronometro Barolo-Barbaresco e la successiva scalata al Nivolet, anche se è possibile il ribaltamento della “due giorni” con partenza da Santa Maria Maggiore, nel Verbano, per la frazione che si concluderà sulla vetta sopra Ceresole Reale e quindi la prova contro le lancette sulle strade del vino. Resta da vedere se anche la salita di Oropa (ancora per Pantani) verrà presa in considerazione. Questione di pecunia...

FINALE Per il passaggio da Ovest a Est si parla di Mantova, Verona o Vicenza. Quindi, eccoci al gran finale di salite: dovrebbe tornare il tappone con Gavia-Stelvio e Val Martello non disputato quest’anno (ancora da confermare), sicuramente si pedalerà a cronometro e in salita verso Plan de Corones (dopo il successo di quest’anno della Mori-Polsa) ed eccoci sabato 31 maggio con il Monte Zoncolan affrontato due volte, la prima da Ovaro, la seconda probabilmente da Priola, lungo un versante inedito. Il giorno dopo ecco il gran finale a Trieste (ennesimo capolavoro di Enzo Cainero), con una tappa in linea che scatterà dal Goriziano, anche se nelle ultime ore s’è rifatta viva Milano, desiderosa di avere l’epilogo per lanciare il futuro Expo 2015. Sarà un Giro duro ed equilibrato, con un unico neo: la partenza dall’ Irlanda. Ma in tempi di recessione, chi paga ha sempre ragione.


Articolo di Paolo Viberti da "Tuttosport"...
 
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