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Julian Alaphilippe / Alan Philippe
#61
Io però penso che dopo questa ottima esperienza non debba incaponirsi sui GT, quello potrebbe essere un errore. A maggior ragione per una Vuelta che per un francese non ha lo stesso significato del Tour (che i francesi non vincono da 34 anni e bla bla).

Deve continuare a essere il solito Alaphilippe, cercando in primavera e nei finali di stagione di raccogliere il più possibile. Sapendo però di avere anche questa carta da giocarsi al Tour: non tutti gli anni saranno uguali, non tutti gli anni potrà competere però se si ripresenteranno le condizioni giuste potrà provarci di nuovo.
 
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#62
Tour commovente, spesso paragonato a quello di Voeckler, con la differenza però che Alain la maglia gialla se l'è andata a prendere in prima persona. Devo dire che dopo il Tourmalet pensavo che potesse sfangarla e anche con facilità. Purtroppo il saltare nella tappa del giorno dopo non è stata una bella cosa, ne fisicamente ne moralmente. Ha poi gestito queste ultime tappe come ha potuto, ma già sul Galibier abbiamo capito che fosse condannato.

Concordo col numero rosso, sarebbe il vincitore più degno degli ultimi anni.
 
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#63
Ridi e scherza sono due anni che la Francia corre tutta intorno a lui e, a conti fatti, fa malissmo.

L'anno scorso fu proprio grave poiché avevano due punte del calibro di Pinot e Bardet.

Quest'anno era chiaramente diverso, però, a conti fatti, Alan non è stato manco stavolta il migliore dei suoi.
 
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#64
A me sembra si stia trascinando da dopo il Tour, si ha fatto una top 10 in Canada ma il suo valore è superiore.
 
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#65
Dopo il Tour che ha fatto mi sarei stupito di un suo grande Mondiale
 
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#66
Soffre tanto il freddo e la pioggia, lo aveva detto anche nei giorni scorsi. Liegi 2016 e Liegi 2019 sono lì a dimostrarlo.
 
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#67
Probabilmente per lui è anche difficile arrivare al top dopo aver preparato a puntino Ardenne e Tour.
A Bergen andò fortissimo dopo aver forzatamente saltato il Tour e aver corso la Vuelta.
C'è da dire che però Bergen era molto meno esigente e fu un one shot su Salmon Hill.

Sicuramente oggi ha sofferto il maltempo e magari la corsa tirata sin dall'inizio.
 
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#68
"Alaphilippe è il favorito numero uno della prova iridata perchè ha saltato i criterium post Tour de France, rinuciando quindi a tanti soldi, per arrivare al top al mondiale" cit. ripetuta 1000 volte Occhiolino
 
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#69
Se in futuro vorrà puntare a Mondiale e Lombardia dovrà correre il Tour in modo meno dispendioso o saltarlo completamente, oltre a sperare in una giornata dal meteo favorevole.
 
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#70
(30-09-2019, 09:51 AM)mattia95 Ha scritto: "Alaphilippe è il favorito numero uno della prova iridata perchè ha saltato i criterium post Tour de France, rinuciando quindi a tanti soldi, per arrivare al top al mondiale" cit. ripetuta 1000 volte Occhiolino

Sì, ripetuta da Geppe Bonti. 

Sese
 
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#71
Alaphilippe, troppo affaticato, chiude la stagione e rinuncia a Milano-Torino e Lombardia
 
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#72
(08-10-2019, 11:05 AM)Hiko Ha scritto: Alaphilippe, troppo affaticato, chiude la stagione e rinuncia a Milano-Torino e Lombardia

Stagione straordinaria la sua e in teoria non si dovrebbe obiettare nulla, ma che per il secondo anno di fila arrivi a fine anno con l'acqua alla gola dopo che a inizio anno (gennaio febbraio) già volava dà un'attimo da pensare sulla programmazione. Magari ha semplicemente un'autonomia limitata come giorni di corsa, anche perché è uno che si allena poco correndo rispetto a tanti altri, e quando attacca il numero è sempre al massimo.
 
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#73
Anche per me la chiave è là più che nel picco di qua e nel picco di là.

Se trovi subito il colpo di pedale fare due settimane di gara tra San Juan e Colombia 2.1 è no sense.

Inizia direttamente con la Tirreno o con un Andalucia a caso al limite.

Spero faccia scuola il programma di Roglic.
 
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#74
(08-10-2019, 01:19 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Anche per me la chiave è là più che nel picco di qua e nel picco di là.

Se trovi subito il colpo di pedale fare due settimane di gara tra San Juan e Colombia 2.1 è no sense.

Inizia direttamente con la Tirreno o con un Andalucia a caso al limite.

Spero faccia scuola il programma di Roglic.

tra l'altro in termini squisitamente numerici i giorni di corsa non sono un numero spropositato (66) contro quelli di tanti altri. Per prendere il nome che hai fatto tu, Rogla ne ha esattamente lo stesso numero ad oggi
 
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#75
Bella notizia, sarà al via del Fiandre
 
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#76
[Immagine: EjUnzt5XsAEv0LN?format=jpg&name=900x900]

 
 
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#77
Mi lego al discorso su Alan iniziato nel topic della Liegi.

Proprio l'altro giorno ragionavo sul fatto che questa stagione "speciale" (causa Covid) va a genio al francese in quanto tutte le corse importanti sono concentrate in poco tempo.

Non credo sia un caso la sua grande costanza tra Sanremo, Mondiale e Liegi.

Gli altri anni invece tendeva ad avere qualche calo in più, soprattutto post Tour.
Il suo ottimo finale di stagione (l'unico) fu nel 2017 quando dovette rinunciare al Tour causa infortunio.
 
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#78
Beh premio Mongolino d'oro 2020 assicurato
 
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#79
Leggo doppia frattura alla mano destra. Non conosco bene i tempi di recupero, ma gli auguro pronta guarigione. Rognoso un infortunio a ottobre inoltrato, spero che non gli condizioni la preparazione per il 2021 perchè il rischio c'è.

Ma la notizia di oggi è che ha dimostrato ampiamente che il Fiandre è una corsa che può vincere, eccome. Fossi in lui dall'anno prossimo farei di tutto per partire forte e spararmi a mille già tutto per Strade Bianche-Sanremo-Fiandre. Poi se ci saranno le condizioni, ben vengano anche alle Ardenne, ma una vittoria al Fiandre renderebbe la sua carriera ancora più speciale.
 
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#80
A parte la sfortuna/disattenzione, per me oggi ha dato una grande dimostrazione del suo talento orizzontale.

Non credevo potesse essere capace di una prestazione del genere ed invece sono contento di essere stato smentito.

Non sappiamo se avrebbe tenuto nel finale, però stava ancora pedalando bene e credo che avrebbe pure voluto tentare di staccare gli altri due.

Speriamo che si riprenda al meglio e che l'anno prossimo torni a lottare su queste pietre con il coltello tra i denti, come suo solito.
 
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