01-08-2021, 05:14 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-08-2021, 05:18 PM da OldGibi.)
Pensavo fosse scontato trovare su YouTube le fantastiche immagini di Florence Griffith mentre si apre al sorriso durante la finale di Seul 1988 ma non è così, dai filmati disponibili si vede che sorride ma non nei termini dei miei ricordi.
Nella diretta di allora, nei vari replay, la regia propose la ripresa frontale stretta su Flo-Jo: intorno ai 60 metri si vedeva bene come il viso si decontraesse aprendosi ad un sorriso profondo, intimo, di gioia purissima, di correre, di avvertire il vento, di vincere l’oro. Si poteva essere perplessi di fronte alle incredibili performance dell’americana ma quel sorriso fu bellissimo, più inciso nei miei ricordi del 10”54 di quei 100 e del superbo record dei 200, vinti in 21”34, tuttora primato del mondo.
Florence era già una atleta di primo piano (Argento nei 200 a Los Angeles 1984 e ai mondiali di Roma 1987), famosa anche per i suoi look, dalle tute immaginifiche alle unghie lunghe e dipinte, ma le notizie dai Trials 1988 avevano stupito il mondo: nuovo mondiale di 10”49 sui 100, 27 centesimi meno del precedente record della Ashford, un tempo inimmaginabile. “Doping” fu l’ovvio pensiero di tutto il mondo ma i molti controlli non rilevarono mai nulla. Non che le sue avversarie non fossero a loro volta fortemente dopate, l’epoca quella era. C’è da annotare che la Griffith era un grandissimo talento, dopo Los Angeles aveva lasciato le gare tornando solo nel 1987.
Di doping si parlò anche alla sua prematura scomparsa, a soli 38 anni, per una insufficienza respiratoria indotta da una crisi epilettica durante il sonno. Il dubbio sulle sue prestazioni così straordinarie prevalse, assurdamente, sulla tragedia della morte di una giovane donna e madre, forse spiegabile invece con una angioma cerebrale che aveva causato la crisi epilettica.
Da quell’istante di gioia infinita erano passati solo 10 anni.