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Giro d'Italia 2012: Fin dove arriverà questo Pozzovivo?
#1
Giro d'Italia 2012: Fin dove arriverà questo Pozzovivo?
Vittoria splendida, dubbi legati alla tenuta

Non semplice rispondere alla domanda posta nel titolo. Di certo c'è che lo scalatore lucano sta attraversando uno dei momenti di forma migliori - se non il migliore - della sua carriera e questo lo sapevamo già dal Giro del Trentino, vinto con un'impresa notevole sulla salita di Punta Veleno. Lo scatto secco (e per uno che non è proprio un fulmine di guerra è parecchio significativo già questo) con cui oggi ha piegato tutti i favoriti ha solo ribadito il concetto già fatto trasparire velatamente col sesto posto a Rocca di Cambio, su un arrivo poco adatto alle sue caratteristiche.

La superiorità è stata abbastanza netta in salita e difficilmente possiamo pensare che i Basso, i Kreuziger e gli Scarponi di turno l'abbiano "lasciato andare". L'impressione è che li abbia proprio - come di dice in gergo - levati di ruota e guadagnare diverse decine di secondi su tutti i migliori in poco più di due chilometri e tenere botta nel successivo falsopiano finale con una Liquigas schierata in forze per limitare i danni non è certamente cosa da poco.

Ora il distacco dalla maglia rosa si è ridotto a 55", Kreuziger è lontano solo 20", Basso solo 15", Scarponi, che ieri è assurto al ruolo di grande favorito, una miseria di un secondo. Se la condizione continua ad assisterlo è fuor di discussione che Domenico sulle grandi montagne può davvero essere l'uomo che fa saltare il banco e il podio, se non proprio la maglia rosa di Milano, può essere un obiettivo tutt'altro che fantasioso. Qualche dubbio può sorgere sulla sua tenuta alla distanza. Non tanto sul recupero tra un tappone e un altro visto che nel 2008 (unico Giro a cui poter far riferimento visto che negli ultimi anni mancati inviti, cadute e malanni lo hanno tagliato fuori dai giochi) non ebbe alcun calo significativo tra le tappe di Pampeago, Marmolada, Plan de Corones, Monte Pora e Mortirolo, quanto su un calo fisiologico di forma, unito alla crescita degli avversari. Se Pozzovivo è arrivato al Trentino con una forma già più che smagliante, i suoi avversari Kreuziger, Basso e Scarponi hanno usato la stessa corsa come rodaggio (il varesino ha avuto addirittura bisogno di passare anche dal Romandia) per una condizione che inevitabilmente tenderà a crescere col passare delle settimane, con un picco proprio sui grandi tapponi che caratterizzeranno le giornate finali della corsa rosa. Una variante che potrebbe cambiare poco nell'economia del Giro del lucano ma che sicuramente non è da sottovalutare. Lo stesso Domenico in conferenza stampa si è però detto fiducioso: «La terza settimana non mi spaventa, certo le salite ci sono, gli avversari cresceranno, mantenere la condizione per oltre un mese non è facile ma chi deve aver paura delle grandi montagne non sono di certo io... Di certo oggi ho sfruttato al meglio una salita che conoscevo e la buona gamba per vincere una bella tappa e ridurre il distacco dai primi che ora è minimo».
«Forse sono ancora impreparato per vincere un Giro d'Italia - continua Domenico - ma questo lo valuterò strada facendo...» lasciando intendere che se le gambe continueranno a girare così una buona classifica verrà da sé.

Ultima considerazione tecnica: la squadra. La Colnago oggi si è dimostrata decisamente all'altezza, approcciando l'ultima discesa (un punto debole di Pozzovivo) nelle prime posizioni a protezione del proprio capitano e Gianluca Brambilla ha saputo tenere senz'affanno le ruote dei migliori in salita, proponendosi come ottima spalla anche nelle tappe più impegnative. Di sicuro dalla squadra di Reverberi non ci si può aspettare chissà cosa (Liquigas, Lampre e Astana paiono nettamente superiori) ma gli stimoli che potranno derivare da questa bella iniezione di fiducia possono fare piccoli miracoli.

In sala stampa emerge anche il Pozzovivo capace di far parlare di sé anche come tipo "diverso" dallo stereotipo del ciclista, capace di parlare anche di politica, se gli viene chiesta un'opinione. «Negli ultimi anni ho votato PD e in questo momento ritengo Monti un personaggio necessario per risanare un po' i conti del nostro paese» che, detto da un laureato in Economia, è un'opinione certamente da rispettare...

Giuseppe Cristiano - cicloweb.it
 
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#2
Il Podio sarebbe già una grande impresa...non di più
 
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