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Gatti&Misfatti: Ma che bello il Giro senza il fair-play
#1
Gatti&Misfatti: Ma che bello il Giro senza il fair-play
Contador dalle sue disgrazie trae benefici, Landa no

La differenza tra un fuoriclasse e tutti gli altri? Certo guardare la classifica aiuta molto. Dice quasi tutto. Ma c’è di più. La differenza si vede anche di fronte ai sinistri stradali, nel ciclismo sempre piuttosto usuali, in questo Giro proposti a raffica, con una singolare e incredibile intensità.

Al fuoriclasse capita di forare scendendo dall’Aprica, nel tappone più bello e più importante dell’intero Giro. Al fuoriclasse nessuno regala nulla. Il complotto russo-kazako di Katiusha e Astana lo mette subito in mezzo, senza minimamente perdersi in stupide questioni di ipocrita fair-play. Il fair-play non è questo, non a sessanta chilometri dal traguardo, non per una foratura. Il fuoriclasse difatti non se l’aspetta e non lo pretende. Il fuoriclasse fiuta subito l’aria di certe giornate fatali, che possono facilmente trasformare il sogno in incubo, oppure trasformare il sogno in autentica leggenda. Eccolo allora cominciare la rincorsa, scegliendo la salita più nobile per firmare il capolavoro. Il fuoriclasse subisce un accidente, il fuoriclasse viene attaccato, ma il fuoriclasse li va a riprendere tutti.

Poi ci sono gli altri. Due giorni dopo, agli altri capita la caduta poco prima di affrontare la salita vista lago di una tappa nervosa. Ovviamente, non è nemmeno il caso di scomodare l’ipocrisia del fair-play. Proprio non se ne parla, dopo l’assalto scendendo dall’Aprica. La fortuna è una ruota che gira, oggi a me e domani a te, stavolta sono appiedati gli altri e non c’è proprio nessun debito di cavalleria a fermare il fuoriclasse. Il fuoriclasse fiuta l’occasione propizia e non resiste. Il fuoriclasse parte, liberissimi gli altri di inseguirlo, ma gli altri proprio non ce la fanno. A parti invertite, si ripete il duello: stavolta il fuoriclasse Contador sfrutta le disgrazie altrui, o la fortuna sua, mentre Landa si ritrova a inseguire, anch’egli di fronte alla possibilità di trasformare il sogno in incubo oppure trasformare il sogno in autentica leggenda.

Abbiamo la conferma. Il fuoriclasse Contador, sul Mortirolo, trasforma la sua sfortuna in memorabile occasione per una grossa impresa, uscendone ancora più grande. Landa invece accusa il colpo e precipita in una giornata da incubo, la peggiore del suo Giro, arrancando a fatica sulle orme del campione, perdendo ancora terreno, riuscendo soltanto a difendere il piazzamento.

Sta tutta qui, la differenza. Non ci sono altre parole da spendere. E allora grazie a Contador, tante grazie, per avere dimostrato non soltanto con la classifica cosa sia un cavallo di razza.

Già che ci siamo, grazie sentitissime anche per come onora – tutti i giorni, dispensando spettacolo – questo Giro povero (di fuoriclasse come lui) eppure fantastico (demenziale cronometro a parte). Il fuoriclasse Contador ha davanti un grande impegno già a luglio, in Francia, lì davvero troverà in gruppo gente della sua razza, della sua levatura, che parla la stessa lingua: dunque qui avrebbe tutti i motivi per correre questa terza settimana con il braccino. Invece no, niente braccino e nessun calcolo. I fuoriclasse fiutano le occasioni e proprio non resistono. I fuoriclasse, soprattutto, hanno carattere, personalità, orgoglio. E pure una memoria d’elefante. Martedì ha incassato senza tanto frignare l’attacco carogna sulle proprie disgrazie. Due giorni dopo, restituisce con gli interessi. Ma quant’è bello il Giro senza l’ipocrisia dello stupido fair-play. Di un certo fair-play.

di Cristiano Gatti per tuttobiciweb.it
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...&cod=80038
 
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#2
Visto che l'admin continua a postare questi articoli, mi chiedo se il buon Sarri venga prezzolato da Gatti Sese
 
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#3
No, è semplicemente l'unico fanboy di Cats nell'universo.
 
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#4
GattiTheBest

comunque quello che dice in quest'articolo è tutto sommato condivisibile, ma con quel tono tutto quello che scrive per quanto possa essere come in questo caso valido risulta sempre decisamente fastidioso
 
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[+] A 3 utenti piace il post di BidoneJack
#5
Mica posto solo articoli che mi trovano d'accordo o che mi legano per un qualche motivo all'autore Asd

Fair play da sempre un tema abbastanza discusso e controverso nel mondo del ciclismo, soprattutto poi - in passato più che oggi - quando c'è di mezzo la maglia di leader: quindi l'ho messo solamente perché potrebbe dare il là a discussioni, idee ecc Sese
 
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#6
Continua con la storia della cronometro, stupido io che pensavo potesse chiedere scusa a organizzatori e tifosi..
 
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#7
Quasi quasi gli pago io i contributi così va in pensione prima e magari la smette di scrivere.
 
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#8
Ma Gatti lo sa che scrive solo cazzate, vero?
 
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#9
Su questo argomento ha ragione, non attaccare sugli incidenti meccanici non è fair play, discorso diverso per le cadute. Anche perché lo sviluppo dei mezzi punta anche ad evitare problemi meccanici, quindi, per dire, una squadra Pinarello che attacca su un problema meccanico di una Specialized lo sponsor ti ringrazia (poi vabè gli incidenti meccanici credo siano più imputabili a Shimano, Campagnolo e così via)
 
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