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Giro d'Italia: a Margherita di Savoia Cavendish si conferma re delle volate
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Giro d'Italia: a Margherita di Savoia Cavendish si conferma re delle volate

La vittoria di Mark Cavendish (Omega Pharma) nella 6^ tappa: Mola di Bari - Margherita di Savoia
La volata di Mark Cavendish - © Bettiniphoto

Si parla di volata, e come al solito spunta Mark Cavendish (Omega Pharma): superate le giornate troppo spigolose per i suoi - attuali - gusti, il velocista britannico, appena l'altimetria si fa più dolce, non si lascia di certo scappare l'occasione, fulminando tutti gli altri velocisti in gara con una volata magistrale. Oltre alla vittoria di tappa, la seconda dopo quella di Napoli, Cav torna anche ad indossare la maglia rossa della classifica a punti, strappata dalle mani di Luca Paolini (che mantiene anche quest'oggi la maglia rosa).

Una tappa che è scorsa blandamente, con una media oraria che si aggirava intorno ai 40 km/h. Se nei giorni passati la lotta per la fuga si accendeva fin dal chilometro zero, stavolta il discorso è stato completamente diverso: dopo vari tira e molla e quasi 20 km trascorsi, si son trovati in testa al gruppo gli australiani Jack Bobridge (Blanco Pro Team) e - anche se la sua presenza non era prevista dal suo direttore sportivo Mariuzzo - Cameron Wurf (Cannondale).

I due, sempre tenuti a bagnomaria dagli Omega Pharma, hanno raggiunto un vantaggio massimo di quasi 6 minuti e mezzo dal gruppo, finché non sono stati raggiunti quando mancavano 36 km dal termine.

I giochi si accendono nel finale. La miccia la accende una maxi-caduta di gruppo, quando i corridori transitavano per la prima volta sul traguardo del circuito di Margherita di Savoia. Ben 60-70 corridori - tra cui Wiggins e Nibali - rimangono attardati, davanti non tutti sono dell'idea di fermarsi: soprattutto Antony Roux, francese della FDJ, si impegna nel tirare il gruppo di testa, con dietro gli Sky che impiegano ben 10 km per recuperare i 50-60 secondi di distacco e riportarsi in testa alla corsa.

Passata la paura, le squadre dei big schierano i loro treni per proteggere i propri capitani ed evitare altre complicazioni nelle ultime due tornate. All'ultimo giro del circuito cittadino entrano in scena i velocisti, ma nessuna delle loro squadre riesce a prendere la corsa per le corna: prima si alternano dei trenini da 3-4 corridori di Omega Pharma e Argos, poi il ritmo viene scandito da singoli gregari al servizio di Cannondale, Orica e FDJ. In gruppo regna grandissima confusione. Prova ad approfittarne qualche coraggioso attraccante, come lo sono Boaro e Marcato, che non riesce però a guadagnare più di 10-20 metri.

Nell'ultimo chilometro provano ad uscire la la Argos, la Orica con Tuft e la Cannondale con Sabatini. I rispettivi velocisti però sono in mezzo al gruppo a lottarsi la ruota di Cavendish, il pericolo pubblico numero 1 di quest'oggi. E infatti è la Omega Pharma a lanciare finalmente la volata: Matteo Trentin si incarca di aprire la strada, poi Steegmans è perfetto nello scegliere il tempo giusto e lasciare campo a Mark Cavendish (Omega Pharma). Il britannico, con estrema semplicità, piazza il suo celebre e mortifero scatto ai -250 metri, che brucia in un istante tutte le velleità dei suoi rabbiosi rivali (con Bouhanni che inveisce contro Goss ed Hunter che sfiora la rissa con Gavazzi). Alle sue spalle Elia Viviani (Cannondale), poi Matthew Goss (Orica-GreenEdge), Nacer Bouhanni (FDJ), Mattia Gavazzi (Androni), la coppia franco-italiana Manuel Belletti e Davide Appollinio (Ag2r), Giacomo Nizzolo (RadioShack), il ritrovato Matti Beschel (Saxo-Tinkoff) e Roberto Ferrari (Lampre).




Il video della volata della 6^ tappa

Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
 
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